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Sessione: 02.10.2000
Come generalmente risaputo, l'Oleodotto, che attraversa il nostro Cantone, è da lun-go tempo fuori servizio. A quanto pare i chiarimenti effettuati riguardo alla possibilità di conferire ad esso un altro scopo di utilizzazione, come ad esempio l'uso quale gas-dotto oppure per l'installazione di un supporto per la trasmissione di dati, non hanno dato frutti. Nel frattempo l'Oleodotto è stato riempito con una sostanza azotata al fine di evitare danni dovuti a corrosione. Purtroppo la chiusura dell'Oleodotto comporta per il Cantone e forse per altre cerchie la mancanza di entrate urgentemente neces-sarie nonché la perdita di posti di lavoro.
Per tale motivo il sottoscritto pone le seguenti domande:
1. Quale è lo stato delle cose relativo all'ulteriore impiego dell'Oleodotto?
2. Quali indennizzi possono richiedere il Cantone e forse altre cerchie in seguito alla precoce chiusura del suddetto Oleodotto?
3. Quali sono le possibilità di un'eventuale riversione?
4. È possibile contare su una riattivazione dell'Oleodotto per una altro scopo di qualsiasi natura?
5. Quali attività prevede il Governo?

Coira, 2 ottobre 2000

Namen: Portner

Session: 02.10.2000
Vorstoss: it SchriftlicheAnfrage


Risposta del Governo

Di fatto, sin dal gennaio 1997 l'attuale condotta dell'Oleodotto del Reno SA (ODR SA) non trasporta più alcun olio da Genova a Ingoldstadt, attraversando il Cantone dei Grigioni. In seguito ad un tentativo fallito di convertire l'Oleodotto per il trasporto di gas naturale, da circa un anno si stanno esaminando altre soluzioni per il manteni-mento e la modifica della funzione degli impianti:
Risposte alle singole domande:
1. L'ODR SA è attualmente in procinto di concludere negoziazioni con interessati provenienti dal settore internazionale della telecomunicazione. A titolo innovati-vo l'impianto dovrà assumere la funzione di supporto di cavi a fibre ottiche per la costruzione di un canale internazionale di comunicazione tra la Germania e l'Italia.
2. L'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di una condotta risalente al 1961 non prevede alcun obbligo di indennizzo da parte dell'ODR SA in caso di chiusura precoce dell'impresa. Il risarcimento danni potrà eventualmente essere chiesto se, smantellando l'impianto, dovessero essere lesi diritti privati o pubblici.
3. La licenza vigente non contiene alcuna normativa su un'eventuale riversione. In caso di revoca o scadenza l'autorizzazione prevede soltanto il ripristino dello stato originario. Il Cantone non può essere interessato all'eliminazione della condotta attuale. Per motivi di economia pubblica e di politica regionale la pre-vista modifica dell'utilizzazione risulta appropriata e auspicabile. Si raccomanda ai proprietari gravati da servitù di convenire, al momento della conversione del-l'accordo finora vigente, una regolamentazione che sia il risultato di un'intesa fra le parti.
4. Se le trattative in corso tra l'ODR SA e gli interessati internazionali nonché la conversione dell'autorizzazione vigente avranno successo, nulla si opporrà alla riattivazione degli impianti in funzione di supporto per la trasmissione di dati.
5. Sin dalla notifica delle intenzioni di cambiamento d'uso da parte dell'ODR SA, il Governo offre il suo sostegno mediante intermediazione e coordinamento delle procedure, poiché è convinto che, dal punto di vista economico, la chiusura risp. l'eliminazione degli impianti non sarebbe ragionevole. Attualmente sono in corso diversi chiarimenti interni al Cantone e sul piano federale per portare il progetto al successo. Il Governo prende infine in considerazione la possibilità di vendere all'ODR SA il pacchetto azionario del Cantone.

Coira, 2 ottobre 2000