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Sessione: 17.06.2015
Situazione di partenza

Il 21 febbraio 1974 il Gran Consiglio ha approvato con 70 voti contro 13 il messaggio del 3 dicembre 1973 per la realizzazione di un nuovo collegamento stradale tra la strada dello Julier e la strada dello Schanfigg tramite un viadotto. In seguito il progetto di viadotto è sempre stato trattato come non prioritario nella pianificazione finanziaria a lungo termine dei collegamenti di trasporto. Nel frattempo sono trascorsi 41 anni.

Il 5 luglio 2005 il Governo ha accolto l'incarico Casty e cofirmatari concernente la ripresa del progetto di collegamento della strada dello Julier con quella dello Schanfigg con un ponte sopraelevato sulla Plessur verso Maladers. Nell'autunno 2005 l'Ufficio tecnico cantonale ha avviato la progettazione.

Nell'agosto 2006, nel suo foglio informativo l'Ufficio tecnico cantonale ha presentato un confronto tra varianti, corredato di un'analisi costiutilità dettagliata, tra l'ampliamento dell'attuale strada dello Schanfigg e il progetto di viadotto ed è giunto alla conclusione che il viadotto St. Luzi rappresenterebbe la soluzione più vantaggiosa. È poi stato elaborato un progetto d'esposizione per il viadotto, il quale è stato esposto pubblicamente nell'estate 2008. Sono seguite diverse opposizioni. In seguito, nel 2010, il Governo ha approvato il progetto. I ricorsi presentati al Tribunale amministrativo contro questa decisione del Governo sono stati respinti dal Tribunale amministrativo nell'aprile 2013. I ricorsi sono stati presentati al Tribunale federale, che li ha in parte accolti e ha ordinato al Governo di riconsiderare il tracciato.

Nell'ora delle domande della sessione di aprile 2014, il presidente del Governo Cavigelli ha spiegato che gli studi di progetto alternativi sarebbero stati avviati dall'Ufficio tecnico cantonale, come disposto dal Tribunale federale.

Nel rapporto d'esame della Confederazione del 26 febbraio 2014 concernente il Programma d'agglomerato di Coira di seconda generazione, sulla base dei criteri di valutazione stabiliti dalla Confederazione si giunge alla conclusione che nemmeno in futuro si potrà contare su una partecipazione della Confederazione al finanziamento del viadotto St. Luzi.

Conclusione

Dal rapporto d'esame della Confederazione concernente il Programma d'agglomerato di Coira emerge chiaramente che la Confederazione non parteciperà al finanziamento del viadotto St. Luzi. Questo progetto dovrà essere finanziato dal Cantone con le proprie forze tramite il finanziamento stradale, in un arco di tempo sostenibile sotto il profilo finanziario. Il programma di costruzione delle strade del Cantone è lo strumento di finanziamento a lungo termine adatto a questo scopo. Negli ultimi anni, e addirittura decenni, in Gran Consiglio è stata abbondantemente richiamata l'attenzione, tramite diverse interpellanze e interventi parlamentari, sull'importanza di questo collegamento per lo Schanfigg e in particolare per la località turistica di Arosa. Ciò risulta anche dai protocolli.

Incarico

Il Governo viene incaricato di inserire il progetto di costruzione del viadotto St. Luzi nel programma di costruzione delle strade 2017 – 2020.

Arosa, 17 giugno 2015

Casty, Waidacher, Jenny, Alig, Blumenthal, Brandenburger, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caluori, Casanova (Ilanz), Casanova-Maron (Domat/Ems), Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Davos Clavadel), Clalüna, Claus, Danuser, Davaz, Deplazes, Dosch, Dudli, Engler, Felix (Haldenstein), Felix (Scuol), Foffa, Geisseler, Giacomelli, Grass, Gunzinger, Hardegger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Hug, Jeker, Joos, Kasper, Koch (Tamins), Kollegger, Komminoth-Elmer, Kunfermann, Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Kuoni, Lamprecht, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Marti, Mathis, Michael (Donat), Müller, Nay, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Paterlini, Pedrini, Rosa, Schneider, Schutz, Stiffler (Davos Platz), Stiffler (Coira), Thomann-Frank, Valär, Weber, Widmer-Spreiter, Wieland, Bossi, Erhard, Föhn, Gujan-Dönier, Tuor

Risposta del Governo

Come descritto nel presente intervento, il progetto di viadotto St. Luzi è oggetto di ripetute e approfondite discussioni da circa quattro decenni. A causa dei numerosi progetti di potenziamento e di nuova costruzione nonché dei mezzi finanziari a disposizione, fino a circa dieci anni fa la realizzazione di questo progetto da parte del Cantone dei Grigioni non entrava in considerazione.

A seguito dell'incarico Casty accolto nel 2005 (cfr. PGC della sessione di agosto 2005, p. 209, 418), da allora il Cantone ha costantemente portato avanti il progetto. Con l'introduzione dei progetti d'agglomerato a livello federale era andata allora delineandosi la possibilità di un cofinanziamento da parte della Confederazione. Il Governo ha perciò valutato il progetto di viadotto alla luce di questa opzione di finanziamento e su questa base lo ha sostenuto senza riserve.

Tuttavia, sia nel 1° programma d'agglomerato, sia in quello di seconda generazione, la Confederazione ha negato contributi al progetto basandosi sui criteri di valutazione stabiliti. In considerazione del rapporto d'esame della Confederazione del febbraio 2014, il Governo condivide le conclusioni delle firmatarie e dei firmatari, secondo cui al momento attuale non si può praticamente più contare su fondi federali. Nonostante questo spiacevole sviluppo, a conferma della propria disponibilità già ripetutamente manifestata, il Governo desidera continuare a perseguire la realizzazione del progetto di viadotto St. Luzi. Ciò presuppone tuttavia che in futuro Confederazione e Cantone continuino a destinare al conto stradale gli stessi mezzi messi a disposizione negli ultimi anni.

A livello progettuale, l'Ufficio tecnico sta attualmente procedendo all'elaborazione del completamento del confronto tra varianti richiesto dal Tribunale federale. In seguito, per la documentazione complementare va svolta una procedura di approvazione del progetto secondo la legge stradale cantonale. Al momento attuale non è possibile procedere a una stima del tempo richiesto per lo svolgimento di questa procedura, in quanto possono esservi ritardi dovuti a opposizioni. Di conseguenza, non è nemmeno possibile pronunciarsi riguardo al termine entro il quale sarà disponibile un progetto pronto per essere realizzato.

Indipendentemente dalla situazione ancora incerta con riguardo alla tempistica, il Governo ha quindi intenzione di inserire il progetto "Viadotto St. Luzi" nel programma di costruzione delle strade 2017 – 2020 e di prevedere i mezzi finanziari necessari per gli ulteriori lavori di progettazione. Per quanto riguarda la realizzabilità del progetto vale naturalmente la riserva di un'approvazione del progetto giuridicamente valida, mentre le tempistiche di realizzazione sono soggette ai principi di priorità generalmente validi.

Il Governo si dichiara quindi disposto ad accogliere l'incarico ai sensi delle riflessioni esposte.

2 settembre 2015