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Sessione: 06.12.2016

In occasione dell'ultima riforma giudiziaria (messaggi quaderno n. 6/2006-2007, p. 457) si è rinunciato a proporre un'unificazione del Tribunale cantonale e amministrativo in un tribunale di appello con una sola sede, poiché a seguito di riflessioni di natura politica si intendeva evitare di compromettere l'intera riforma giudiziaria (vedi al riguardo le pagine 489 e 490 del messaggio).

Un obiettivo dell'ultima riforma giudiziaria consisteva tra l'altro in una dissociazione tra elezione dei giudici e politica, poiché il principio dell'orientamento partitico dell'elezione dei giudici era stato criticato (vedi al riguardo le pagine 490 e 491 del messaggio).

Con l'ultima riforma giudiziaria, l'obiettivo di sottrarre l'elezione dei giudici agli influssi politici non è stato raggiunto. Le esperienze raccolte da allora dimostrano il contrario.

La CGSic giunge quindi alla conclusione che l'organizzazione del sistema giudiziario grigionese necessita di un riesame completo per quanto concerne la giurisdizione d'appello. Essa incarica perciò il Governo di sottoporre al Gran Consiglio un rapporto che riprenda i punti e le questioni seguenti, indicando le relative risposte e proponendo corrispondenti soluzioni (incl. presentazione di un'eventuale necessità di agire a livello legislativo):

1. Esposizione di vantaggi e svantaggi di un'unificazione del Tribunale cantonale e del Tribunale amministrativo in un tribunale di appello cantonale con sistema a camere.

2. Sistema di elezione dei giudici del Tribunale cantonale e del Tribunale amministrativo
- Confronto giuridico del sistema di elezione con altri Cantoni e con la Confederazione;
- Presentazione di procedure di elezione e organi di nomina alternativi;
- Esposizione di possibilità e proposte relative alla depoliticizzazione dell'elezione dei giudici (segnatamente tramite ponderazione delle qualità professionali e personali, delle conoscenze linguistiche e dell'appartenenza partitica);
- Dissociazione/delimitazione delle competenze tra la CGSic e la Conferenza dei presidenti.
- I punti deboli dell'attuale sistema di elezione possono essere eliminati e, dove necessario, regolati anche senza un intervento legislativo?

3. L'attuale durata della carica dei giudici pari a 4 anni è opportuna e adeguata? Durata alternativa della carica?

4. Nuova regolamentazione della vigilanza sul Tribunale cantonale e sul Tribunale amministrativo, rispettivamente su un Tribunale di appello cantonale?

5. Evasione dell'incarico di commissione della CGSic concernente i rapporti tra tribunali cantonali, Governo e Gran Consiglio (protocollo di dicembre 2015, p. 447, 541) con il rapporto qui richiesto.

Coira, 6 dicembre 2016

Crameri, Danuser, Della Vedova, Dosch, Kollegger, Komminoth-Elmer, Perl, Salis, Steck-Rauch, Steiger

Risposta del Governo

Con il progetto di riforma della giustizia 2006 (ottimizzazione dell'organizzazione giudiziaria cantonale), il Tribunale cantonale e il Tribunale amministrativo sono stati sottoposti a una verifica e adattati in considerazione dei requisiti posti allora alla giustizia (messaggio quaderno n. 6/2006-2007). Il Gran Consiglio ha optato per un passaggio a giudici a tempo pieno. Ha rinunciato a unificare i due tribunali in una sola sede dopo che il Governo, a seguito di considerazioni di natura politica, aveva rinunciato a formulare una richiesta in tal senso.

Secondo la Commissione di giustizia e sicurezza vi è la necessità di riesaminare l'organizzazione del sistema giudiziario grigionese. Il Governo deve perciò essere incaricato di esporre i vantaggi e gli svantaggi di un'unificazione del Tribunale cantonale e del Tribunale amministrativo in un tribunale di appello cantonale con sistema a camere. Inoltre deve essere verificato il sistema di nomina, incl. la procedura di nomina, l'organo di nomina e la durata della carica dei giudici del Tribunale cantonale e del Tribunale amministrativo nonché la vigilanza su entrambi i tribunali superiori (rispettivamente un eventuale tribunale di appello cantonale) e devono essere sottoposte al Gran Consiglio proposte di soluzione.

Il Governo è disposto a redigere un corrispondente rapporto e ad accogliere l'incarico di commissione.

3 marzo 2017