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Sessione: 16.06.2021

Nella sessione di agosto 2020 il Gran Consiglio ha deciso di abrogare la legge sugli assegni maternità. Contro questa decisione è stato lanciato un referendum. Il 13 giugno 2021 il Popolo grigionese si è espresso contro l'abrogazione di tale legge. Tuttavia in tutti gli schieramenti politici era indiscusso che vi è una necessità fondamentale di riforma per quanto riguarda gli assegni maternità. La ragione principale del rifiuto del progetto era il trasferimento della povertà delle famiglie verso l'aiuto sociale che ne sarebbe derivato.

Circa un terzo dei beneficiari di aiuto sociale rientra nel gruppo di età fino ai 17 anni. Ciò significa che la povertà delle famiglie, con o senza assegni maternità, è un problema da prendere sul serio. Uno sguardo ad altri Cantoni mostra che le prestazioni complementari sono il sistema più semplice e di maggiore successo per prevenire la povertà delle famiglie. Da diversi anni ad esempio i Cantoni di Vaud, di Soletta o il Ticino hanno maturato ottime esperienze con questo sistema. Per esempio nel Cantone Ticino i genitori che non percepiscono uno stipendio che copre i bisogni primari ricevono prestazioni complementari. Nel Cantone Ticino i costi per queste prestazioni complementari sono nettamente inferiori a quelli dell'aiuto sociale.

Le prestazioni complementari cantonali per le famiglie sono poco burocratiche, efficienti e rappresentano un potenziale sgravio per i comuni che devono assumere i costi dell'aiuto sociale. Già nel 2011 la frazione PDC grigionese si era impegnata a favore di una soluzione simile. Tuttavia il Governo aveva bocciato il progetto, in particolare in riferimento alla regolamentazione esistente relativa agli assegni maternità.

Alla luce dei dibattiti avvenuti, delle esperienze di altri Cantoni e dell'indiscussa necessità di una riforma per quanto riguarda gli assegni maternità, le firmatarie e i firmatari incaricano il Governo di porre in consultazione un nuovo progetto che preveda le prestazioni complementari per le famiglie. In particolare le firmatarie e i firmatari chiedono che il nuovo progetto non includa diversi campi tematici.

Davos, 16 giugno 2021

Müller (Felsberg), Favre Accola, Widmer (Felsberg),Atanes, Baselgia-Brunner, Bondolfi, Cantieni, Caviezel (Coira), Degiacomi, Della Cà, Dürler, Felix, Gartmann-Albin, Gort, Hofmann, Horrer, Perl, Preisig, Rutishauser, Schwärzel, von Ballmoos, Wilhelm, Spadarotto, Stieger, Tomaschett (Coira)

Risposta del Governo

Uno sguardo alla situazione relativa alla povertà nei Grigioni mostra che l'anno scorso l'1,3 per cento della popolazione del Cantone ha dovuto far capo alle prestazioni assistenziali dell'aiuto sociale.  Questo è uno dei tassi più bassi della Svizzera (CH: 3,2 per cento). La quota di aiuto sociale per i bambini e gli adolescenti tra gli 0 e i 17 anni è più elevata e nei Grigioni ammonta al 2,4 per cento (CH: 5,2 per cento). La quota di bambini e adolescenti rispetto a tutte le persone che necessitano di aiuto sociale ammonta a circa il 30 per cento. Questa quota si è mantenuta costante a livelli elevati negli ultimi anni.

Un modo di procedere efficace contro la povertà delle famiglie inizia a vari livelli e con varie misure. Per combattere la povertà a lungo termine sono necessarie strutture che permettano alle famiglie di garantire la propria esistenza. Secondo lo studio Kommunale Strategien, Massnahmen und Leistungen zur Prävention und Bekämpfung von Familienarmut (commissionato dal Programma nazionale di prevenzione e lotta alla povertà / Ufficio federale delle assicurazioni sociali [UFAS], 2016) le cause della mancanza di mezzi finanziari sono da ricondurre alle possibilità di guadagno limitate dei genitori. Ciò è dovuto alla mancanza di qualifiche (ad. es. formazione, lingua), a limitazioni a livello di salute o a difficoltà sociali. Anche le separazioni, i divorzi e i costi per i bambini possono portare a situazioni di povertà.

Inoltre dallo studio emerge che le famiglie colpite o minacciate dalla povertà non sono un gruppo omogeneo, motivo per cui la situazione delle famiglie non può essere migliorata a lungo termine con una singola misura. Oltre alla copertura dei bisogni primari, l'attenzione si concentra in particolare sulle misure volte a conciliare famiglia e professione, sulla promozione dell'integrazione lavorativa di persone con compiti legati all'assistenza dei bambini, sulla formazione di recupero ma anche sulla consulenza e sull'accompagnamento di famiglie socialmente svantaggiate.

Con la promozione di strutture favorevoli alle famiglie (PCSv 4.3) e il sostegno a strutture adatte, il Governo definisce un punto centrale di sviluppo nel programma di Governo 2021–2024. Il programma "Politica dell'infanzia e della gioventù nel Cantone dei Grigioni" e il progetto relativo al nuovo sistema di finanziamento dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia contengono misure concrete volte a ridurre le cause della povertà delle famiglie, a far fronte a ostacoli strutturali e a rafforzare così le famiglie nella copertura dei propri bisogni. Le misure del Governo sono rivolte a diversi gruppi e tengono conto dei bambini e degli adolescenti di tutte le età.

Nel quadro della votazione sul referendum del 13 giugno 2021 concernente il rafforzamento dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia – abrogazione della legge sugli assegni maternità, la maggioranza del Popolo grigionese si è espressa a favore del mantenimento degli assegni maternità, ossia degli assegni familiari esistenti. In linea di principio il Governo condivide la valutazione delle firmatarie e dei firmatari secondo cui lo strumento degli assegni maternità necessità di una riforma. Tuttavia, a seguito del risultato della votazione, il Governo non ritiene opportuno sostituire lo strumento degli assegni maternità con prestazioni complementari per le famiglie (PC famiglie). Di norma le PC famiglie sono destinate a famiglie che svolgono un'attività lavorativa con basso reddito e bambini piccoli. Le famiglie monoparentali, le madri che non svolgono un'attività lucrativa che percepiscono assegni maternità nei Grigioni secondo il modello attuale, nei Cantoni con PC famiglie non avrebbero diritto a tali prestazioni. Inoltre le PC famiglie non tengono conto di situazioni di povertà di bambini e adolescenti più grandi.

Nell'incarico si parte dal presupposto che le PC famiglie cantonali rappresentino un eventuale sgravio per i costi dell'aiuto sociale dei comuni. Il confronto delle statistiche finanziarie dei Cantoni con PC famiglie suggerisce che non ci sono risparmi complessivi per l'aiuto sociale. Al contrario, a seguito dell'estensione degli aventi diritto e delle prestazioni più elevate, l'introduzione di PC famiglie aumenterebbe le spese dell'ente pubblico.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'incarico in oggetto.

1° settembre 2021