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In vista della votazione popolare del 28 settembre 2014 (legge mantello sulla riforma PF)

Care concittadine, cari concittadini,

nessun Cantone può cavarsela senza una perequazione finanziaria per i suoi comuni. Ciò vale a maggior ragione per i Grigioni. Le differenze finanziarie tra i nostri comuni sono per natura molto grandi. Come è noto, la perequazione finanziaria grigionese esistente, che risale al 1958, non funziona più come dovrebbe. Perché no? Nonostante il grande onere finanziario e amministrativo, l'effetto perequativo è estremamente debole. Per i comuni risulta vantaggioso essere e rimanere piccoli e poveri. Il divario tra i comuni i ricchi e quelli poveri si allarga sempre più. Ad esempio, molti comuni deboli e periferici si vedono costretti a mantenere tassi fiscali elevati, cosa che a sua volta aggrava ulteriormente gli svantaggi legati all'ubicazione. La necessità di agire è grande e incontestata.

Senza una perequazione finanziaria efficace, molti comuni finanziariamente deboli dovrebbero innalzare ulteriormente il loro tasso fiscale e a lungo termine non potrebbero nemmeno più sopravvivere. Il Cantone si vedrebbe costretto ad assumere un numero sempre maggiore di compiti comunali e a limitare il margine di manovra dei comuni per quanto riguarda la determinazione del tasso fiscale. L'autonomia comunale verrebbe sempre più ridotta, ciò che causerebbe i danni maggiori proprio ai comuni forti. Questi comuni sono in fondo quelli che beneficiano maggiormente di una perequazione finanziaria solidale, anche se singoli comuni donatori stentano ad accettare l'idea di dover pagare contributi di perequazione a favore dei comuni deboli.

La resistenza al progetto in votazione giunge, non del tutto a sorpresa, soprattutto dalle fila dei comuni più forti del Cantone. Questi criticano la nuova perequazione finanziaria con una serie di argomentazioni manifestamente errate. Ciò non è né solidale, né onesto. Non è ad esempio vero che il Cantone e molti comuni finanziariamente deboli dovranno innalzare il loro tasso fiscale a causa della nuova perequazione finanziaria. Il Cantone ha già messo da parte i mezzi necessari. Anche gli attuali 11 comuni in perequazione, pur perdendo i loro privilegi particolari, continueranno a essere sufficientemente sostenuti con la nuova perequazione finanziaria.

Con l'imminente votazione del 28 settembre abbiamo l'opportunità di sostituire il nostro sistema attuale con un sistema al passo con i tempi, che riprende nei tratti essenziali la perequazione finanziaria nazionale. Come già hanno fatto altri Cantoni prima di noi, abbiamo ripreso i tratti essenziali di un sistema riconosciuto e li abbiamo adeguati alle nostre esigenze. Il volume della nuova perequazione finanziaria è equilibrato sia per i comuni donatori, sia per i comuni beneficiari. I comuni finanziariamente forti pagano al massimo il 20 per cento dell'eccedenza delle entrate. Si tratta di una quota molto moderata, se si considera che ad esempio nel Cantone di Zurigo i comuni più ricchi devono riversare fino all'80 per cento della loro eccedenza.

Un Sì per tutti noi

Con un Sì il 28 settembre, rafforziamo la capacità economica dei comuni e del Cantone. Il Governo e il Gran Consiglio (con 97 voti contro 4) vi raccomandano di accogliere la riforma della perequazione finanziaria. Dichiariamoci a favore di una regolamentazione che sostiene moderatamente i comuni svantaggiati e provvede al contempo affinché il Cantone e i comuni finanzino adeguatamente i compiti esistenti. Ne vale la pena. Per tutti noi. 

Consigliera di Stato Barbara Janom Steiner
Direttrice del Dipartimento delle finanze e dei comuni dei Grigioni
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