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Sessione: 23.10.2012
Con la nuova legge sugli stranieri (LStr; RS 142.20) gli obiettivi della politica d'integrazione svizzera sono stati ancorati in una legge a livello federale. Sono state emanate disposizioni che delegano a Cantoni e comuni nuovi compiti nel settore dell'integrazione degli stranieri. Uno degli obiettivi consiste nel creare condizioni quadro favorevoli per le pari opportunità.

Il 7 febbraio 2012, il Governo grigionese ha licenziato corrispondenti linee direttive per la promozione dell'integrazione degli stranieri nei Grigioni. La promozione dell'integrazione viene considerata un compito in comune di Cantone e comuni. Di principio si tratta dell'approccio corretto, tuttavia bisogna ricordare che nel Cantone dei Grigioni non tutti i comuni sono interessati allo stesso modo dal tema.

Nel Cantone dei Grigioni vi sono alcuni comuni con una percentuale straordinariamente elevata di bambini alloglotti. L'integrazione scolastica di questi bambini rappresenta una sfida molto importante per le scuole. Da un lato vanno integrati i bambini e promosse le competenze linguistiche, d'altro lato la qualità della scuola non può e non deve risentirne. Questo porta a spese supplementari e a carichi finanziari più elevati per i singoli comuni.

Nel Cantone di Zurigo, le scuole multiculturali ricevono, per il loro incarico di promozione con misure specifiche del successo scolastico, della lingua e dell'integrazione, un sostegno finanziario e specialistico supplementare da parte del Cantone. Il diritto a contributi delle singole scuole viene calcolato sulla base di un indice misto. In questo modo si garantisce che ricevano mezzi supplementari soltanto le scuole effettivamente interessate.

Preghiamo il Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Nel Cantone dei Grigioni sarebbe immaginabile una soluzione simile a quella di Zurigo?

2. Il Governo vede altre possibilità per sgravare e sostenere efficacemente le scuole con una percentuale elevata di bambini alloglotti?

Coira, 23 ottobre 2012

Kleis-Kümin, Baselgia-Brunner, Mani-Heldstab, Aebli, Albertin, Blumenthal, Bondolfi, Brandenburger, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart (Safien-Platz), Caduff, Caluori, Casanova-Maron, Casty, Casutt, Casutt-Derungs, Cavegn, Clalüna, Darms-Landolt, Della Vedova, Foffa, Gartmann-Albin, Geisseler, Giacomelli, Grass, Hardegger, Hitz-Rusch, Jaag, Jeker, Kasper, Kollegger (Malix), Krättli-Lori, Locher Benguerel, Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Meyer-Grass, Müller (Davos Platz), Niederer, Nigg, Noi-Togni, Pedrini, Peyer, Pfenninger, Pult, Rosa, Stiffler (Davos Platz), Tenchio, Thöny, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Trepp, Wieland, Zanetti, Zweifel-Disch, Camathias, Degonda, Farrér, Haltiner, Hensel, Lauber, Monigatti, Patt (Tartar), Patt (Jenaz), Schlatter, Sgier

Risposta del Governo

Nella legge federale sugli stranieri (legge sugli stranieri, LStr; RS 142.20), l'integrazione è definita quale compito in comune di Confederazione, Cantone e comuni. In vista di una politica d'integrazione di successo, il Cantone svolge compiti strategici e di coordinamento. Conformemente all'ordinanza relativa alla legge d'applicazione della legislazione federale sugli stranieri e sull'asilo (OLAdLSA; CSC 618.110), le autorità cantonali e i comuni sono tenuti a promuovere l'integrazione tramite strutture ordinarie.

Per quanto riguarda la scuola popolare, i principi della promozione dell'integrazione sono ancorati in particolare nell'ordinanza sul promovimento linguistico di bambini alloglotti nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole popolari del Cantone dei Grigioni (CSC 421.900), nonché nelle direttive per l'incentivazione dei bambini alloglotti emanate dal Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente.

In base alle disposizioni legislative summenzionate, l'integrazione di bambini alloglotti nella scuola popolare avviene di principio nella classe regolare. L'attenzione principale della promozione dell'integrazione scolastica si concentra sul promovimento linguistico. L'insegnamento di sostegno per alloglotti promosso dal Cantone si svolge di norma sul posto durante i consueti orari delle lezioni. Inoltre, durante i consueti orari delle lezioni possono essere frequentati corsi di lingua e cultura d'origine, il cui obiettivo è un'integrazione completa. Oltre a ciò, diversi enti scolastici favoriscono l'integrazione attraverso manifestazioni informative per i detentori dell'autorità parentale di bambini alloglotti, come pure con corsi di lingua, aiuto nei compiti o altre offerte.

Sulla base di queste considerazioni, il Governo risponde come segue alle domande poste:

Domanda 1: Nel Cantone dei Grigioni sarebbe immaginabile una soluzione simile a quella di Zurigo?

Il Cantone di Zurigo conosce le cosiddette scuole multiculturali. Si tratta di scuole con una percentuale di alloglotti e stranieri di almeno il 40 per cento, che conformemente alla legge sulle scuole popolari sono tenute ad adottare particolari misure volte a garantire la qualità della scuola e dell'insegnamento. In cambio, ricevono dal Cantone contributi finanziari speciali e sostegno specifico.

Una scuola multiculturale secondo il modello zurighese, definita sulla base della percentuale di bambini alloglotti e stranieri, è impensabile nel Cantone dei Grigioni, ciò per via della particolare situazione linguistica nelle diverse regioni. Nei Grigioni sono considerati alloglotti tutti i bambini che parlano una lingua diversa dalla lingua scolastica locale. Questi bambini sono di gran lunga più numerosi di quelli con una storia di migrazione alle spalle.

Il sostegno agli enti scolastici per quanto riguarda la promozione dei bambini alloglotti avviene sulla base delle lezioni di lingua effettivamente impartite, ai cui costi il Cantone partecipa.

Domanda 2: Il Governo vede altre possibilità per sgravare e sostenere efficacemente le scuole con una percentuale elevata di bambini alloglotti?

Per sgravare le scuole con una percentuale elevata di bambini alloglotti sono possibili le seguenti misure:

- La nuova legge scolastica offre agli enti scolastici la possibilità di dichiarare obbligatoria la frequenza della scuola dell'infanzia per i bambini alloglotti, favorendo così l'integrazione già in uno stadio precedente.

- Progetti d'integrazione specifici intesi a colmare lacune nelle offerte regolari possono essere sostenuti tramite il Servizio specializzato per l'integrazione e con contributi in virtù della legislazione sugli stranieri e sull'asilo.

Oltre a ciò, il Governo ha incaricato un gruppo di lavoro interdipartimentale di elaborare e attuare misure per la promozione dell'integrazione.

17 dicembre 2012