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Sessione: 11.06.2013
Le Camere federali hanno deciso che la Lex Koller non va abrogata. Gli stranieri senza domicilio fisso in Svizzera non potranno quindi acquistare nemmeno in futuro abitazioni. Questo vale anche per persone giuridiche con sede in Svizzera, ma controllate da persone all'estero.

Mantenendo la Lex Koller, l'esecuzione delle disposizioni avanza in primo piano. Conformemente alla legge federale sull'acquisto di fondi da parte di persone all'estero, l'esecuzione spetta in primo luogo al Cantone in cui si trova il fondo. Le firmatarie e i firmatari a questo proposito chiedono al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Quale autorità verifica il domicilio degli acquirenti?

2. Secondo quali principi avviene questa verifica? Quali criteri portano a un accertamento approfondito?

3. Quali sono le autorità di vigilanza?

4. Nel caso di persone giuridiche, come avviene la verifica che queste non vengono controllate da persone all'estero? Quali sono i criteri della verifica?

5. Conformemente alla legge attuale, gli stranieri possono acquistare immobili commerciali. Come viene garantito che in caso di un cambiamento di destinazione a scopo di abitazione o in caso di una trasformazione di stabilimenti d'impresa in locali abitativi la Lex Koller non venga aggirata?

6. Cosa succede se un acquirente trasferisce di nuovo all'estero il proprio domicilio dopo un acquisto legale?

7. Negli ultimi cinque anni, quante vendite sono state controllate dall'autorità di vigilanza di prima istanza?

8. Quali risorse di personale sono a disposizione nel Cantone per l'esecuzione della Lex Koller?

Coira, 11 giugno 2013

Müller (Davos Platz), Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Kappeler, Locher Benguerel, Michel, Noi-Togni, Peyer, Pfenninger, Pult, Rosa, Thöny, Trepp, Deplazes, Hensel, Monigatti

Risposta del Governo

Conformemente alla legge federale relativa alle disposizioni concernenti la libera circolazione delle persone dell'Accordo di emendamento della Convenzione istitutiva dell'AELS (RU 2002 685) in vigore dal 1° giugno 2002, nonché conformemente all'art. 5 cpv. 1 lett. a della legge federale sull'acquisto di fondi da parte di persone all'estero (LAFE, Lex Koller; RS 211.412.41), i cittadini degli Stati membri dell'UE/AELS che hanno il domicilio legale ed effettivo in Svizzera non sono più considerati persone all'estero. Persone provenienti da Paesi UE/AELS con domicilio in Svizzera possono quindi acquistare proprietà fondiaria in Svizzera senza autorizzazione. Possono acquistare un'abitazione secondaria nella regione del loro luogo di lavoro senza autorizzazione anche frontalieri provenienti da Stati membri dell'UE/AELS (art. 7 lett. j LAFE). Dal 1° ottobre 1997, per persone fisiche e giuridiche straniere l'acquisto di fondi che servono esclusivamente come stabilimento permanente non necessita di autorizzazione. Il progetto teso ad abrogare la Lex Koller recentemente stralciato dal Consiglio federale per ordine del Parlamento non avrebbe avuto alcun influsso sulla sua applicazione.

Domande 1 e 2: la verifica del rispetto delle disposizioni della Lex Koller nell'ambito della procedura d'iscrizione rientra nei compiti dell'Ufficio del registro fondiario. Per la verifica della legalità del domicilio, al momento dell'acquisto da parte di cittadini UE/AELS con domicilio in Svizzera il registro fondiario chiede una copia del permesso di soggiorno e un'attestazione di residenza. Il permesso di soggiorno viene rilasciato dall'Ufficio della migrazione e del diritto civile, l'attestazione di residenza dal comune di domicilio. Se al momento di un acquisto l'ufficiale del registro fondiario non può escludere l'obbligo di autorizzazione, ovvero esistono indizi per dubitare nel singolo caso della presa di domicilio effettiva, egli rinvia l'acquirente all'autorità competente per il rilascio dell'autorizzazione per l'ulteriore verifica, ossia l'Ispettorato del registro fondiario e registro di commercio (IRFRC). Esistono dubbi relativi alla presa di domicilio effettiva ad esempio se l'acquisto di fondi avviene prima della presa di domicilio o contemporaneamente ad essa e se il partner/coniuge e/o la famiglia mantengono il domicilio attuale all'estero.

Domanda 3: l'IRFRC verifica l'attività degli uffici del registro fondiario nel quadro delle ispezioni. L'autorità di vigilanza cantonale con competenza di ricorso contro decisioni dell'IRFRC quale autorità competente per il rilascio dell'autorizzazione nell'ambito della Lex Koller è il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità. A livello federale le decisioni dell'IRFRC vengono verificate dall'Ufficio federale di giustizia.

Domanda 4: se vi sono dubbi in merito a un possibile obbligo di autorizzazione, nell'ambito della procedura d'iscrizione anche le persone giuridiche vengono rinviate dall'Ufficio del registro fondiario all'IRFRC. Questo è regolarmente il caso quando le persone giuridiche non sono note all'ufficio del registro fondiario. Spesso esse si procurano già in precedenza presso l'IRFRC una conferma del non assoggettamento all'obbligo di autorizzazione. Vengono verificati i rapporti di partecipazione e di finanziamento della società, nonché il finanziamento della compra-vendita concreta.

Domanda 5: l'acquisto e il finanziamento di immobili commerciali da parte di persone all'estero non sono soggetti ad autorizzazione. Modifiche d'utilizzazione successive o trasformazioni in locali d'abitazione sono eventualmente soggetti ad autorizzazione per quanto riguarda gli aspetti della Lex Koller se al momento dell'acquisto non si intendeva mantenere uno sfruttamento commerciale duraturo. In questo caso si tratterebbe di un aggiramento della Lex Koller e lo stato di illegalità andrebbe eliminato d'Ufficio dall'autorità competente per il rilascio dell'autorizzazione. Sono previste conseguenze di diritto amministrativo, civile e penale.

Domanda 6: se l'acquirente trasferisce di nuovo il domicilio all'estero, può mantenere la sua proprietà fondiaria in Svizzera acquistata in modo legale.

Domanda 7: le cifre delle prese di domicilio controllate dall'IRFRC negli ultimi anni sono le seguenti: 2008: 2; 2009: 5; 2010: 5; 2011: 11; 2012: 24. In tutti i casi sono state fornite le comprove di una presa di domicilio effettiva e legale, motivo per cui si è potuto determinare il non assoggettamento all'obbligo di autorizzazione. In tre casi l'autorità competente per il rilascio dell'autorizzazione ha stabilito a posteriori l'obbligo di autorizzazione per acquisti già iscritti a registro fondiario e ha dovuto provvedere a ripristinare lo stato legale. In primo piano vi è l'effetto preventivo di questa procedura.

Domanda 8: attualmente, per l'esecuzione della Lex Koller è necessario un volume d'impiego complessivo pari al 180 per cento, suddiviso su collaboratori attivi nell'evasione delle pratiche, nel segretariato e nella direzione dell'ufficio.

15 agosto 2013