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Sessione: 19.10.2011
Attualmente, la Svizzera forma meno della metà degli informatici di cui il mercato del lavoro ha bisogno oggi e nel prossimo futuro. L'organizzazione mantello delle professioni legate alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione "ICT Formazione professionale Svizzera" conferma che la percentuale di apprendisti in rapporto agli impiegati ICT ammonta soltanto al 3,7 percento, rispetto alla media nazionale del 5,4 percento in altri settori.

Secondo studi recenti, se non verranno adottate contromisure, entro il 2017 mancheranno 32'000 specialisti ICT (informatici e mediamatici) a tutti i livelli di qualifica; ciò in un campo professionale di importanza decisiva per la competitività della Svizzera. La quota parte al PIL del settore ICT ammonta al 5 percento, ossia a 25 mia. di franchi.

Le nuove leve di specialisti informatici sono fondamentali per lo sviluppo economico del nostro Cantone e dell'intera Svizzera. Sia l'economia privata, sia l'ente pubblico sono perciò chiamati in pari misura ad avviare relative misure.

La questione delle nuove leve di specialisti va di principio affrontata a diversi livelli. Le attività devono prendere avvio già nella scuola popolare e venire continuate nel livello secondario. Nell'attuazione delle misure previste andrà perseguito anche l'obiettivo di destare maggiormente l'interesse delle ragazze e delle giovani donne per le professioni ICT.

Dalle precedenti considerazioni risultano i seguenti incarichi:

1. Nel quadro di un progetto ICT dipartimentale, il Dipartimento dell'educazione dovrà chiarire la gestione strategica e il coordinamento delle misure esistenti e previste nel settore ICT a tutti i livelli di formazione.

2. Il Governo è invitato ad adottare misure volte a contrastare la carenza di specialisti ICT, in particolare di informatici. Segnatamente, in collaborazione con l'economia privata il Cantone deve promuovere la creazione di relativi posti di tirocinio e richiamare l'attenzione dei potenziali candidati. Va prestata particolare attenzione alle ragazze e alle giovani donne, che ancora oggi decidono troppo raramente di iniziare la propria attività professionale con una professione ICT.

Coira, 19 ottobre 2011

Kollegger (Coira), Koch (Igis), Cavegn, Aebli, Brandenburger, Buchli-Mannhart (Safien-Platz), Caluori, Campell, Candinas, Casutt, Clalüna, Clavadetscher, Conrad, Dosch, Foffa, Gasser, Jaag, Kappeler, Koch (Tamins), Mani-Heldstab, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Müller, Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Parolini, Pedrini, Steck-Rauch, Tomaschett (Breil), Tscholl, Buchli (Felsberg), Deplazes, Fausch, Haltiner, Liesch, Monigatti

Risposta del Governo

La carenza di specialisti in Svizzera concerne non soltanto gli informatici, ma anche l'intero settore tecnico e quello sanitario. A seguito dello sviluppo demografico, la carenza di specialisti si accentuerà ulteriormente nei prossimi anni. Stando alle indicazioni dell'Ufficio federale di statistica, il numero di nati vivi in Svizzera è sceso da 82'203 (GR: 2'135) nel 1995 (anno di nascita degli attuali sedicenni) a 71'848 (GR: 1'689) nel 2003 per poi risalire nel 2010 a 80'290 (GR: 1'602). Mentre negli anni 2003-2010 a livello svizzero si è registrato un nuovo aumento del numero di nati vivi, nel Cantone dei Grigioni questo numero continua a calare. La concorrenza in atto per destare l'interesse di adolescenti capaci per professioni impegnative e per l'ulteriore formazione si inasprirà. Per il programma di Governo 2013 - 2016, il Governo ha perciò formulato l'intento strategico di coprire il fabbisogno di specialisti delle imprese con professionisti in possesso di una buona formazione e di rafforzare l'attrattiva dei Grigioni quale piazza formativa e di ricerca.

Come usuale nel mondo del lavoro, anche nei settori informatica e mediamatica le competenze per la creazione e la pubblicizzazione di posti di tirocinio spetta alle relative organizzazioni del mondo del lavoro. Il Cantone sostiene già da anni queste attività con diverse misure. Ad esempio, il centro di formazione in informatica dell'Engadina, quale scuola d'arti e mestieri, riceve sussidi cospicui per garantire la formazione di specialisti ICT in Engadina. Inoltre, per rendere più interessanti i posti di tirocinio per mediamatico il Cantone ha riportato la sede della scuola professionale di base da Uzwil a Coira e ha collaborato agli sforzi dell'economia volti a creare posti di tirocinio supplementari. Il Cantone sostiene tuttora gli sforzi dell'economia tramite i suoi canali d'informazione e di documentazione nell'orientamento professionale e nella vigilanza sulla formazione professionale. Un progetto autonomo per le ICT sotto la direzione del Cantone sarebbe tuttavia contrario al principio della parità di trattamento di altri rami con le stesse esigenze.

Per destare l'interesse di un numero maggiore di giovani donne per le professioni tecniche, negli scorsi anni il Cantone ha sostenuto diversi progetti come ad esempio "Mädchen-Informatik-los!" o "Studien- und Laufbahn-Inputs für naturwissenschaftliche Berufe an Gymnasien". Si stanno valutando dei progetti per entusiasmare un numero maggiore di donne per le professioni tipicamente maschili e viceversa.

Inoltre, lo studio "Ingenieur-Nachwuchs Schweiz 2011" constata che oggi il numero di maturità professionali tecniche ammonta a un quarto di tutte le maturità professionali e quindi si colloca al secondo rango, dietro la maturità professionale commerciale.

A livello nazionale è in fase di elaborazione il Piano d'insegnamento 21. Esso comprende il settore di competenza ICT e media con i relativi obiettivi per l'insegnamento nella scuola popolare. Il Piano d'insegnamento 21 potrà presumibilmente essere introdotto nei Cantoni dal 2014. Non è quindi sensato che il Cantone dei Grigioni elabori direttive ICT proprie per la scuola popolare.

Il Governo prende posizione come segue in merito agli incarichi parziali ed è disposto ad accogliere l'incarico ai sensi di queste considerazioni.

1. In considerazione dello scadenzario per l'introduzione del Piano d'insegnamento 21 verrà elaborato un rapporto a destinazione del Gran Consiglio che conterrà un'analisi della situazione e raccomandazioni di azione. Il rapporto dovrà contenere un paragone con la situazione che si presenta in Cantoni confinanti e dovrà rispettare la parità dei sessi.

2. Le misure già adottate dal Cantone verranno proseguite in collaborazione con le organizzazioni del mondo del lavoro, mentre gli sforzi volti a destare l'interesse delle giovani donne per le professioni tecniche verranno ulteriormente promossi.

15 dicembre 2011