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Sessione: 21.04.2021

I programmi di stimolo lanciati le scorse stagioni estiva/autunnale e invernale hanno permesso di incentivare il turismo di svago grazie a misure di comunicazione dotate di attrattiva. Contrariamente alle attese, molte destinazioni hanno vissuto una buona stagione estiva e invernale, alcune hanno addirittura fatto registrare risultati (pernottamenti) superiori alla media. Non si sono invece per nulla riprese le destinazioni turistiche orientate piuttosto al turismo urbano, che dipende principalmente da ospiti internazionali, interessati alla cultura, da ospiti in transito, dalle comitive o da viaggiatori d'affari. Queste destinazioni soffrono tuttora in misura considerevole e fanno tuttora registrare un calo dei pernottamenti alberghieri pari anche al 70% al mese rispetto all'anno precedente. Alcuni esempi (elenco non esaustivo) sono rappresentati da Coira, Viamala, Moesa, ma anche Davos con le sue attività nel settore MICE.

Mentre il turismo di svago sta ritrovando la strada verso una normalità di crescita un po' diversa, parti del turismo d'affari e MICE sono soggette a grandi processi di cambiamento, dovuti ad esempio allo spostamento di meeting, interazioni e incontri nello spazio virtuale. Prime stime parlano ad esempio all'incirca di un dimezzamento del volume rispetto alla situazione pre-pandemica. Le prospettive di un pronto miglioramento nel settore dei pernottamenti alberghieri per queste destinazioni sono molto fosche, infatti i relativi gruppi bersaglio rimarranno assenti per lungo tempo o faranno ritorno solo molto lentamente. Continueranno a mancare anche gli ospiti provenienti da mercati lontani. La pandemia di coronavirus modificherà il settore turistico in modo duraturo.

I programmi di stimolo menzionati all'inizio sono solo limitatamente utili per queste destinazioni in forte sofferenza, perché la sistematica di finanziamento vigente per quanto riguarda la promozione delle organizzazioni mantello prevede una partecipazione ai costi non irrilevante da parte delle destinazioni e degli operatori partecipanti. Le destinazioni ora particolarmente colpite non sono più in grado di finanziare questi contributi! I programmi di stimolo vanno quindi a vantaggio di coloro che si sono già ripresi o che sono sulla buona strada per farlo.

Il Cantone guarda con fiducia alla stagione estiva e autunnale 2021. I primi scenari parlano di una presenza turistica simile a quella dell'anno scorso. Un rischio consiste tuttavia nel fatto che, una volta che la maggior parte delle persone sarà stata vaccinata, gli svizzeri manifestino una sorta di euforia per i viaggi post-pandemica, la quale si farà sentire forse già nel 2021 o al più tardi nel 2022. Appena ciò sarà possibile, gli ospiti svizzeri torneranno a pianificare i loro viaggi all'estero che hanno in parte dovuto rinviare. Vari Cantoni stanno perciò già preparando a titolo cautelativo un'offensiva per contrastare per quanto possibile questa tendenza.

In sintesi osserviamo che le conseguenze negative della pandemia colpiscono in modo molto più forte e duraturo le destinazioni orientate piuttosto al turismo urbano, che gli ospiti provenienti dall'estero legati al settore dei viaggi d'affari o in comitiva saranno assenti e continueranno a mancare ancora a lungo e che vi è tuttora da temere che dopo il coronavirus gli svizzeri torneranno a prenotare le loro vacanze in misura maggiore all'estero.

Le firmatarie e i firmatari incaricano quindi il Governo di:

  1. Prendere in esame in che modo sia possibile sostenere le destinazioni colpite in misura superiore alla media e i loro operatori al fine di riconquistare o compensare i segmenti perduti (affari, MICE, congressi, ecc.).
  2. Impiegare la minor quantità possibile di mezzi cantonali supplementari per programmi di stimolo che si limitano esclusivamente alla promozione della domanda (ad es. mera ispirazione, campagne pubblicitarie, comunicazione, pubblicità), bensì lanciare un programma di stabilizzazione della domanda che tenga conto del futuro comportamento degli ospiti e i futuri comportamenti di viaggio.
  3. Organizzare il programma di stabilizzazione della domanda in modo tale che in particolare le destinazioni che hanno subito le maggiori perdite possano partecipare a futuri programmi di stimolo e beneficiarne a costi il più possibile contenuti.

Davos, 21 aprile 2021

Rüegg, Caluori, Loi, Atanes, Berweger, Bigliel, Brunold, Cahenzli-Philipp, Caviezel (Coira), Censi, Danuser, Della Cà, Dürler, Ellemunter, Engler, Fasani, Felix, Flütsch (Splügen), Föhn, Grass, Gugelmann, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hohl, Holzinger-Loretz, Horrer, Jochum, Kienz, Koch, Kunfermann, Loepfe, Maissen, Marti, Michael (Donat), Mittner, Müller (Susch), Natter, Perl, Pfäffli, Rettich, Rutishauser, Schutz, Stiffler, Thomann-Frank, Thür-Suter, von Ballmoos, Waidacher, Weidmann, Wellig, Widmer (Felsberg), Wilhelm, Adank-Arioli, Costa, Flütsch (St. Antönien), Tomaschett (Coira), Pajic, Spadarotto

Risposta del Governo

La pandemia di COVID-19 interessa direttamente anche il turismo grigionese. Nel mese di marzo 2020 la stagione invernale ha dovuto essere interrotta bruscamente in occasione del primo lockdown. Grazie ai numerosi ospiti svizzeri e a un tasso di occupazione molto elevato delle abitazioni secondarie, la stagione estiva e quella autunnale 2020 sono state positive. Durante la stagione invernale 2020/2021, sforzi importanti hanno permesso di tenere aperti gli impianti di risalita. Ciononostante sono stati registrati cali importanti per quanto riguarda i pernottamenti e la cifra d'affari turistica. Vari provvedimenti statali (indennità per lavoro ridotto, aiuti per casi di rigore, ecc.) hanno ridotto il danno economico. Le prospettive per la stagione estiva e per quella autunnale sono nuovamente positive, anche se permane incertezza per quanto riguarda la domanda turistica.

Nella primavera del 2020, su richiesta di Grigioni Vacanze, il Cantone ha garantito molto a breve termine contributi straordinari per un importo di un milione di franchi a favore di un programma di stimolo della domanda per il turismo grigionese in vista della stagione estiva e autunnale 2020. Per la stagione invernale 2020/2021 sono stati stanziati altri 850 000 franchi per un programma straordinario. Sulla base della legge sulla promozione dello sviluppo economico nel Cantone dei Grigioni (legge sullo sviluppo economico, LSE; CSC 932.100), i contributi a favore di Grigioni Vacanze sono sempre vincolati a contributi di partner pari almeno al 20 per cento dei costi di una misura.

È indiscusso il fatto che in particolare il turismo legato a congressi, seminari e viaggi d'affari, ma anche il turismo urbano, in gruppo e ferroviario nonché il turismo internazionale da mercati lontani siano colpiti in misura particolarmente marcata e che una ripresa fino ai livelli pre-pandemia richiederà ancora un po' di tempo.

Al momento per il 2022 non sono previsti ulteriori contributi straordinari a favore di Grigioni Vacanze e dei suoi partner turistici, dato che si prevede di tornare a finanziare la comunicazione turistica di tutti gli attori nei limiti ordinari. Anche se gli effetti della pandemia di COVID-19 si fanno tuttora sentire in relazione alla domanda turistica, le destinazioni e gli operatori si trovano confrontati alla sfida di uscire dalla modalità di crisi e di tornare a una nuova normalità turistica.

In merito alla domanda 1: il turismo MICE interessa in particolare la destinazione Davos e gli esercizi alberghieri più grandi in diverse destinazioni (Engadina Alta, Flims, Coira, Davos, ecc.). Il mercato del turismo congressuale e d'affari viene elaborato da singoli attori e si caratterizza per uno scarso grado di cooperazione all'interno dei Grigioni. La strategia di Grigioni Vacanze non prevede attività particolari in questo settore.

In merito alla domanda 2: i programmi di stimolo di Grigioni Vacanze volti ad aumentare la domanda tengono sempre conto dell'attuale comportamento degli ospiti e di viaggio. Le campagne di comunicazione sono intese a fornire un'ispirazione per un viaggio nei Grigioni. Sono in fin dei conti i clienti a prenotare offerte di esercizi ricettivi, di operatori del tempo libero o di impianti di risalita. Le organizzazioni di destinazione hanno sempre la possibilità di partecipare a campagne di Grigioni Vacanze e di sfruttare le sinergie nel marketing turistico.

In merito alla domanda 3: una partecipazione ai programmi di stimolo della domanda di Grigioni Vacanze dipende sempre da un impegno finanziario diretto di singoli partner. Non è possibile concedere contributi cantonali a favore di programmi di stimolo direttamente a singole destinazioni oppure a singole aziende.

Nel quadro degli accertamenti in corso per quanto riguarda un programma cantonale di stimolo, il Governo sta esaminando diversi punti di partenza (tra l'altro capacità d'investimento, innovazione, personale specializzato, digitalizzazione) per animare l'economia grigionese in epoca post-pandemia, in particolare per quanto riguarda il settore turistico.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'incarico in oggetto.

29 giugno 2021