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Sessione: 17.06.2011
Il 25 gennaio 2011 il Governo ha risposto all'interpellanza di frazione PBD concernente la carenza di medici di famiglia nei Grigioni. Alle domande poste dal primo firmatario Hardegger si sono date delle risposte. Tuttavia, non ci siamo avvicinati all'obiettivo del mantenimento di sufficienti medici nell'assistenza di base. Il fatto che lo scorso autunno 2460 studenti si siano iscritti allo studio di medicina e solo circa 650 siano stati ammessi alle università è in netta contraddizione con l'immigrazione di oltre 1300 medici stranieri all'anno. Finché non formeremo un numero sufficiente di medici, difficilmente potremo attenderci che nelle regioni periferiche del Cantone dei Grigioni venga mantenuta l'assistenza medica di base. Il fatto che molti medici immigrino soprattutto dalle nazioni limitrofe significa anche che a una parte dei nostri giovani rimane precluso il possibile accesso a professioni altamente qualificate.

Nel Cantone dei Grigioni, nei prossimi cinque anni il 50% dei medici di famiglia attualmente attivi raggiungerà l'età del pensionamento ed entro dieci anni la stessa sorte toccherà al 75% degli attuali fornitori di assistenza medica di base. Per il Cantone dei Grigioni si delinea un grande problema per quanto riguarda l'assistenza medica della popolazione sull'insieme del territorio. In merito all'effetto di contenimento dei costi nel settore sanitario grazie ai medici di famiglia non servono ulteriori indicazioni, dato che circa il 90% di tutti casi viene trattato in modo definitivo. Ciò corrisponde all'8-15% dei costi della salute (a seconda della fonte).

Coscienti del fatto che il tema di questo incarico consiste in un compito federale, vogliamo mantenere al livello maggiore possibile la pressione sull'ufficio federale competente.

Dato che negli ultimi anni sono state lanciate molte iniziative cantonali, questo strumento ha perso vigore. Proponiamo perciò la via della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità.

1. La competente direttrice del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità viene incaricata di richiedere, in occasione della prossima conferenza, l'innalzamento a 2000 posti di studio per la medicina.

2. I membri del Governo vengono incaricati di intervenire a ogni opportunità, affinché il numero di 2000 posti di studio venga raggiunto per tutta la Svizzera.

Coira, 17 giugno 2011

Niggli-Mathis (Grüsch), Darms-Landolt, Gunzinger, Aebli, Baselgia-Brunner, Bezzola (Samedan), Bezzola (Zernez), Brandenburger, Buchli-Mannhart (Safien-Platz), Burkhardt, Campell, Casanova-Maron, Casty, Casutt, Clalüna, Conrad, Dudli, Felix, Fontana, Gartmann-Albin, Gasser, Giacomelli, Grass, Hardegger, Hartmann (Champfèr), Holzinger-Loretz, Jeker, Jenny, Kappeler, Kasper, Koch (Igis), Kollegger (Coira), Komminoth-Elmer, Kunz (Coira), Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Pedrini, Perl, Peyer, Pult, Rosa, Stiffler (Davos Platz), Trepp, Troncana-Sauer, Tscholl, Valär, Vetsch (Pragg-Jenaz), Wieland, Zanetti, Zweifel-Disch, Buchli (Felsberg), Pfister

Risposta del Governo

Alle università di Basilea, Berna, Friborgo e Zurigo i cicli di studio di medicina (medicina umana, medicina dentaria e medicina veterinaria) sottostanno a una limitazione delle ammissioni (numerus clausus/test attitudinale) applicata in caso di problemi di capacità dei posti di studio disponibili. Quando il numero di iscrizioni oltrepassa il 120 percento dei posti di studio disponibili e non è possibile risolvere i problemi di capacità con dirottamenti prima dell'inizio degli studi, viene effettuato un test attitudinale selettivo. A Ginevra e Losanna gli studenti vengono ammessi al primo anno di studi senza test. Lì la selezione avviene con esami alla fine del primo anno di studi.

Alle università di Basilea, Berna, Friborgo e Zurigo 2'936 persone si sono iscritte agli studi di medicina umana che iniziano nell'autunno 2011. I posti di studio a disposizione sono solo 653. Di conseguenza, anche quest'anno per l'ammissione agli studi viene effettuato un test attitudinale selettivo. Alle università di Ginevra, Losanna e Neuchâtel vi sono in totale 431 posti a disposizione. Queste università rinunciano allo svolgimento di un test attitudinale. Come accennato prima, esse procedono a una selezione intrauniversitaria.

Non esistono conoscenze con garanzia scientifica relative al numero effettivo di studenti necessario per poter coprire il fabbisogno di medici in Svizzera. Le stime si situano tra 800 e 1300 diplomati all'anno. Oltre al numero di studenti di medicina, sono decisivi anche altri fattori essenziali per il fabbisogno futuro di medici, come ad esempio la distribuzione geografica degli stessi nel settore ambulatoriale tra aree urbane e rurali e la loro specializzazione in settori specifici diversi.

Il Governo condivide l'opinione secondo cui il numero di posti di studio a disposizione nelle università svizzere per la facoltà di medicina umana vada determinato in modo che il fabbisogno di medici in Svizzera possa essere coperto nella misura maggiore possibile da detentori del diploma federale di medico. Evidentemente oggi questo non avviene.

Il Governo è quindi disposto ad accogliere l'incarico. A questo proposito richiama l'attenzione sul fatto che nel caso di un innalzamento del numero dei posti di studio per la medicina umana, con ogni probabilità aumenterà anche il sussidio da versare ai Cantoni universitari per le spese di formazione degli studenti del proprio Cantone, conformemente all'Accordo intercantonale sulle università.

12 luglio 2011