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Sessione: 08.12.2011
Da alcuni anni, Repower è impegnata in progetti di centrali elettriche a carbone nella Germania settentrionale e nell'Italia meridionale. Diversamente da molti altri gruppi operanti nel settore dell'energia elettrica, che hanno proceduto a un graduale riorientamento strategico e hanno abbandonato i progetti di centrali elettriche a carbone, Repower rimane fedele alla sua strategia. Quale azionista principale, il Cantone dei Grigioni deve tenere sotto controllo, oltre alle questioni strategiche fondamentali che saranno pure oggetto di una votazione popolare, anche i costi e il danno d'immagine provocato da un impegno così discutibile.

Ne risultano le seguenti domande:

1. A quanto ammontano i costi finora risultati per la pianificazione, la progettazione e l'acquisto dell'immobile a Saline Joniche? Quali importi devono essere impiegati ogni anno per garantire l'opzione che permette di mantenere e ampliare il progetto?

2. A quanto ammontano questi costi per il progetto Brunsbüttel nella Germania settentrionale e quali ammortamenti risulterebbero in caso di totale abbandono del progetto?

3. A quanto ammontano i mezzi finanziari investiti nella ditta affiliata in Italia e quale parte di questi è stata finora impiegata per la propaganda a favore di centrali elettriche a carbone?

4. In quanto rappresentante dell'azionista principale il Governo non ritiene problematico impiegare ingenti mezzi finanziari per progetti molto controversi e in grado di provocare un danno d'immagine, la cui probabilità di realizzazione è oltretutto molto bassa?

Coira, 8 dicembre 2011

Pfenninger, Pult, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Kappeler, Locher Benguerel, Müller, Peyer, Thöny, Trepp, Deplazes, Monigatti

Risposta del Governo

È compito di ogni direzione d'impresa garantire l'esistenza a lungo termine dell'impresa. Per un'impresa di approvvigionamento energetico di ciò fa parte anche lo sviluppo di progetti per nuove centrali elettriche. Questo sviluppo è complesso. Si tratta di seguire diverse complicate e onerose procedure di autorizzazione, di condurre trattative su prestazioni e tasse e di far fronte a sfide tecniche. Infine, prima di una decisione di costruzione deve poter essere dimostrata l'economicità e garantito il finanziamento. Visto che le procedure durano sempre da alcuni fino a molti anni, nel corso del tempo le condizioni quadro possono mutare in modo determinante, di modo che dei progetti non possono più venire approvati o che la loro economicità non è più data. Di conseguenza, un progetto può fallire per diverse ragioni, motivo per cui per uno sviluppo a lungo termine di un parco di produzione diversificato e per tutelare l'impresa da eventuali rischi vanno seguiti contemporaneamente diversi progetti.

È compito della direzione e del consiglio d'amministrazione verificare costantemente il portafolio di progetti e decidere quali progetti sono sensati e promettenti, così come individuare i progetti per i quali questi requisiti non sono più dati e che vanno dunque abbandonati. Per rafforzare l'attività commerciale e di vendita e per tutelare la propria impresa da eventuali rischi, Repower dipende da energia per il carico di base. Una possibilità è quella di partecipare alla realizzazione di nuove centrali elettriche per il carico di base. Per questo motivo, oltre ad altri progetti di centrali elettriche, l'impresa partecipa anche allo sviluppo di due nuove centrali elettriche a carbone ultramoderne ed efficienti. Il carico di base è e rimane un importante presupposto per garantire l'approvvigionamento e la stabilità della rete, in particolare anche dopo la decisione di diversi Paesi, tra cui anche la Svizzera, di abbandonare l'energia nucleare. Repower considera la verifica della strategia un compito permanente e procede periodicamente a degli adeguamenti.

In merito alle domande:

1./2. Repower pubblica tutte le cifre necessarie per un'informazione trasparente di tutti gli azionisti nei limiti delle prescrizioni sul rendiconto secondo IFRS e il diritto sulle borse. Queste cifre vengono pubblicate nei rapporti di gestione. Fa stato il principio della parità di trattamento di tutti gli azionisti. Di conseguenza, al Governo non sono note altre cifre relative a questi progetti. Inoltre, quando lo sviluppo di progetti avviene in collaborazione con dei partner, come nel caso di Brunsbüttel o di Saline Joniche, di regola vengono firmati degli accordi di confidenzialità che limitano la pubblicazione di informazioni anche a livello contrattuale. Se il valore dei progetti non è più dato, conformemente agli standard relativi alla stesura del rendiconto deve assolutamente avvenire una rettifica del valore.

3. Repower si impegna a informare in modo completo in merito ai suoi progetti. Secondo Repower, i relativi costi risultati in Italia si collocano entro i limiti dei costi risultati per altri progetti (ad es. Taschinas o Lagobianco).

4. Tutti i progetti implicano dei rischi. Secondo le proprie dichiarazioni, Repower si impegna a controllarli il meglio possibile e a non correre rischi sproporzionati. Inoltre, Repower dispone di un controlling e di una gestione dei rischi che vengono costantemente ampliati. Il successo nello sviluppo del gruppo Repower negli ultimi anni è stato possibile soltanto perché si sono corsi dei rischi imprenditoriali controllati.
È compito del consiglio d'amministrazione valutare i progetti e provvedere affinché gli interessi dell'impresa e quindi anche degli azionisti siano tutelati al meglio. È anche suo compito valutare i rischi. Questo vale anche prima della realizzazione di eventuali nuove centrali elettriche. Per quanto accessibile al giudizio del Governo, negli ultimi anni il Consiglio d'amministrazione ha adempito ai propri compiti.

16 febbraio 2012