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Sessione: 16.02.2016

Le abitudini di gestione del tempo libero e le abitudini di prenotazione in mutamento, la forte concorrenza nazionale e internazionale nell'attrazione di ospiti e la forza del franco svizzero attualmente rappresentano alcune delle sfide che il turismo grigionese si trova a dover affrontare. Secondo quanto indicato nel programma di Governo 2017-2020 si intende promuovere il turismo e l'economia grigionese tra l'altro grazie a "prodotti unici, infrastrutture ricettive e di trasporto moderne, grandi eventi e un marketing convincente". Al fine di raggiungere questi obiettivi, è necessaria anche una Wireless Local Area Network (WLAN) gratuita negli spazi pubblici. Oggi l'ospite vuole infatti condividere subito le sue esperienze con la sua rete di contatti o fare una ricerca in loco senza dover aspettare di ritornare in albergo. Inoltre, una rete WLAN libera aiuta l'ospite a orientarsi, dato che i turisti spesso usano applicazioni che propongono cartine. Con una rete gratuita e liberamente accessibile i Grigioni potrebbero sfruttare maggiormente i social media quale canale di marketing, dato che ogni immagine caricata o condivisa rappresenta una pubblicità per il Cantone. Una rete WLAN liberamente accessibile non contribuisce solamente a incrementare l'attrattività sotto il profilo turistico, bensì anche a migliorare la qualità della vita della popolazione.

 

Tuttavia, per gli utenti mobili la situazione nei Grigioni è ancora insoddisfacente. Mentre città come Lucerna o Basilea offrono una rete internet gratuita, nei Grigioni i turisti e la popolazione locale possono accedere a hotspot solo in maniera sporadica.

 

Le firmatarie e i firmatari incaricano il Governo di elaborare una strategia per la realizzazione di una rete WLAN gratuita e liberamente accessibile negli spazi pubblici abitati, di procedere alla sua realizzazione graduale in collaborazione con i comuni e gli altri partner interessati (ad es. i servizi di trasporto) e di portare avanti tale iniziativa il più rapidamente possibile.

 

Coira, 16 febbraio 2016

 

Stiffler (Coira), Casutt-Derungs, Pedrini, Aebli, Albertin, Alig, Atanes, Baselgia-Brunner, Blumenthal, Bondolfi, Bucher-Brini, Caduff, Caluori, Casanova (Ilanz), Casanova-Maron (Domat/Ems), Cavegn, Caviezel (Coira), Caviezel (Davos Clavadel), Clalüna, Claus, Engler, Gartmann-Albin, Giacomelli, Gunzinger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jaag, Joos, Kasper, Kunfermann, Kunz (Coira), Locher Benguerel, Mathis, Michael (Castasegna), Monigatti, Niederer, Niggli (Samedan), Papa, Paterlini, Perl, Peyer, Pfenninger, Pult, Rosa, Schutz, Steck-Rauch, Tenchio, Thomann-Frank, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Troncana-Sauer, Valär, Waidacher, Weidmann, Widmer-Spreiter, Cahenzli (Trin Mulin), Pfister, Stäbler, Tuor

Risposta del Governo

Oggi le reti WLAN sono ampiamente diffuse. Fornitori di servizi di telecomunicazione e gestori di reti via cavo (tra cui anche molti operatori regionali) potenziano continuamente le offerte WLAN, sia per i propri clienti, sia su incarico di terzi per la relativa clientela. Di conseguenza, le aziende più disparate provenienti dai settori più diversi offrono una rete WLAN autonomamente o attraverso tali fornitori di servizi di telecomunicazione (FFS, AutoPostale, altre aziende di trasporto, aeroporti, turismo, ristorazione, commercio al dettaglio, negozi ecc.). L'utilizzo della rete WLAN spesso non è gratuito o è di durata limitata e inoltre è spesso subordinato a una registrazione. Reti WLAN pubbliche vere e proprie realizzate e gestite dall'ente pubblico sono invece praticamente inesistenti. La rete WLAN offerta in parti della città di Lucerna viene offerta dall'azienda elettrica e idrica locale (ewl) insieme a degli sponsor. La rete WLAN della città di San Gallo (sei hotspot, singoli autobus) viene gestita dalla "Sankt Galler Stadtwerke". Da quanto risulta, solo la città di Locarno offre autonomamente alcuni hotspot con rete WLAN (tramite l'azienda ticino.com). Le città di Basilea, Berna e Zurigo non dispongono di offerte di questo tipo. Nel Comune di Flims la Flims Electric ha realizzato un'offerta di rete WLAN (nove hotspot) senza il contributo del Comune. Tale struttura predominante dell'offerta è riconducibile al fatto che per la gestione della rete WLAN idealmente debba essere disponibile un punto di accesso a internet tramite una rete via cavo. Pertanto, gestori di reti via cavo sono particolarmente idonei per proporre offerte del genere. Un collegamento e un'offerta tramite la rete mobile sono possibili, tuttavia più gravosi e più costosi.

In Svizzera la concorrenza nel settore delle telecomunicazioni funziona, sia riguardo alla banda larga e alla rete mobile, sia riguardo alle reti WLAN. Di conseguenza, le infrastrutture nonché le offerte sono di elevato livello e vengono continuamente potenziate. Inoltre, è necessario tenere conto dello sviluppo vertiginoso, che in futuro potrebbe relativizzare l'importanza delle reti WLAN (tecnologia di telefonia mobile 5G, abolizione delle tariffe roaming ecc.). La competenza per il settore delle telecomunicazioni è della Confederazione. Il Cantone continuerà a impegnarsi affinché il suo territorio sia dotato di collegamenti di telecomunicazione rapidi e moderni, indipendentemente dalla tecnologia.

Nel turismo (in alberghi e altre infrastrutture, in comprensori sciistici ecc.) le reti WLAN costituiscono una dotazione standard. Negli spazi pubblici al di fuori di edifici e di luoghi molto frequentati si può ritenere che esista la necessità di reti WLAN, dato che i dispositivi mobili vengono utilizzati sempre più spesso per raccogliere informazioni e per effettuare prenotazioni (subito sul posto). Per ragioni legate ai costi, una tale offerta è interessante soprattutto per ospiti stranieri anche al di fuori di edifici e di infrastrutture, mentre gli ospiti svizzeri dispongono di alternative per via dell'avanzato grado di copertura con reti mobili veloci e degli abbonamenti flat rate, che con il passare del tempo divengono sempre più comuni.

In collaborazione con Swisscom, la FR ha attuato un progetto pilota nella stazione di St. Moritz (costi di installazione 10 000.– franchi, costi di esercizio 16 000.– franchi all'anno). Se tutte le 26 stazioni della FR importanti venissero dotate di una rete WLAN, ciò comporterebbe costi per circa 100 000.– franchi una tantum e per 150 000.– franchi all'anno. Ampliare l'accessibilità a una rete WLAN gratuita nei treni in corsa sarebbe nettamente più complicato e costoso (costi di investimento nell'ordine di diverse decine di milioni di franchi). Le FFS offrono un collegamento WLAN in 80 stazioni, tuttavia non nei treni in corsa – lì puntano su ripetitori per una migliore copertura con la rete mobile, dato che i costi per una rete WLAN gratuita nei treni in corsa sarebbero troppo elevati (solo i costi legati ai dati sarebbero nell'ordine di almeno cento milioni di franchi).

Per mancanza di risorse, di basi legislative e di presupposti tecnici il Cantone non può né installare né gestire una rete WLAN (fatta eccezione per la propria rete amministrativa). Ciò deve essere fatto interamente da terzi. Anche per l'elaborazione di un piano devono essere incaricati operatori esterni, dato che è necessario dare risposta a numerose questioni spesso di natura locale (valutazione dei siti, verifiche del bisogno, partenariati, calcoli dei costi e dell'utilità, soluzioni tecniche ecc.). Un ampio piano "cantonale" secondo il principio "top-down" pertanto sarebbe poco opportuno e del resto nemmeno attuabile. La questione relativa all'offerta di reti WLAN deve essere esaminata secondo l'approccio "bottom-up", a seconda delle esigenze specifiche e delle condizioni locali. Comuni, offerenti e partner del mondo economico devono decidere autonomamente in merito a vantaggi, necessità, benefici per gli utenti, costi, sostenibilità e siti. Tuttavia, in considerazione dell'importanza della questione, il Cantone intende commissionare un'analisi dei potenziali, la quale può fungere da base per l'eventuale potenziamento di reti WLAN in luoghi pubblici molto frequentati ad opera degli operatori interessati.

In questo senso, il Governo è disposto ad accogliere l'incarico.

4 maggio 2016