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Sessione: 30.05.2000

Il 21 maggio 2000 il popolo svizzero ha accettato il decreto d'approvazione degli accordi bilaterali Svizzera-UE. Tra gli accordi che entreranno in vigore vi sarà anche quello sul traffico, che prevede un'apertura agli autocarri di 40 tonnellate sull'asse del San Bernardino (strada nazionale A13). Il Governo dei Grigioni, come riferito in Gran Consiglio dal capo del dipartimento competente nel dibattito conseguente l'interpellanza del granconsigliere Zarro (GRP 2/1999-2000, pag. 480), ha sostenuto nei confronti della Confederazione che per motivi di natura edilizia, ma principalmente per la sicurezza, la strada nazionale A13 non è adeguata per un così elevato tonnellaggio.
I sottoscritti manifestano al Governo la propria preoccupazione e ritengono che la strada nazionale A13 nella tratta Thusis-Soazza non offra dal profilo della sicurezza sufficienti garanzie per l'apertura al traffico di veicoli da 40 tonnellate.
Si chiede pertanto al Governo:
Di disporre una perizia sulla tratta A13 Thusis-Soazza che abbia ad elencare con precisione in quali punti vi sono dei rischi elevati per la sicurezza.
Di stendere sulla base di tale perizia un'esatta lista degli interventi urgenti, stabilendo una priorità di intervento.
Di indicare sulla scorta della valutazione peritale se è ipotizzabile (garantendo gli standard minimi di sicurezza) l'apertura della A13 al traffico di veicoli da 40 tonnellate. Se sì, con quali misure urgenti e transitorie?
Se non è ipotizzabile un'apertura al traffico da 40 tonnellate per motivi di sicurezza come intende agire il Governo? A chi dovrebbe essere imputata la responsabilità politica in caso di "incidente maggiore” o catastrofe?

Chur, 29. Mai 2000

Namen: Keller, Schmid (Splügen), Zarro, Augustin, Bär, Barandun, Berther (Sedrun), Biancotti, Brüesch, Butzerin, Cahannes, Casanova (Chur), Casanova (Vignogn), Cathomas, Cavegn, Cavigelli, Christoffel, Crapp, Demarmels, Dermont, Feerspiel, Geisseler, Giovanini, Giuliani, Göpfert, Hartmann, Heinz, Hess, Hübscher, Juon, Kehl, Lardi, Lemm, Loepfe, Luzi, Luzio, Märchy, Marti, Montalta, Noi, Parpan, Patt, Peretti, Plozza, Portner, Quinter, Righetti, Rizzi, Scharplatz, Schmid (Sedrun), Suenderhauf, Suter, Thomann, Tramér, Tremp, Tuor (Disentis/Mustér), Tuor (Trun), Valsecchi, Vetsch, Walther, Wettstein

Session: 30.05.2000
Vorstoss: it Postulat

Risposta del Governo

Il Governo esprime la sua preoccupazione per la sicurezza stradale nei riguardi dell'imminente aumento del limite di peso a 40 tonnellate sulla A 13. Accennando alla situazione particolare (rampe ripide fino all'8 % sul lato nord e sud; semiautostrada senza separazione delle direzioni e a tratti con sole due corsie senza corsia d'emergenza; molte costruzioni artificiali e curve strette; poche possibilità di sorpasso; molti divieti di sorpasso e assenza di corsie di sorpasso; assenza di piazze di sosta per il traffico pesante) e alle difficoltà prevedibili il Governo si è espresso ripetutamente contro un aumento del limite di peso sull'asse del San Bernardino.
Questo non è in contraddizione con il fatto che il Governo si occupa dell'aumento dei pesi totali ammessi sulle strade cantonali e prevede di ammettere sulle strade cantonali di transito più importanti dei limiti di peso più elevati. Da un lato il Governo deve partire dal fatto che il Consiglio federale non libererà l'asse del San Bernardino, quale secondo asse di transito svizzero per ordine d'importanza, dal traffico pesante fino a 40 tonnellate a scapito di altre assi di transito. D'altro canto è importantissimo che con la rinuncia al limite delle 28 tonnellate aumenterà soprattutto il transito del traffico pesante. Inoltre il Governo può emanare in modo indipendente delle restrizioni del traffico (divieto di rimorchio, divieto di transito limitato per motoveicoli pesanti, prescrizioni ulteriori riguardo a permessi speciali, ecc.) sulle strade cantonali, contrariamente a quanto avviene per la strada nazionale A 13.
Di conseguenza sono soprattutto due i fattori che richiedono imperativamente un pacchetto conciso di misure speciali per la A 13: per primo la mancante competenza di poter emanare delle restrizioni di traffico sulla A 13 e in secondo luogo soprattutto l'enorme aumento del traffico pesante, prevedibile dopo la conclusione degli accordi bilaterali e in vista della realizzazione dell'Accordo sui trasporti terrestri, connesso con l'aumento del rischio della sicurezza sull'asse del San Bernardino. Queste misure devono comprendere delle proposte inerenti alla tecnica della circolazione, all'esercizio e in particolare all'architettura e sono da elaborare in modo metodico, valutando gli speciali pericoli. Per questi motivi il Governo aderisce alla richiesta del postulato. Solo tramite una perizia dettagliata, in cui occorre in precedenza fare una previsione dell'aumento del traffico pesante, possono essere formulati dei vincoli scientificamente fondati e, con un catalogo di misure che tenga conto di tutti i settori, pronunciate delle raccomandazioni per l'asse del San Bernardino, al fine di minimizzare i rischi per la sicurezza già noti.
Le possibilità della polizia stradale per aumentare la sicurezza stradale si limitano a delle misure (d'esercizio) riguardanti la tecnica della segnaletica e ad una rafforzata attività di controllo. Con misure concernenti la tecnica della circolazione (demarca-zioni e segnalazioni) si possono combattere i punti principali causa degli incidenti, migliorare il flusso del traffico e influire sul comportamento di guida e in base alla velocità. Per quanto riguarda la complessità della problematica della sicurezza del traffico messa in discussione, queste misure non possono e non devono essere considerate punto per punto, bensì essere oggetto di uno studio globale risp. di una perizia completa in combinazione con altre misure, in particolare di tipo architet-tonico.
Siamo spiacenti che la Confederazione, nonostante le riserve pronunciate ripetutamente da parte del Cantone dei Grigioni, insista sull'apertura dell'asse del San Bernardino agli autocarri di 40 tonnellate.
Riassumendo il Governo si dichiara disposto ad accettare il postulato e a dare in incarico uno studio ai sensi delle argomentazioni che precedono.

Chur, 29. August 2000