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Sessione: 12.06.2019

Attualmente le ubicazioni di antenne 5G danno adito a discussioni in numerosi comuni grigionesi. Spesso le autorità comunali competenti per l'autorizzazione si vedono confrontate con numerose opposizioni o addirittura petizioni. Allo stesso tempo viene chiesta una copertura capillare ed efficiente con internet e telefonia. Per tale ragione, vietare la tecnologia sarebbe la risposta sbagliata. Tuttavia è decisiva una pianificazione che goda di sostegno, durante la quale gli aventi diritto di voto del comune corrispondente possano partecipare, poiché oggi le ubicazioni delle antenne dipendono spesso dal caso o dalla scelta dei grandi operatori di telefonia mobile.

I comuni sono gli enti responsabili per la pianificazione locale: essi adempiono a tale compito nel quadro del diritto di rango superiore (art. 3 LPTC). L'ordinamento base si compone della legge edilizia, del piano delle zone, del piano generale delle strutture e del piano generale di urbanizzazione (art. 22 cpv. 2 LPTC). Il piano generale di urbanizzazione definisce nei tratti fondamentali gli impianti per il traffico, di approvvigionamento e di smaltimento delle zone edificabili e di altre zone di utilizzazione (art. 45 cpv. 1 LPTC). In altre parole esso comprende impianti per la gestione dei rifiuti, impianti idrici e impianti per le acque di scarico. Inoltre contiene importanti impianti di urbanizzazione con carattere di attrezzatura come impianti per il parcheggio, impianti d'innevamento, piste di fondo, percorsi pedonali, sentieri o piste per cavalli (art. 45 cpv. 2 LPTC). L'emanazione e la modifica del piano generale di urbanizzazione sono sottoposte a votazione degli aventi diritto di voto nei comuni (se non viene dichiarato competente il parlamento comunale, qualora esista; art. 48 cpv. 2 LPTC). Pertanto sono legittimate democraticamente e gli aventi diritto di voto possono esprimersi in merito alle ubicazioni degli impianti di urbanizzazione previsti.

Le firmatarie e i firmatari si chiedono se per una copertura capillare con rete 5G sia necessaria una pianificazione comunale o eventualmente anche una pianificazione sovracomunale. Il piano di urbanizzazione comunale è lo strumento adatto a tale scopo, dato che contiene gli impianti sostanziali dell'urbanizzazione di base, tra i quali rientra senz'altro anche la rete di telefonia mobile. Inoltre è legittimato democraticamente, dato che è sottoposto a votazione degli aventi diritto di voto nel comune e inoltre in precedenza deve essere svolta una procedura di partecipazione pubblica, durante la quale chiunque può esprimersi in merito agli impianti previsti. In tal modo i comuni prendono in mano la pianificazione e non lasciano semplicemente la scelta delle controverse ubicazioni delle antenne agli operatori di telefonia mobile.

Le firmatarie e i firmatari vorrebbero sapere dal Governo:

a)     Quale importanza riveste una copertura capillare con rete mobile, in particolare con rete 5G, per il Cantone dei Grigioni?

b)    Se secondo il Governo un'attività informativa migliore, più trasparente e più approfondita in merito a vantaggi e svantaggi, a opportunità e rischi della rete 5G è necessaria e se le autorità hanno un obbligo di informazione al riguardo.

c)     Se il Governo condivide l'opinione secondo cui per impianti di telefonia mobile, in particolare per antenne 5G, è necessaria una pianificazione.

d)    Se per il Governo il piano generale di urbanizzazione comunale è lo strumento giusto a tale scopo.

e)     Se la pianificazione deve avvenire eventualmente anche a livello di piano direttore regionale o cantonale oppure se è necessaria una pianifcazione a un altro livello.

Pontresina, 12 giugno 2019

Tomaschett (Breil), Engler, Kunfermann, Berther, Berweger, Bondolfi, Brandenburger, Brunold, Buchli-Mannhart, Casty, Casutt-Derungs, Cavegn, Crameri, Danuser, Deplazes (Rabius), Derungs, Dürler, Ellemunter, Epp, Fasani, Felix, Flütsch, Gasser, Geisseler, Giacomelli, Grass, Hartmann-Conrad, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jenny, Kienz, Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Kuoni, Lamprecht, Loepfe, Natter, Niggli (Samedan), Noi-Togni, Papa, Paterlini, Pfäffli, Ruckstuhl, Rüegg, Sax, Schmid, Schneider, Schutz, Schwärzel, Stiffler, Thomann-Frank, Thür-Suter, Tomaschett-Berther (Trun), Ulber, von Ballmoos, Weber, Widmer (Felsberg), Zanetti (Landquart)

Risposta del Governo

L'interpellanza si inserisce nel contesto delle resistenze esistenti in molti luoghi contro nuovi impianti di trasmissione volti a mettere a disposizione della popolazione la nuova tecnologia di telefonia mobile 5G.

In merito alla domanda 1: una dotazione mirata del Cantone con tecnologie performanti a banda larga, tra le quali rientra anche il 5G, è un fattore di ubicazione per i Grigioni. Ulteriori sviluppi in questo settore rafforzano la piazza economica dei Grigioni e quindi in linea di principio rivestono grande importanza sotto il profilo economico. D'altro canto il Governo è consapevole che gli impianti di telefonia mobile causano disagio tra i diretti interessati, sia per paura delle radiazioni emesse da simili impianti (immissioni materiali), sia per le cosiddette immissioni morali che le antenne di telefonia mobile possono generare tra gli interessati sotto forma di impressioni psichiche sgradevoli e che possono ridurre l'attrattività della propria zona abitativa e di conseguenza comportare un calo dei prezzi degli immobili.

In merito alla domanda 2: il crescente disagio nei confronti della nuova tecnologia 5G ha spinto il Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente a fornire al pubblico informazioni utili in merito già nella primavera del 2019. In particolare i comuni in veste di autorità di approvazione hanno apprezzato molto questa campagna informativa svolta dal Cantone. Anche la Confederazione, alla quale spetta la competenza riguardo alle conseguenze sulla salute e ai valori limite, ha pubblicato numerose informazioni sui siti web dell'Ufficio federale dell'ambiente e dell'Ufficio federale delle comunicazioni.

In merito alle domande 3 – 5 (pianificazione): gli strumenti di pianificazione disponibili in relazione agli impianti di telefonia mobile sono piuttosto limitati, in quanto il settore della telefonia mobile viene disciplinato fortemente dal diritto federale. Da un lato vi è la legislazione federale sulle telecomunicazioni, la quale fornisce una concretizzazione dell'interesse pubblico riguardo a un servizio di qualità elevata, affidabile e a prezzi accessibili a tutte le cerchie della popolazione. D'altro lato vi è l'ordinanza federale sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI), la quale disciplina in maniera esaustiva la protezione preventiva dalle radiazioni, cosicché attraverso pianificazioni non si possa né inasprire né allentare la protezione. Se le prescrizioni in materia di protezione dalle radiazioni previste dal diritto federale vengono rispettate, in linea di principio gli offerenti hanno diritto al rilascio di una licenza edilizia.

In considerazione di tali circostanze dettate dal diritto federale, secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, pianificazioni o prescrizioni in materia di pianificazione del territorio sono ammissibili solo se sono funzionali a garantire interessi pubblici importanti e rilevanti sotto il profilo territoriale. In tale contesto questi interessi territoriali devono prevalere rispetto all'interesse pubblico inerente la garanzia del servizio e l'ORNI non deve essere elusa.

Interessi importanti e rilevanti sotto il profilo territoriale sono rappresentati ad esempio da esigenze della protezione dei siti caratteristici e del Servizio monumenti; al fine di far fronte a queste ultime sono ammesse cosiddette pianificazioni negative (esclusione di impianti di telefonia mobile in determinate zone di protezione oppure su o in determinati oggetti da proteggere). Secondo quanto previsto dalla giurisprudenza, disposizioni pianificatorie sono ammesse anche per influire sulla costruzione di impianti di telefonia mobile in zone abitate; ciò avviene allo scopo di evitare o almeno di limitare le immissioni morali in zone abitate. Già oggi in questo contesto singoli comuni conoscono un modello a cascata previsto dalla legge edilizia, secondo cui gli impianti di telefonia mobile in 1a priorità devono essere realizzati in zone di lavoro mentre quelli in 2a priorità devono essere collocati nelle altre zone (miste) e solo in 3a priorità sono ammessi in zone abitative. Secondo il Tribunale federale, attraverso la legge edilizia è possibile influire anche su impianti da collocare imperativamente in una zona abitativa stabilendo che vengano dichiarati ammissibili solo gli impianti utili a garantire il servizio locale, ossia quelli che presentano un legame funzionale con la zona e che hanno dimensioni e potenza conformi alla dotazione consueta in mere zone abitative.

Spetta ai comuni decidere se per influire in tal modo preferiscono intervenire nel piano delle zone, nel piano generale di urbanizzazione oppure nella legge edilizia. La partecipazione della popolazione è garantita in egual misura per tutti gli strumenti di pianificazione locale. In questo contesto una pianificazione sovralocale a livello di piano direttore regionale o addirittura cantonale pare inadeguata.

21 agosto 2019