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Sessione: 16.02.2022

Nella sessione di febbraio 2022 il Gran Consiglio ha accolto l'«Incarico Bondolfi concernente la considerazione delle tre regioni linguistiche nei gruppi di lavoro, nelle commissioni specialistiche e negli organi di importanza cantonale». L'incarico chiede la rappresentanza obbligatoria di tutte e tre le regioni linguistiche in commissioni specialistiche, gruppi di lavoro od organi di importanza cantonale (quote). È lodevole che il Gran Consiglio abbia accolto questo incarico.

Oltre alle regioni linguistiche, anche le donne (e quindi di fatto la metà dei contribuenti) sono sottorappresentate negli organi, nelle commissioni specialistiche e nei gruppi di lavoro menzionati. Ciò è seccante dalla prospettiva dell'uguaglianza. Inoltre la prassi mostra che i team misti producono risultati migliori rispetto ai team puramente maschili o femminili.

Inoltre l'esperienza accumulata finora mostra che è necessaria una base maggiormente vincolante dal punto di vista giuridico, se desideriamo garantire una rappresentanza bilanciata di donne in organi, gruppi di lavoro o commissioni specialistiche di importanza cantonale. Gli appelli del passato non hanno portato al risultato auspicato.

Le firmatarie e i firmatari invitano perciò il Governo a prevedere e a considerare obbligatoriamente in futuro la rappresentanza adeguata (ad esempio 40%) di ambedue i generi in gruppi di lavoro, commissioni specialistiche e organi di importanza cantonale. Se del caso, occorrerà creare senza indugio la base giuridica necessaria.

Coira, 16 febbraio 2022

Horrer, Müller (Felsberg), Perl, Atanes, Baselgia-Brunner, Cahenzli-Philipp, Cantieni, Caviezel (Coira), Degiacomi, Gartmann-Albin, Hofmann, Noi-Togni, Preisig, Rettich, Rutishauser, Wilhelm, Pajic, Spadarotto, Tomaschett (Coira)

Risposta del Governo

L'incarico di frazione del PS chiede che venga obbligatoriamente considerata una rappresentanza adeguata (ad esempio 40%) di ambedue i generi in gruppi di lavoro, commissioni specialistiche e organi di importanza cantonale e che, se del caso, venga creata la necessaria base giuridica. L'argomentazione addotta è quella secondo la quale, nonostante i ripetuti appelli, le donne sarebbero tuttora sottorappresentate in seno a istituzioni e organizzazioni che svolgono compiti pubblici, ciò che sarebbe seccante dalla prospettiva dell'uguaglianza e da quella della prassi, secondo la quale i team misti producono risultati migliori. Da anni il Cantone dei Grigioni si impegna a favore delle pari opportunità. Sul proprio sito web l'Ufficio di coordinamento per le pari opportunità propone raccolte di banche dati e reti di esperte. Le esperienze del passato insegnano tuttavia che non ovunque l'auspicata rappresentanza equilibrata dei generi può essere raggiunta solo su base volontaria.

Il presente intervento parlamentare rinvia all'incarico Bondolfi, accolto dal Gran Consiglio, concernente la rappresentanza obbligatoria di tutte e tre le regioni linguistiche in seno a organi ai quali è affidato l'adempimento di compiti pubblici. A tale scopo l'ordinanza sulle lingue del Cantone dei Grigioni (OCLing; CSC 492.110) sarà integrata con una disposizione corrispondente. Per quanto riguarda l'uguaglianza tra i generi, non esiste una legge speciale che offra un punto di collegamento analogo all'ordinanza sulle lingue menzionata. Ad esempio, per quanto riguarda la nomina di commissioni permanenti trovano applicazione tra l'altro l'ordinanza per i collaboratori a titolo accessorio del Cantone dei Grigioni (CSC 170.420) e, per citare un altro esempio, le nomine delle commissioni permanenti del Gran Consiglio sono disciplinate nel Regolamento organico del Gran Consiglio (ROGC; CSC 170.140). In caso di attuazione del presente incarico occorrerebbe dapprima verificare e stabilire, nel quadro della legislazione cantonale vigente, quali gruppi di lavoro, commissioni specialistiche e organi di importanza cantonale siano interessati dall'incarico. Solo allora sarà possibile valutare in quali basi giuridiche occorra procedere a eventuali adeguamenti. È necessaria una definizione chiara del campo d'applicazione (ad esempio commissioni, gruppi di lavoro, ecc. la cui intera composizione è stabilita dal Cantone senza la partecipazione di altri organi). In questa sede si osserva che per molte commissioni già oggi è difficile trovare membri idonei dal profilo specialistico.

Ciononostante il Governo ritiene che in linea di principio si debba dare seguito alla giustificata esigenza di una rappresentanza adeguata di ambedue i generi in seno a gruppi di lavoro, commissioni specialistiche e organi di importanza cantonale. Una direttiva risulta inoltre indicata in considerazione delle esperienze raccolte finora. Tuttavia il Governo ritiene che l'esigenza debba essere soddisfatta formulando un valore indicativo quale direttiva anziché stabilendo una quota vincolante. L'Ufficio di coordinamento per le pari opportunità dovrà monitorare l'attuazione della direttiva. In base a quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di modificare come segue l'incarico in oggetto:

Il Governo viene incaricato di fissare un valore indicativo concernente la rappresentanza adeguata di ambedue i generi in seno a gruppi di lavoro, commissioni specialistiche e organi di importanza cantonale. A tale scopo indicherà le commissioni, i gruppi di lavoro e le commissioni specialistiche che entrano in considerazione, ne mostrerà la composizione per genere e formulerà gli adeguamenti di basi giuridiche necessari per stabilire il valore indicativo con riferimento a questi organi.

28 aprile 2022