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Sessione: 24.01.2000
Il ponte della "Val de l'Infern” ubicato tra le due gallerie in zona detta Tiieda è stato costruito nel 1963 nell'ambito del nuovo tracciamento della strada della Calanca tra Grono e il bivio di Tevegno.

Scoscendimenti di roccia e massi dall'aspra parete sovrastante il ponte hanno dato adito alla posa di una rete protettiva già nel 1987. Questa rete è poi stata ampliata nel 1995.

Nel novembre 1993 si è staccato un grosso masso dalla montagna, che ha divelto la rete di protezione ed è caduto sul ponte, causando seri danni alla costruzione. I lavori di risanamento sono stati eseguiti nel 1994.

Nel mese di settembre 1999 è caduto un altro enorme blocco di roccia sul ponte. A nulla è servita la rete di protezione ampliata e rinforzata nel 1995. Durante il mese di dicembre sono stati eseguiti i lavori di risanamento del ponte. A più riprese sono caduti dei massi durante questi lavori. Un giorno gli scoscendimenti sono stati di grossa entità e hanno distrutto le installazioni del cantiere. Fortunatamente il sinistro è avvenuto di domenica, quando nessun lavoratore era sul posto.

Dopo la conclusione dei lavori di ristrutturazione al ponte, è stata eseguita la pulizia della roccia e posata una nuova rete di protezione, la quale sarà ampliata nel corso del corrente anno.

Questi fatti brevemente esposti dimostrano che il tratto di strada cantonale tra Grono e il nuovo Bivio di Tevegno, in zona chiamata "Val de l'Infern” non offre più sufficienti garanzie per la sicura circolazione. La posa della rete di protezione e i vari rinforzi e ampliamenti eseguiti evidenziano che, dal profilo geologico, la zona è di elevato pericolo: vi potrebbe essere nell'immediato uno scoscendimento tale da far franare per oltre cento metri le due gallerie e il ponte esistente. In occasione della caduta dei macigni sul ponte, così come dello scoscendimento durante gli ultimi lavori di risanamento la tragedia è stata evitata unicamente perchè nessuno circolava sul ponte al momento della caduta dei massi, e perchè il cantiere il giorno del franamento era chiuso (si trattava di una domenica). Altrimenti gli utenti della strada e gli addetti che già lavoravano alla riparazione del ponte dai danni di una caduta di massi avrebbero subito le gravissime, certamente mortali conseguenze degli scoscendimenti.

Una soluzione radicale si impone entro breve termine. Soltanto una nuova galleria lunga circa 400 metri può garantire la sicurezza del traffico.

Considerata questa preoccupante situazione si chiede a questo lodevole Governo:
se è nota la gravità e l'urgenza del problema;
quali interventi radicali sono previsti ed entro quali termini;
quali interventi sono previsti nell'immediato per migliorare la situazione a titolo provvisorio;
se sono stati disposti controlli nelle zone con caratteristiche della montagna analoghe su tutta la tratta Grono-Arvigo.

Coira, 25 gennaio 2000

Namen: Keller

Session: 24.01.2000
Vorstoss: it SchriftlicheAnfrage


Risposta del Governo


Le strade cantonali d'allacciamento in Val Calanca sono oggi contraddistinte da uno stato di sistemazione molto buono. All'entrata della Valle nei pressi della Val d'Infern sussiste tuttavia un pericolo latente di caduta di sassi e massi.
Il Governo è cosciente di questa situazione e ha incaricato un geologo privato di valutare i rischi. Sulla base del relativo rapporto il ponte tra le gallerie esistenti è sufficientemente protetto dalla caduta di sassi e massi tramite nuove reti di protezione.
Non ancora annullato è invece l'eventuale pericolo di caduta di massi nei pressi della spalla del ponte situata ad est. Secondo quanto affermato dal geologo un tale movimento di masse dovrebbe essere annunciato giorni o settimane prima da deformazioni accelerate della roccia. Per tale ragione nella primavera prossima è prevista l'installazione di un dispositivo di sorveglianza.
Siccome non si conoscono adeguate misure geotecniche per poter proteggere il ponte in Val de l'Infern da una caduta di massi, prossimamente verrà preso in esame un progetto di galleria, che aggirerebbe completamente la zona pericolosa. Un'immediata esecuzione dei lavori non s'impone tuttavia, poiché si può prevedere l'avverarsi dell'evento tra 20 50 anni.
Nel rapporto sono stati presi in esame anche altri settori della strada della Calanca. Come per tutte le strade di montagna in determinati punti vi è un certo pericolo, che tuttavia non richiede misure urgenti di protezione. Un po' più critica viene giudicata la situazione in un tratto lungo 200 m a ovest di Selma, dove negli anni passati la strada è stata colpita più volte da sassi e blocchi di roccia. I danni sono frequenti, ma relativamente piccoli. Il tratto di strada è largo e ben visibile e fino ad oggi fortunatamente nessun utente della stessa ha subito danni. Al momento vi è un progetto che prevede lo spostamento della strada nel tratto pericoloso sul lato orientale della Calancasca. Il finanziamento e la realizzazione di questa misura sono estremamente difficili nel quadro ristretto dell'ampliamento delle strade di allacciamento. Al momento non può essere indicata una data.

Coira, 15 febbraio 2000