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Sessione: 21.04.2015
Con la riforma coronata da successo delle strutture statali nel Cantone i comuni stanno diventando sempre più grandi e più efficienti. Per coerenza, in osservanza del principio di sussidiarietà, ai comuni dovrebbero essere attribuite ulteriori competenze.

Il Governo viene incaricato di prestare di conseguenza maggiore attenzione al principio di sussidiarietà nel quadro della futura attività legislativa e, ove l'osservanza delle peculiarità locali sia rilevante, di lasciare le competenze di norma ai comuni. In questo senso, in sede di ogni futura revisione di leggi e ordinanze dovrà essere reso conto del fatto perché per un procedimento e una decisione debba essere competente il Cantone.

Coira, 21 aprile 2015

Albertin, Schneider, Alig, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caduff, Caluori, Casutt-Derungs, Cavegn, Claus, Crameri, Danuser, Darms-Landolt, Dosch, Epp, Felix (Scuol), Foffa, Geisseler, Grass, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jeker, Joos, Kasper, Kunfermann, Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Marti, Mathis, Müller, Niederer, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pedrini, Pfäffli, Sax, Schutz, Thomann-Frank, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Troncana-Sauer, Waidacher, Wieland, Zanetti, Cajacob, Cantieni, Panzer, Sigron

Risposta del Governo

Da diverso tempo il Governo si sta impegnando in maniera decisa per rafforzare la figura del comune quale istituzione. Segnatamente, i tre importanti progetti legislativi relativi al federalismo, ossia la riforma PF, la riforma dei comuni e la riforma territoriale miravano e mirano a rafforzare la capacità di agire e l'efficacia (autonomia) dei comuni. In particolare, l'impegno finanziario del Cantone nella perequazione finanziaria intracantonale viene considerevolmente aumentato, le aggregazioni di comuni vengono promosse in maniera mirata e la riforma territoriale concede ai comuni il margine di manovra necessario per trasferire compiti alla regione o meno. Nel nostro sistema federalista, il principio di sussidiarietà rappresenta una colonna portante. In ottemperanza a tale principio, i compiti pubblici in linea di massima vengono attribuiti al livello che risulta più idoneo ad adempiervi. Comuni deboli favoriscono tendenze centralistiche, mentre, secondo le esperienze maturate, comuni forti sono un esempio di vera autonomia e sono in grado di adempiere ai compiti loro assegnati con prestazioni di elevata qualità. Da sempre il Cantone dei Grigioni è orgoglioso dell'autonomia dei suoi comuni e, per quanto possibile, vorrebbe rafforzarla. Secondo le decisioni strategiche adottate dal Gran Consiglio nella sessione di febbraio 2011, il numero di comuni sarà ridotto a 50-100 entro il 2020. A lungo termine, è prevista la loro riduzione a meno di 50. La riforma dei comuni sta andando nella giusta direzione, ma non ha ancora raggiunto l'obiettivo. Alla luce degli obiettivi della riforma e delle numerose aggregazioni avvenute negli ultimi anni, l'incarico si trova a sfondare una porta aperta.

Il criterio della sussidiarietà previsto nella lista di controllo "Buona legislazione" contenuta nelle direttive approvate dal Governo in data 1° novembre 2010 (n. prot. 1070) per l'attività legislativa prevede quanto segue: in ogni caso è necessario esaminare se il problema non potrebbe essere risolto a un livello statale inferiore. Ciò esclude la necessità di un atto normativo cantonale. È senz'altro possibile rendere pubblico cosa ad oggi deve essere esaminato internamente al Cantone e viene sintetizzato nel messaggio destinato al Gran Consiglio. Il Governo ritiene importante che gli effetti di un progetto cantonale riguardante gli effetti sui comuni vengano illustrati in maniera più trasparente e completa. Ad esempio, per il futuro è previsto che già nel quadro di un progetto posto in consultazione vengano descritti gli effetti che il progetto produce sui compiti, sulle competenze e sulle finanze dei comuni. Se si intende attribuire un compito esistente o nuovo al Cantone, i relativi motivi devono essere esposti in maniera approfondita. In linea generale, per quanto concerne la legislazione cantonale, è necessario prestare attenzione in maniera coerente al fatto che il margine di manovra dei comuni non venga limitato, ma, per quanto possibile, venga aumentato.

Al fine di evitare equivoci, al Governo preme sottolineare che in un sistema federalista funzionante l'adozione di soluzioni diverse per adempiere a un compito non rappresenta un problema. Tuttavia, il rispetto di peculiarità locali non può avere come conseguenza che direttive di natura giuridica e qualitativa vengano rispettate in misura diversa.

Il Governo è disposto ad accogliere l'incarico ai sensi di quanto esposto.

25 giugno 2015