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Sessione: 29.05.2000
Nell'ambito della revisione del concetto di sviluppo del Moesano, conclusasi l'anno scorso, è stata prestata particolare attenzione alla terza età.
Si è constatato che il fabbisogno di posti letto nelle case di cura risulta essere per il momento attuale coperto perlomeno in Mesolcina, grazie alle ristrutturazioni logistiche effettuate negli ultimi anni e al potenziamento dei servizi "Spitex" che permette agli anziani di rimanere più a lungo nella propria abitazione.
La valle Calanca però che rappresenta l'11% della popolazione del Moesano, ma il 17.5% delle persone in età AVS e addirittura il 23% degli oltre ottantenni non dispone di una casa per anziani e gli anziani, non più in grado di stare in casa propria, si vedono costretti a soggiornare in una casa di cura situata fuori valle.
Dopo aver effettuato un sondaggio presso le autorità comunali e la popolazione anziana stessa, la commissione, che si è occupata nel contesto del concetto di sviluppo della tematica della terza età, ritiene impellente colmare questa lacuna logistica e sociale. Considerata la moratoria concernente la costruzione di nuove case di cura e non propensa alla realizzazione di una struttura centralzzata in valle, essa ritiene adeguata la messa a disposizione di strutture abitative alternative assistite, come previste dal progetto "Invecchiare nei Grigioni". Queste nuove strutture dovrebbero far capo ai servizi "Spitex" e al personale indigeno per le cure di base e i lavori di economia domestica e permettere agli anziani della Calanca di rimanere nella propria valle anche quando non saranno più autosufficienti.
Per questo motivo sottoponiamo al Governo i seguenti questi:
1. Quali esperienze si sono finora fatte nel nostro cantone con strutture abitative complementari per anziani?
2. Come è regolamentato il sovvenzionamento di simili strutture e a quale percentuale potrà ammontare un eventuale sussidio?
3. Quali sono le condizioni concrete per il necessario adeguamento logistico di case esistenti allo scopo descritto? Quali sono i presupposti per la gestione?

Namen: Peretti, Keller

Chur, 29. Mai 2000

Session: 29.05.2000
Vorstoss: it SchriftlicheAnfrage


Risposta del Governo

Il Governo risponde alle domande poste nel modo seguente:
1. Nel Cantone non disponiamo ancora di esperienze con forme abitative complementari per anziani, in quanto finora non vengono gestiti né gruppi di cura né abitazioni assistite per anziani. Sono in fase progettazione gruppi di cura a Obersaxen e Vals nonché abitazioni assistite per anziani a Bergün, Felsberg, Igis, Obersaxen e Vals.
La gestione di un gruppo d'abitazione e di cura è ritenuta ragionevole soltanto in comuni che contano più di 100 pensionati.
2. Il sussidio del Cantone ad adeguamenti di natura edilizia e alle infrastrutture delle abitazioni in affitto destinate a gruppi di cura ammonta al 50-65 per cento dei costi computabili, l'importo esatto è fissato sulla base della capacità finanziaria dei comuni coinvolti. Il Cantone accorda un sussidio massimo del 20 per cento ai costi computabili di costruzione e attrezzatura di abitazioni assistite per anziani; l'ammontare del sussidio è stabilito in ragione della capacità finanziaria dei comuni interessati.
Per quanto attiene all'assistenza di pazienti moderatamente e fortemente bisognosi di cure, i gruppi di cura e le abitazioni assistite per anziani ricevono attualmente un sussidio pari all'80 per cento della media dei contributi di disavanzo cantonali versati per ogni giorno di cura agli istituti di cura.
La premessa per la concessione di sussidi cantonali è costituita dalla comprova del fabbisogno che l'ente responsabile è tenuto ad addurre; per il resto deve sussistere l'approvazione del comune interessato risp. della corporazione di comuni interessata.
Va osservato che nell'ambito del messaggio concernente la revisione della Legge sulla cura degli ammalati messaggio che sarà all'ordine del giorno della sessione del Gran Consiglio di ottobre - il Governo propone di sostituire i contributi di disavanzo risp. i contributi d'esercizio del Cantone con sussidi a favore di pazienti del SCCP (sistema di calcolo e di conteggio per pazienti) di grado 4. Le case di cura, come pure i gruppi di cura sono abilitati ad esercitare la propria attività a carico dell'assicurazione malattia obbligatoria, se soddisfano la pianificazione cantonale per un approvvigionamento di istituti confacente al fabbisogno e se di conseguenza figurano sull'elenco cantonale delle case di cura. Per quanto riguarda la decisione sugli investimenti si raccomanda pertanto un precedente chiarimento della questione relativa all'inserimento nell'elenco cantonale di infrastrutture per lungodegenti (elenco delle case di cura).
3. I gruppi di cura devono vantare buone vie di accesso, trovarsi in aree centrali, essere spaziosi e accessibili a pazienti su sedie a rotelle e disporre di appartamenti di 4-6 locali. Le abitazioni dovrebbero possibilmente essere provviste, oltre alle camere per i pazienti, al soggiorno, alla cucina (abitabile) e al bagno/WC, anche di un locale per la persona di picchetto. Deve inoltre essere possibile la conversione in un normale appartamento in affitto.
Il gruppo di cura deve disporre di una sufficiente assistenza medica e del necessario personale qualificato nonché di infrastrutture mediche conformi allo scopo e di un approvvigionamento farmaceutico idoneo. Dev'essere pure possibile l'assistenza di persone fortemente bisognose di cure. Va altresì garantita la gestione opportuna e parsimoniosa del gruppo di cura. Per tale ragione i gruppi di cura non da ultimo sono tenuti, per quanto attiene all'aspetto organizzativo, ad associarsi a un istituto stazionario esistente o a un'organizzazione Spitex. Nei limiti del possibile va ricercata una più ampia collaborazione con questi enti che offrono prestazioni in campo sanitario.

Chur, 23. August 2000