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Sessione: 27.08.2009
Alla fine del 2003 il Governo del Cantone dei Grigioni ha acquistato gli immobili e i fabbricati dell'aeroporto di Samedan dalla Confederazione Svizzera. Nel contratto di superficie, di utilizzazione e d'esercizio, la società di gestione del campo d'aviazione, la Engadin Airport AG, si era assunta l'impegno di effettuare tutti i lavori di manutenzione necessari all'esercizio, come pure gli investimenti, per il rinnovo e il completamento delle costruzioni e degli impianti, per un importo di 8-10 mio di franchi. Dato che il Governo aveva deciso di alienare a medio termine l'aeroporto alla società che lo gestisce, la Engadin Airport AG, a quest'ultima è stato in cambio concesso un diritto di prelazione per la durata di 25 anni. Si può constatare che la società svolge i suoi compiti con competenza e in conformità al contratto. Intanto la Engadin Airport AG dà lavoro a più di 100 collaboratori.

L'aeroporto di Samedan riveste grande importanza sia per l'Engadina, sia per il Cantone dei Grigioni. Esso rappresenta in particolare una base per l'elevato valore aggiunto del turismo quale importante ramo economico.

Si chiede al Governo di analizzare tutte le possibilità, affinché si giunga alla soluzione migliore per mantenere e garantire a lungo termine l'attività di volo a Samedan. Al riguardo va anche verificato se, sulla base di contratti di diritto di superficie, di affitto e d'esercizio, si possano disciplinare l'esercizio e gli investimenti in infrastrutture necessarie all'attività di volo, coinvolgendo l'investitore, il Comune di ubicazione e la Regione, anziché alienare gli impianti a una società privata. Ringraziamo il Governo per l'impegno dimostrato finora e speriamo che, quale risultato di questa verifica, si giunga il più presto possibile a una soluzione soddisfacente per tutti gli interessati.

Coira, 27 agosto 2009

Ratti, Bezzola (Samedan), Arquint, Bezzola (Zernez), Bleiker, Bondolfi, Brandenburger, Brüesch, Buchli, Campell, Castelberg-Fleischhauer, Casty, Caviezel-Sutter (Thusis), Christoffel-Casty, Conrad, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Giovanoli, Hardegger, Jäger, Jeker, Jenny, Mani-Heldstab, Märchy-Michel, Meyer Persili (Coira), Meyer-Grass (Klosters Dorf), Michel, Montalta, Nigg, Noi-Togni, Pedrini (Roveredo), Peer, Perl, Peyer, Pfenninger, Pfiffner-Bearth, Ragettli, Stiffler, Stoffel, Thöny, Thurner-Steier, Trepp, Tscholl, Vetsch (Pragg-Jenaz), Clalüna, Furrer-Cabalzar, Gunzinger, Jecklin-Jegen, Locher Benguerel, Mainetti

Risposta del Governo

L'aeroporto regionale di Samedan, il più alto d'Europa, rappresenta un'infrastruttura importante per l'Engadina Alta, fortemente orientata al turismo. Di conseguenza, questo vantaggio nei confronti di altre destinazioni di sport invernali paragonabili, legato all'ubicazione, va garantito possibilmente a lungo termine, nell'interesse della regione ma anche del Cantone.

Come noto, da quando nel 2004 ha rilevato gli immobili cantonali la Engadin Airport AG, subentrata dopo il fallimento della società che gestiva l'aeroporto in precedenza, ha permesso un'attività regolare presso l'aeroporto di Samedan e ha effettuato investimenti nell'ordine di grandezza di circa 10 mio. di franchi. Tutto ciò sulla base di un contratto di superficie, di utilizzazione e d'esercizio della durata di 40 anni, di un diritto di prelazione per 25 anni, nonché della garanzia di una cessione di proprietà a medio termine. La società di gestione dell'aeroporto intende anche in futuro investire nella sua infrastruttura, esprimendo così l'interesse in uno sviluppo duraturo dell'aeroporto regionale.

Dopo che nel 2007 la Engadin Airport AG, nell'ambito del previsto vasto ampliamento dell'aeroporto, aveva indirizzato al Cantone una proposta d'acquisto, il Governo in considerazione degli investimenti preliminari effettuati dalla società di gestione dell'aeroporto e della gestione conforme alla concessione, non aveva individuato motivi per scostarsi dalle garanzie date d'intesa con il Circolo dell'Engadina Alta e con il comune d'ubicazione, intaccando così la fiducia creata. Con decreto dell'11 dicembre 2007, il Governo ha perciò di principio approvato una vendita dell'area dell'aeroporto alla Engadin Airport AG, con diversi vincoli e condizioni, e ha dato l'incarico di preparare i documenti necessari.

Il Governo era ed è consapevole della propria responsabilità di economia regionale legata a questo affare importante per la regione. Senza delle garanzie contrattuali esso non lascerebbe quindi che questa importante struttura regionale diventi di proprietà di un'impresa privata In questo senso, in caso di nuova alienazione, di cessazione dell'attività aviatoria, di cambiamento di destinazione o di variazione essenziale dei rapporti societari, sono previsti dei relativi strumenti di copertura che permettono al Cantone di tutelare i suoi interessi e quelli dell'Engadina Alta.

Nell'ambito delle attuali trattative contrattuali, oltre a una trasmissione di proprietà da ambedue la parti vengono esaminate seriamente tra l'altro anche una proroga e un adeguamento del diritto di superficie attuale e delle strutture di partenariato pubblico-privato (ppp), sulla base delle prossime disposizioni dell'UFAC (applicazione all'aeroporto di Samedan delle disposizioni ICAO, nonché scelta del futuro sistema di sicurezza del traffico aereo), fondamentali per la sicurezza pianificatoria e d'investimento di Engadin Airport AG. In questo modo sulla base delle condizioni quadro da attendersi per il futuro, per il mantenimento a lungo termine dell'aeroporto andrà infine trovata la soluzione più appropriata, sia per l'ente pubblico, sia per la società di gestione dell'aeroporto.

In considerazione della crescente insicurezza per tutte le parti coinvolte causata dal lungo periodo di trattative, il Governo mira a contribuire a una conclusione positiva di questo affare il più presto possibile.

Il Governo è quindi senz'altro disposto ad analizzare conformemente all'incarico tutte le soluzioni contrattuali ammesse dalla legge e concretamente idonee, e di conseguenza ad accettare l'incarico. Accogliendo l'incarico non si influisce tuttavia in alcun modo sulla competenza del Governo di tutelare giuridicamente gli interessi del Cantone.

5 novembre 2009