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Sessione: 11.02.2015
Nei Grigioni, il numero di richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati (RMNA) è più che raddoppiato. I RMNA sono richiedenti l'asilo minorenni che si trovano in Svizzera senza essere accompagnati da una persona che eserciti l'autorità parentale. Nel settembre 2014, il Cantone ha reagito alla nuova sfida. Nel centro di transito "Landhaus" a Davos Laret è stata realizzata un'ala riservata ai RMNA.

In Svizzera, i bambini e gli adolescenti non assistiti dai genitori hanno diritto a un tutore, che viene designato dall'autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA). Vale la presunzione legale inconfutabile della necessità di protezione dei minori. L'autorità non dispone perciò di nessun margine discrezionale al riguardo. L'APMA Prettigovia / Davos inizia da subito ad adottare misure e l'ufficio dei curatori professionali Prettigovia / Davos agisce quale mandatario. Ne risultano spese procedurali, indennizzi per il mandatario e costi per il collocamento.

Il giorno in cui una decisione d'asilo positiva diventa esecutiva, la competenza per l'assistenza e la copertura dei bisogni primari passa dal Cantone al rispettivo comune. Di conseguenza, Davos quale comune di ubicazione è già oggi gravato da un elevato fabbisogno di finanziamento. Inoltre, una volta ricevuta una decisione positiva, per i RMNA non esiste attualmente una soluzione che assicuri loro l'assistenza una volta lasciato il centro di transito di Laret. Anche i rifugiati riconosciuti e i rifugiati ammessi provvisoriamente che hanno da poco raggiunto la maggiore età, ma che vivono in Svizzera soltanto da poco tempo hanno un maggiore bisogno di sostegno e di assistenza. Ciò significa che, in considerazione delle basi legislative, Davos quale comune di ubicazione di un centro di transito con una struttura per RMNA sarebbe esposto a un onere finanziario sproporzionato senza poter beneficiare di una compensazione versata dal Cantone o da altri comuni.

Preghiamo il Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Il sostegno linguistico e formativo ai RMNA avviene presso la scuola St. Catharina di Cazis. Date queste premesse, il Governo considera Davos come il luogo giusto per il collocamento e l'assistenza ai RMNA?

2. Per il comune di ubicazione di Davos, i costi risultanti possono raggiungere livelli esorbitanti (ad es. a seguito di collocamenti presso terzi, indennizzi per i mandatari, spese procedurali, ecc.). Vi è un corrispondente indennizzo da parte del Cantone?

3. Dopo una decisione d'asilo positiva va garantita una struttura abitativa e di assistenza. Il numero di posti a disposizione per questo scopo non è sufficiente. Il Cantone offre possibilità abitative e di assistenza e le corrispondenti risorse di personale?

4. Il Cantone parteciperebbe al finanziamento di un nuovo edificio o di una trasformazione di un edificio esistente in cui collocare e assistere i RMNA?

Coira, 11 febbraio 2015

Caviezel (Davos Clavadel), Mani-Heldstab, Casanova (Ilanz), Albertin, Alig, Baselgia-Brunner, Bleiker, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Cahenzli-Philipp, Casty, Casutt-Derungs, Caviezel (Coira), Danuser, Darms-Landolt, Della Vedova, Engler, Epp, Florin-Caluori, Giacomelli, Hardegger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Hug, Jaag, Jeker, Jenny, Kasper, Koch (Tamins), Koch (Igis), Kollegger, Kunfermann, Kuoni, Locher Benguerel, Märchy-Caduff, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Müller, Nay, Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Pedrini, Perl, Peyer, Pfenninger, Pult, Rosa, Salis, Steiger, Stiffler (Davos Platz), Stiffler (Coira), Tenchio, Thomann-Frank, Thöny, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Toutsch, Valär, Vetsch (Klosters Dorf), Vetsch (Pragg-Jenaz), von Ballmoos, Waidacher, Widmer-Spreiter, Wieland, Calonder, Lauber, Stäbler, Tuor

Risposta del Governo

Considerato l'aumento delle attribuzioni di richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati (RMNA), dall'autunno 2014 tutti i RMNA vengono collocati nel Centro di transito Landhaus a Davos Laret. Da un lato, perché le strutture di assistenza e l'immobile sono adatti a questo scopo, e dall'altro, perché il Centro di transito Landhaus dispone delle necessarie strutture scolastiche proprie che permettono di integrare i RMNA in età scolare nella classe del Centro di transito Landhaus. Tutti i RMNA più grandi, non più soggetti all'obbligo scolastico, vengono in primo luogo sostenuti nell'acquisizione della lingua tedesca. 

Riguardo alla domanda 1: per praticamente tutti i RMNA (ad eccezione dei RMNA in età scolare) devono essere organizzati corsi di tedesco a bassa soglia quale livello preliminare. L'unica offerta di questo genere nel Cantone dei Grigioni viene attualmente proposta dalla scuola St. Catharina a Cazis. Nella decisione relativa all'ubicazione di strutture per i RMNA sono naturalmente confluite riflessioni in merito alla distanza. È tuttavia stata attribuita maggiore importanza al fatto che è sensato collocare la struttura per RMNA esclusivamente in un luogo che disponga di una scuola del settore d'asilo gestita all'interno di un alloggio collettivo. Attualmente, simili strutture scolastiche proprie esistono a Schluein e a Davos. 

Riguardo alla domanda 2: la Confederazione indennizza il collocamento e l'assistenza a richiedenti l'asilo, nonché l'integrazione delle persone ammesse provvisoriamente tramite forfetarie globali. Il Cantone e i comuni risultano perciò finanziariamente gravati soltanto al momento in cui queste persone vengono riconosciute quali rifugiati. Ciononostante, ai comuni che ospitano un centro per richiedenti l'asilo possono risultare delle spese (spese amministrative, contributi a cooperazioni intercomunali, interventi di polizia, ecc.). Dal 2013, quale soluzione transitoria, le maggiori spese risultanti ai quattro comuni che ospitano centri di transito (Davos, Schluein, Cazis e Coira) vengono indennizzate con una forfetaria complessiva di 100 000 franchi all'anno. Per il 2015, ai comuni di Davos (per la messa in esercizio del progetto di riserva Centro di transito Schiabach) e di Laax (Centro di transito Rustico) vengono versati 25 000 franchi ciascuno. Dal 1° gennaio 2016, la riforma della perequazione finanziaria terrà conto di queste spese supplementari, prendendo la popolazione residente permanente quale base di calcolo per la perequazione delle risorse, nonché per la perequazione dell'aggravio geotopografico e degli oneri scolastici. In questa base di calcolo sono comprese anche le persone con statuto di richiedente l'asilo, se il loro soggiorno dura almeno dodici mesi. Inoltre, nel quadro della perequazione finanziaria, dal 1.1.2016 l'aggravio molto diverso e in parte notevole dei comuni dovuto all'insegnamento a bambini alloglotti verrà indennizzato con contributi finanziari supplementari pari a circa 2,1 milioni di franchi. Di conseguenza vi è una forte compensazione a favore dei comuni gravati. 

Riguardo alla domanda 3: ai minori viene assegnato un tutore solo dopo una decisione d'asilo positiva, come avviene anche nel caso di cittadini svizzeri che si trovano in situazioni paragonabili. Se necessario, trovano applicazione le prestazioni previste dalla legge sull'assistenza alle persone nel bisogno. La competente autorità sociale decide sul modo e sulla misura dell'aiuto agli indigenti secondo la necessità comprovata in considerazione delle condizioni locali e personali. L'obbligo di prestare l'aiuto agli indigenti spetta al comune politico in cui è domiciliato l'indigente. Per i rifugiati senza attività lucrativa, la Confederazione indennizza i costi per l'aiuto sociale sotto forma di una forfetaria globale per al massimo 5 anni dall'entrata in Svizzera. Finora non è previsto che il Cantone metta a disposizione possibilità abitative e di assistenza con le corrispondenti risorse di personale, esso partecipa alle spese nette dei comuni ai sensi della legge sul conguaglio degli oneri per determinate prestazioni sociali. Dal 1.1.2016, anche in questo ambito troveranno applicazione le disposizioni della riforma della perequazione finanziaria grigionese. 

Riguardo alla domanda 4: va ancora chiarita la questione relativa a come debba avvenire il collocamento dei RMNA dopo il loro riconoscimento quali rifugiati. Considerati i compiti di assistenza molto complessi e impegnativi, un collocamento individuale in famiglie affilianti pare realistico soltanto in singoli casi. Rimangono il collocamento dei minori in un'infrastruttura centralizzata o un ampliamento dell'assistenza nelle strutture dell'Ufficio della migrazione, a carico del comune, fino a quando sarà stata realizzata un'offerta successiva. Ciò è in parte anche la prassi per adulti e famiglie, nei casi in cui i servizi sociali non hanno ancora trovato un appartamento adatto. Qualora la capacità dei centri di transito lo consenta, i rifugiati riconosciuti possono rimanere nel centro per richiedenti l'asilo. Le questioni relative al collocamento e all'assistenza ai RMNA dopo il loro riconoscimento quali rifugiati sono oggetto di una strategia in fase di elaborazione a livello interdipartimentale.

6 maggio 2015