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Sessione: 16.06.2011
Per le nuove costruzioni e in caso di sostituzione di vecchi riscaldamenti a nafta, vengono sempre più spesso installate, a ragione, delle pompe di calore. Esse contribuiscono innanzitutto a raggiungere gli obiettivi climatici svizzeri (riduzione delle emissioni di CO2), ma riducono anche la dipendenza della Svizzera dall'estero e per committenti lungimiranti rappresentano la soluzione più economica. Il maggiore impiego di pompe di calore porta tuttavia anche a un maggiore consumo di energia elettrica. Bisogna perciò ridurre il più possibile questo consumo di elettricità.

I moderni collettori solari raggiungono un rendimento di oltre il 50%, perfino in caso di irraggiamento solare diffuso. Il rendimento degli impianti fotovoltaici ammonta a ca. il 12%. Questi fatti mostrano chiaramente che è molto più efficace e più economico ridurre il consumo di elettricità delle pompe di calore mediante lo sfruttamento termico dell'irraggiamento solare, anziché produrre l'energia elettrica con un impianto fotovoltaico, immetterla in rete e alimentare poi la pompa di calore. Di conseguenza, l'unica misura sensata, rapidamente realizzabile e inoltre molto economica per ridurre il consumo di energia elettrica delle pompe di calore, è la promozione dello sfruttamento termico dell'energia solare. Ciò avviene mediante l'accumulo stagionale dell'eccedenza di irraggiamento solare (calore) in estate, che permette di ridurre notevolmente l'energia elettrica utilizzata dalle pompe di calore in inverno. Di conseguenza, in futuro le pompe di calore con sonde geotermiche dovrebbero venire combinate con impianti solari termici.

Sulla base di quanto esposto, il Governo viene incaricato di far dipendere, mediante un completamento della legge cantonale sull'energia, l'ammontare dei sussidi promozionali per l'impiego di pompe di calore con sonde geotermiche dal contemporaneo sfruttamento termico dell'energia solare.

Coira, 16 giugno 2011

Pfäffli, Parolini, Tenchio, Aebli, Albertin, Augustin, Barandun, Bezzola (Samedan), Bezzola (Zernez), Blumenthal, Buchli-Mannhart (Safien-Platz), Burkhardt, Campell, Casanova-Maron, Casty, Casutt, Cavegn, Clalüna, Claus, Clavadetscher, Conrad, Della Vedova, Dosch, Engler, Fallet, Fasani, Fontana, Furrer-Cabalzar, Giacomelli, Gunzinger, Hardegger, Hartmann (Champfèr), Hartmann (Coira), Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jenny, Kasper, Kollegger (Malix), Krättli-Lori, Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Marti, Meyer-Grass, Michael (Castasegna), Michel, Nick, Niggli-Mathis (Grüsch), Pedrini, Perl, Rathgeb, Righetti, Rosa, Steck-Rauch, Stiffler (Coira), Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Troncana-Sauer, Valär, Vetsch (Klosters Dorf), Vetsch (Pragg-Jenaz), Waidacher, Wieland, Zweifel-Disch, Buchli (Felsberg), Degonda, Kindschi, Paterlini, Pfister

Risposta del Governo

In virtù dell'art. 20 della legge sull'energia del Cantone dei Grigioni (LGE), il Cantone concede sussidi promozionali per lo sfruttamento dell'energia solare termica e per pompe di calore. Negli art. 40 e 43 dell'ordinanza sull'energia del Cantone dei Grigioni (OGE) sono disciplinati i presupposti di promozione. I sussidi promozionali per impianti solari termici e pompe di calore vengono oggi versati in modo cumulativo.

L'incarico chiede che l'ammontare dei sussidi promozionali per l'impiego di pompe di calore con sonde geotermiche venga vincolato al contemporaneo sfruttamento dell'energia solare termica. Con questa misura si intende aumentare il rendimento di pompe di colore e ridurre il consumo di energia elettrica. Secondo le spiegazioni fornite a voce dal primo firmatario dell'incarico, dovranno rimanere possibili anche
in futuro misure che promuovono in modo cumulativo, vale a dire a singolarmente, l'impiego di pompe di calore e impianti solari termici.

Il rendimento di una pompa di calore dipende in misura sostanziale dalla temperatura della sorgente. Nel caso di una sonda geotermica, esso dipende dalla temperatura nel sottosuolo e dalla temperatura di mandata del sistema di emanazione di calore. In Svizzera esistono già impianti che in estate trasferiscono l'energia solare eccedente nel terreno, affinché in inverno la pompa di calore possa sfruttare temperature più elevate. Il funzionamento di simili impianti è determinato da diverse condizioni quadro. Quale presupposto principale, questi impianti richiedono grandi costruzioni, per le quali è necessario un relativo campo con diverse sonde geotermiche per il riscaldamento con una distanza di 6-10 metri tra una sonda e l'altra. Le sonde geotermiche devono inoltre essere installate a una profondità maggiore di quella usuale e non devono venire a contatto con le acque freatiche; l'acqua corrente trasporterebbe costantemente via l'energia trasferita nel terreno. La parte superiore delle sonde va inoltre provvista di un isolamento termico, altrimenti vi sarebbero perdite eccessive in superficie. Per il riscaldamento di piccole costruzioni (case monofamiliari o piccole case plurifamiliari) sono necessarie solo poche sonde geotermiche. Poiché il calore va perso innanzitutto per via di dispersioni laterali delle sonde geotermiche, per le piccole costruzioni il trasferimento di energia solare nel terreno è quindi molto inefficiente.

Di conseguenza, il sistema proposto per l'estrazione di energia è adatto per grandi costruzioni che non si trovano in aree interessate da flussi di acque freatiche. Esso comporta inoltre notevoli costi d'investimento, poiché da un lato le sonde vanno installate a una profondità maggiore e nella parte superiore vanno provviste di un isolamento termico, e dall'altro l'impianto solare deve essere di norma sovradimensionato per produrre, oltre al calore sfruttato, ulteriore calore destinato a essere scaricato nelle sonde geotermiche. Per le costruzioni con necessità di raffreddamento, il sistema energetico proposto è però inadatto, dato che l'energia per il raffreddamento può essere ottenuta in modo molto efficiente tramite le sonde geotermiche. Riassumendo, la proposta risulta adatta solo per poche costruzioni particolari.

Un'altra possibilità per ridurre o compensare il consumo di elettricità di una pompa di calore consiste nell'esercizio contemporaneo di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. L'esercizio di un tale impianto è di principio possibile per tutte le costruzioni, l'eccedenza di energia elettrica viene inoltre direttamente immessa nella rete senza perdite. In questo modo viene compensato il minore rendi-mento dell'impianto fotovoltaico rispetto a quello di impianti solari termici. Di conseguenza, un sostegno finanziario per pompe di calore aggiuntivo a quello previsto dal programma di sostegno esistente, vincolato al contemporaneo sfruttamento di energia solare, andrebbe esaminato anche per l'esercizio di impianti fotovoltaici.

Il Governo è disposto a esaminare una promozione maggiore ai sensi di un bonus di pompe di calore combinate al contemporaneo sfruttamento di energia solare.

2 novembre 2011