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Sessione: 08.12.2021

In occasione del 4° Parlamento delle ragazze dell'11 novembre 2021, 67 partecipanti in età del grado superiore hanno consegnato al Governo una petizione dal titolo «Educazione sessuale 2.0». Concretamente vengono richieste tra l'altro le seguenti misure:

«L'educazione sessuale nelle scuole dovrebbe essere obbligatoria sin dalla scuola dell'infanzia e includere tutti gli aspetti relativi a genere e orientamento sessuale. A tale proposito devono essere coinvolti specialisti esterni; gli insegnanti di classe provvedono poi a garantire che le nozioni vengano impartite a lungo termine. L'educazione sessuale deve comprendere tutti i generi, tutte le forme di orientamento sessuale e tutti i comportamenti sessuali e deve contrastare gli stereotipi binari[…]»

Le firmatarie chiedono in particolare l'attuazione delle seguenti richieste:

  • Le lezioni di educazione sessuale vengono aumentate.
  • I genitori e altri adulti vengono sensibilizzati con una campagna sul tema dei generi.
  • Gli insegnanti vengono istruiti sul tema generi e diversità dei generi con perfezionamenti professionali specifici.

Oggi è più importante che mai affrontare a scuola in modo consapevole ed eventualmente giocoso il tema dell'orientamento sessuale e la sua gestione, poiché le nostre forme sociali sono cambiate in modo determinante e si evolvono costantemente. Talvolta persino gli aventi diritto di voto hanno riconosciuto come legittima una maggiore protezione dalla discriminazione dovuta all'orientamento sessuale e anche dell'ammissibilità di più forme di convivenza.

Sebbene i temi dell'educazione sessuale siano ancorati nel Piano di studio 21, secondo le esperienze di numerose deputate del Parlamento delle ragazze la relativa gestione a livello pedagogico sembra spesso insufficiente. Determinati temi non verrebbero nemmeno affrontati o costituirebbero un tabù. In generale si può osservare che con il sostegno di esperti, servizi specializzati e organizzazioni dovrebbe il prima possibile essere attribuita priorità alle lezioni di educazione sessuale a scuola, senza negare il relativo obbligo dei genitori. Il coinvolgimento di persone appositamente formate è utile non da ultimo perché per gli insegnanti può essere difficile elaborare con la classe temi così intimi con approcci al passo con i tempi. Al contempo, gli allievi possono anche non sentirsi a loro agio con il fatto di dover parlare di corpo, identità e sessualità dinanzi allo stesso insegnante con cui di solito risolvono compiti di matematica o scrivono dettati di tedesco.

Sulla base di queste considerazioni, il Governo viene incaricato di:

  1. Trattare con la necessaria urgenza la petizione «Educazione sessuale 2.0» del Parlamento delle ragazze 2021 in collabora­zione con gli organi competenti in materia.
  2. Promuovere il tema dell'educazione affettiva e sessuale nella scuola dell'obbligo a partire dalla 1a classe elementare e pre­stare maggiore attenzione al rispettivo insegnamento.
  3. In collaborazione con l'ASP GR, offrire ogni anno agli insegnanti competenti in materia un corso di formazione continua dedicato al tema dell'insegnamento dell'educazione affettiva e sessuale e a possibili metodi di insegnamento moderni.
  4. Obbligare le direzioni scolastiche e gli insegnanti a offrire, coinvolgendo esperti e servizi specializzati, giornate a tema dedicate all'educazione sessuale per tutti gli allievi a partire dalla 1a classe elementare e a informare in modo adeguato (ad es. nel quadro di serate genitori) i genitori prima di questi eventi.
  5. Verificare se e come una strategia cantonale per l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione sessuale già nella scuola dell'infanzia (protezione da abusi sessuali) sia possibile e sensata, nonostante o coinvolgendo il PS 21.

Coira, 8 dicembre 2021

Widmer (Felsberg), Hofmann, Favre Accola, Atanes, Baselgia-Brunner, Berther, Brunold, Cahenzli-Philipp, Caviezel (Coira), Degiacomi, Deplazes (Rabius), Epp, Florin-Caluori, Gartmann-Albin, Gugelmann, Kunfermann, Lamprecht, Maissen, Müller (Felsberg), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Preisig, Rettich, Rutishauser, Schmid, Schwärzel, Tomaschett (Breil), Toma­schett-Berther (Trun), Ulber, von Ballmoos, Widmer-Spreiter (Coira), Brändli Capaul, Conrad-Roner, Costa, Fetz,Pajic, Spa­darotto, Tomaschett (Coira)

Risposta del Governo

L'educazione sessuale rafforza la concezione di sé e l'autodeterminazione dei bambini e degli adolescenti e ha quindi un effetto preventivo sul superamento dei limiti e sulla violenza in ambito sessuale, sulle gravidanze non pianificate/indesiderate e sulle malattie sessualmente trasmissibili. L'educazione sessuale è un compito di cooperazione tra i detentori dell'autorità parentale, gli insegnanti ed esperti esterni.

In merito al punto 1: la Conferenza dei presidenti del Gran Consiglio ha deciso di trattare dapprima in Gran Consiglio le petizioni provenienti dal 4° parlamento delle ragazze. Il presente incarico ha ora ripreso anticipatamente il tema dell'omonima petizione.

In merito ai punti 3 e 4: nel Piano di studio 21 GR il tema "Identità, corpo, salute - conoscersi e prendersi cura di sé stessi" viene trattato già dalla scuola dell'infanzia. Il mezzo didattico "NaTech" è stato dichiarato obbligatorio nel grado elementare. Con "NaTech 7, 8 e 9" questo mezzo didattico trova una continuazione sensata al grado superiore. Con questo mezzo didattico attuale si garantisce che i temi evocati nell'incarico vengano trattati in modo approfondito e adatto all'età. Il Cantone sostiene inoltre l'offerta della pedagogia sessuale dell'Associazione Adebar nelle scuole del Cantone dei Grigioni.

In merito al punto 3: il tema dell'educazione sessuale è parte della formazione di base nelle diverse alte scuole pedagogiche ed è stato affrontato anche nel quadro dei corsi di formazione continua relativi al Piano di studio 21 GR. In tutto il Cantone, al momento si stanno svolgendo ad esempio corsi di formazione continua obbligatori per i team scolastici del grado elementare che accompagnano l'introduzione dello strumento didattico "NaTech". Questo strumento didattico comprende l'insegnamento dell'educazione sessuale.

In merito al punto 5: a livello intercantonale vengono raccolte richieste di adeguamenti al Piano di studio 21 per tutti e tre i tipi di scuola popolare. Anche l'educazione sessuale vi rientra, quale tema a sé stante e in linea di principio non specifico del Cantone. Per questo motivo deve essere anche tematizzato con gli altri Cantoni ed eventualmente confluire in questo modo nella prossima rielaborazione del Piano di studio 21.

In base a quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di modificare come segue l'incarico in oggetto:

Punto 1: la petizione Educazione sessuale 2.0 nella scuola dell'obbligo viene trattata con la necessaria urgenza, se viene accolta dal Gran Consiglio e trasmessa al Governo.

Punti 2 e 4: gli enti scolastici vengono sensibilizzati al tema "educazione sessuale" nella scuola dell'obbligo a partire dalla scuola dell'infanzia da parte dell'Ufficio per la scuola popolare e lo sport (USPS) mediante circolari, nonché in occasione di riunioni trimestrali con tutte le direzioni scolastiche nel Cantone dei Grigioni. L'USPS informa inoltre in merito alle offerte di specialisti esterni nonché in merito alle possibilità di formazione continua per gli insegnanti. Infine l'USPS informa in merito al fatto che, coinvolgendo degli specialisti, le scuole possono offrire delle giornate a tema dedicate all'educazione sessuale e che i genitori devono essere informati in modo adeguato prima di questi eventi (ad es. nel quadro di serate genitori).

Punto 3: l'Alta scuola pedagogica dei Grigioni svilupperà un'offerta di formazione continua commisurata al fabbisogno alla quale gli enti scolastici possono fare capo nel quadro dei corsi di formazione continua obbligatori interni alla sede.

Punto 5: l'USPS informa i responsabili della scuola dell'infanzia in merito all'efficacia della pedagogia sessuale, anche dal punto di vista della protezione contro gli abusi sessuali, e in merito alle offerte di specialisti esterni nonché alle possibilità di formazione continua degli insegnanti.

9 marzo 2022