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Sessione: 09.12.2020

Gli specialisti sono concordi sul fatto che per i bambini piccoli è importantissimo crescere in un ambiente stimolante per acquisire competenze fondamentali per il loro futuro.

Nella "newsletter per i comuni" n. 2 del novembre 2019 l'Ufficio dell'igiene pubblica ha informato riguardo al fatto che i comuni e le scuole sempre più spesso sono confrontati con il problema che al momento dell'ammissione alla scuola dell'infanzia i bambini non si esprimono bene nella lingua locale e presentano deficit nello sviluppo motorio, sociale e cognitivo. Le circostanze che conducono a questa situazione almeno in parte sembrano essere riconducibili al fatto che per giorni e settimane i bambini piccoli vengono "tenuti" da assistenti privati che si occupano di loro in piccoli appartamenti, dove trascorrono il tempo consumando principalmente media elettronici. Ciò avviene in particolare per risparmiare sui costi degli asili nido, che dal punto di vista dei genitori sono elevati. In questo modo hanno meno opportunità rispetto agli altri bambini di svilupparsi in modo sano. Le conseguenze per i bambini e per la società sono funeste. Talvolta ci vogliono anni per colmare le lacune. Il primo firmatario conosce la situazione a seguito della propria esperienza quale allenatore di pallavolo. Un numero considerevole di bambini tra i 6 e gli 8 anni non è in grado di seguire gli allenamenti per ragioni linguistiche e sempre più spesso anche a causa delle carenti capacità fisiche, di coordinazione nonché sociali. Interagire con gli altri è pressoché impossibile. Questi bambini avrebbero dovuto acquisire le corrispondenti capacità già alcuni anni prima.

Da noi si attribuisce grande valore alla libertà di educazione. Consentire a tutti i bambini l'accesso alla formazione, all'assistenza e all'educazione nella prima infanzia è senza dubbio un compito pubblico. Devono essere create le condizioni quadro affinché nascano offerte di alta qualità, che le famiglie possano permettersi finanziariamente e che siano loro accessibili. Se queste offerte rimangono comunque inutilizzate deve essere possibile intervenire in caso di situazioni precarie affinché i bambini possano svilupparsi adeguatamente. I primi comuni hanno reagito e hanno avviato programmi i quali sì possono essere d'aiuto, ma la cui entità è molto probabilmente insufficiente per sostenere nel migliore dei modi le famiglie.

Consapevoli del fatto che gli interventi nella libertà di educazione dei genitori sono una questione molto delicata, le firmatarie e i firmatari pregano il Governo di rispondere alle seguenti domande:

  1. Quali basi legali esistono le quali consentirebbero allo Stato, ad es. all'APMA, di intervenire in situazioni precarie come quelle descritte sopra?
  2. Il Governo ritiene sufficienti queste basi legali?
  3. Ritiene anche il Governo che accettare tali situazioni sia contrario alla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo?
  4. Secondo il Governo, quali organi statali dovrebbero intervenire in particolare?
  5. Secondo il Governo, quali misure adottate in altri Cantoni o in altri Paesi potrebbero essere utili nel Cantone o nei comuni per risolvere il problema illustrato?
  6. Quali misure sono previste nei Grigioni?

Davos, 9 dicembre 2020

Cantieni, Degiacomi, Rüegg, Berther, Brunold, Cahenzli-Philipp, Casutt-Derungs, Caviezel (Coira), Clalüna, Crameri, Deplazes (Rabius), Derungs, Epp, Florin-Caluori, Föhn, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hofmann, Holzinger-Loretz, Maissen, Märchy-Caduff, Müller (Felsberg), Natter, Papa, Preisig, Ruckstuhl, Sax, Schmid, Schwärzel, Thomann-Frank, Tomaschett-Berther (Trun), Bürgi-Büchel, Giudicetti, Pajic, Spreiter, Stieger

Risposta del Governo

La fase della promozione precoce in età prescolastica è una fase di vita decisiva per lo sviluppo dei bambini. In tale contesto gli elementi in primo piano sono l'amore e la cura da parte dei genitori. Inoltre è determinante l'interazione tra assistenza, educazione e formazione in ambito familiare ed extra-familiare. Tocca perciò a tutti, in particolare a coloro che esercitano l'autorità parentale e che fanno parte dell'ambiente familiare, ma anche agli specialisti che hanno contatti diretti con il minore nel contesto di offerte di assistenza e di sostegno o per ragioni mediche, offrire ai bambini il miglior ambiente possibile.

Altri organi che non hanno contatti diretti con l'ambiente del bambino, ad esempio le autorità comunali o i servizi dell'Amministrazione cantonale, hanno il compito di agevolare la creazione di condizioni quadro favorevoli ai bambini e alle famiglie. Il Cantone dei Grigioni si è assunto tale compito tra l'altro dando avvio al Programma volto a fondare e sviluppare la politica dell'infanzia e della gioventù conformemente all'art. 26 della legge federale sulla promozione delle attività extrascolastiche di fanciulli e giovani (legge sulla promozione delle attività giovanili extrascolastiche, LPAG; RS 446.1). Il programma della politica dell'infanzia e della gioventù nei Grigioni si concentra attualmente soprattutto sull'ambito prescolastico.

In merito alla domanda 1: la responsabilità per prevenire situazioni precarie spetta in primo luogo a chi esercita l'autorità parentale. Inoltre, conformemente all'art. 314d cpv. 1 del Codice civile svizzero (CC; RS 210), tutti i professionisti sono tenuti a segnalare una situazione di minaccia per il bene del bambino, di cui dovessero venire a conoscenza. Per quanto riguarda l'ambito prescolastico ciò comprende in particolare le autorità comunali, dato che questo ambito rientra nella competenza dei comuni. Inoltre anche i privati dispongono di un diritto di avviso secondo l'art. 314c cpv. 1 CC.

In merito alla domanda 2: le basi legali più importanti nel settore della protezione dei minori sono date. Nel corso del tempo, le esigenze poste dalla società alla protezione e alla promozione di bambini e adolescenti sono però anche soggette a cambiamenti che possono rendere necessari adeguamenti. Con il programma della politica dell'infanzia e della gioventù e con il punto centrale di sviluppo per la promozione di strutture favorevoli alle famiglie sono in corso dei progetti che possono illustrare la necessità di adeguamento per la futura politica dell'infanzia e della gioventù.

In merito alla domanda 3: nel 2020 il Cantone dei Grigioni ha stipulato un accordo di collaborazione con l'associazione "Kinderanwaltschaft Schweiz" al fine di analizzare la posizione giuridica di bambini e adolescenti nei procedimenti interni al Cantone e per procedere se del caso a ottimizzazioni. L'associazione "Kinderanwaltschaft Schweiz", la quale nel suo agire si orienta molto alla Convenzione sui diritti del fanciullo, non ha formulato critiche nei confronti del Cantone dei Grigioni per quanto riguarda l'ambito prescolastico.

In merito alla domanda 4: in primo luogo sono coloro che esercitano l'autorità parentale a provvedere al bene dei bambini. Qualora queste persone non diano seguito o non possano dare seguito a questa responsabilità, vengono nominati dei rappresentanti legali. Inoltre anche i professionisti e i titolari di cariche pubbliche sono tenuti alla segnalazione, poiché il bene del bambino è considerato degno di particolare protezione. A seconda delle situazioni, all'interno del Cantone si tratta dell'Ufficio del servizio sociale per quanto riguarda il coordinamento della politica dell'infanzia e della gioventù e l'obbligo di segnalare i rapporti di assistenza, dell'Ufficio per la scuola popolare e lo sport per quanto riguarda la promozione linguistica e sportiva, dell'Ufficio dell'igiene pubblica per quanto riguarda la promozione della salute e dell'Autorità di protezione dei minori e degli adulti in caso di sospetto fondato circa il fatto che il bene del bambino sia minacciato.

In merito alle domande 5 e 6: nella pianificazione delle misure relative all'art. 26 LPAG, il Cantone dei Grigioni concentra in misura importante l'attenzione sulla promozione precoce. Tra l'altro è in corso di elaborazione una strategia cantonale relativa alla promozione precoce. Il processo di elaborazione è organizzato in modo tale che sia i comuni sia i professionisti del settore prescolastico possano parteciparvi.

1 marzo 2021