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Sessione: 18.02.2021

 

Mentre il primo lockdown nel Cantone dei Grigioni non ha causato danni economici di ampia portata, il secondo lockdown ha colpito duramente l'economia nel Cantone. Data la grande importanza economica del turismo invernale, nel Cantone dei Grigioni i danni causati dalla pandemia di coronavirus e dal lockdown sono maggiori rispetto ad altri Cantoni. Secondo i calcoli del Forum economico dei Grigioni, alle imprese grigionesi per gli anni 2020 e 2021 potrebbe mancare circa un miliardo di franchi per coprire le spese d'esercizio e gli investimenti. Questa cifra tiene già conto dell'indennità per lavoro ridotto e dell'indennità per perdita di guadagno a seguito della COVID-19, fondamentali per l'economia.

È chiaro che alcuni settori sono colpiti duramente e che necessitano di aiuti statali il più rapidamente possibile. In particolare le imprese che sono state chiuse totalmente o parzialmente su ordine delle autorità necessitano di indennità per perdita di guadagno sotto forma di contributi non rimborsabili. Queste misure di sostegno a breve termine sono già state avviate con gli aiuti per i casi di rigore disponibili.

Per le aziende che hanno costi fissi elevati, l'esistenza stessa dell'azienda non è minacciata solo se il calo della cifra d'affari è superiore al 40%, bensì anche in presenza di un calo della cifra d'affari inferiore, soprattutto se la cifra d'affari rimane inferiore alla media su un arco di diversi anni. Nei Grigioni attualmente questo interessa soprattutto le aziende attive nel settore turistico. Se l'esistenza di aziende importanti attive in questo settore è minacciata, le conseguenze economiche possono essere importanti se numerose aziende si trovano contemporaneamente a dover attuare misure di risanamento e di ristrutturazione o devono essere addirittura poste in liquidazione.

Sulla base di queste riflessioni incarichiamo il Governo:

  1. Di elaborare un programma, le corrispondenti basi legali nonché il relativo quadro finanziario per una promozione finanziaria orientata al futuro a favore delle imprese che non hanno beneficiato degli aiuti per casi di rigore, ma che hanno comunque subito importanti danni finanziari a seguito della pandemia di coronavirus o delle relative conseguenze a medio termine, se le imprese

•  sono importanti per l'economia regionale o cantonale a seguito della loro attività di investimento o della loro posizione nella catena di valore aggiunto o del loro potenziale economico;

•  sono redditizie e sufficientemente solide;

•  a condizione che i proprietari investano ulteriore capitale proprio o che i finanziatori rinuncino ai loro crediti;

• e a condizione che le imprese possano fornire prova dei danni economici dovuti alla pandemia di coronavirus.

  2. In sede di elaborazione del programma devono essere considerati i seguenti valori di riferimento:

•  Il programma deve essere accessibile a tutte le aziende grigionesi che soddisfano i criteri, indipendentemente dalle loro dimensioni o dal settore di attività.

•  La trasparenza nelle assegnazioni deve essere garantita.

•  Devono essere concessi sia prestiti sia contributi non rimborsabili.

•  Le indennità devono essere calcolate in funzione del beneficio economico.

•  Occorre invitare la Confederazione a farsi carico di una parte delle indennità.

•  Le associazioni economiche e di categoria devono essere coinvolte nell'elaborazione del progetto.

•  Le misure sono di durata chiaramente limitata.

Davos, 18 febbraio 2021

Koch, Hohl, Bettinaglio, Caviezel (Coira), Clalüna, Della Cà, Dürler, Ellemunter, Favre Accola, Felix, Flütsch, Gartmann-Albin, Gort, Hefti, Horrer, Jochum, Kasper, Loi, Niggli (Samedan), Perl, Rüegg, Salis, Schutz, von Ballmoos, Weber, Renkel, Spadarotto

Risposta del Governo

La pandemia di coronavirus sta avendo un impatto considerevole sull'economia grigionese, in particolare sulle imprese attive nel settore turistico. Tuttavia le conseguenze a medio termine non sono ancora completamente evidenti. La Confederazione e i Cantoni mettono a disposizione ampie misure di sostegno (indennità per lavoro ridotto, indennità per perdita di guadagno, provvedimenti per casi di rigore, ecc.). Nel 2021, solo per le indennità per casi di rigore, la Commissione della gestione del Gran Consiglio (CdG) ha messo a disposizione su richiesta del Governo fondi per 200 milioni di franchi lordi. Per le imprese con una cifra d'affari annua inferiore a cinque milioni di franchi, la Confederazione si assume il 70 per cento dei contributi, mentre per le imprese con una cifra d'affari annua superiore a cinque milioni di franchi la Confederazione si assume tutti i contributi.

Con i provvedimenti summenzionati la Confederazione e il Cantone perseguono l'obiettivo immediato di risollevare le imprese dalla crisi e di preservare i posti di lavoro. La sfida a medio termine per le imprese consiste anche nel mantenere la loro capacità di investimento e la loro competitività. In particolare le imprese con quote di costi fissi elevate sono messe a dura prova. Tra queste rientrano tra l'altro le imprese rilevanti per la catena di valore aggiunto turistico come gli impianti di risalita o le strutture alberghiere.

Il Governo ha riflettuto a lungo in merito a provvedimenti a medio termine volti a sostenere lo sviluppo economico nel Cantone dopo la pandemia di COVID-19 e per il periodo dopo l'estate del 2021. Tuttavia attualmente il Governo ritiene che i criteri formulati nell'incarico siano troppo restrittivi. Occorre piuttosto esaminare in un'ottica globale provvedimenti specifici ed efficaci a medio termine. In questo contesto è necessario anche procedere a degli accertamenti per quanto riguarda le basi giuridiche e il fabbisogno di fondi. Durante la pandemia di coronavirus è emerso che la situazione è in continua evoluzione e richiede pertanto molta flessibilità.

In base a quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di modificare come segue l'incarico in oggetto:

Il Governo viene incaricato di valutare un programma di stimolo cantonale. Eventuali provvedimenti cantonali devono essere strettamente coordinati con quelli federali.

3 maggio 2021