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Sessione: 02.10.2000
A causa dei recenti atti di violenza commessi all'estero nei confronti di stranieri e di diversi eventi riscontrati in Svizzera, si è ripresa anche da noi la discussione relativa ai gruppi di estrema destra. Sia la Confederazione, sia diversi Cantoni cercano soluzioni per la lotta contro l'estrema destra. In collaborazione con i Cantoni e i comuni, il Consiglio federale è disposto a far fronte ai propri impegni e sfruttare il margine di manovra.
Secondo la Polizia federale dal 1995 il numero di skin-heads aumenta costantemente. Nonostante una zona grigia da non sopravalutare, attualmente circa 700 persone fanno parte di questo ambiente. Nel vicino Cantone di San Gallo hanno avuto luogo risse di massa tra skin-heads e africani. Anche a Coira sono sporadicamente apparsi skin-heads alle feste della Città, ma anche i Comuni di Maienfeld e Landquart non sono rimasti risparmiati da simili attività.
Sulla base dei recenti avvenimenti e sviluppi nonché riconoscendo l'espansione delle tendenze d'estrema destra, le firmatarie e i firmatari dell'interpellanza pongono al Governo le seguenti domande:
1. Come valuta il Governo la situazione relativa all'estrema destra nel nostro Cantone?
2. Quali possibilità e mezzi legali sono a disposizione della polizia nel contesto della violenza, dello scandire slogan radicali ed emblemi fascisti?
3. A livello cantonale sussistono lacune legislative e, in caso affermativo, come intende colmarle il Governo?
4. Quali misure di prevenzione intende introdurre il competente Consigliere di Stato presso le scuole e i giovani nel Cantone dei Grigioni?
5. Nell'ottica del Governo è data la possibilità di designare una persona specializzata nel nostro Cantone, alla quale si possano rivolgere le scuole, i genitori e gli interessati per la prevenzione e la consulenza?
6. Il Governo può immaginarsi una collaborazione interdisciplinare tra i Cantoni e, in caso affermativo, in quale forma?

Coira, 2 ottobre 2000

Namen: Bucher, Frigg, Locher, Jäger, Looser, Meyer, Noi, Pfenninger, Pfiffner, Schmutz, Schütz, Trepp, Zindel

Session: 02.10.2000
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

1. Le tendenze di estrema destra costituiscono un problema che non va minimizzato o preso alla leggera. Nei Grigioni non esiste pertanto una vera e propria scena di estrema destra. È tuttavia esatto che anche nei Grigioni vi sono persone che simpatizzano con i gruppi di estrema destra senza però farsi riconoscere come tali. Per le autorità cantonali di polizia ciò significa tenere d'occhio, assieme alle autorità federali, questi ambienti.
2. I reati di cui all'art. 261bis CP premettono un riferimento pubblico diretto. Le manifestazioni private della scena e delle associazioni di estrema destra che perseguono questi obiettivi non sono vietate. Non è nemmeno punibile portare simboli ed emblemi nonché eseguire gesti ed espressioni di saluto, per quanto non siano destinati a terzi.
Finora nel Cantone dei Grigioni non sono stati effettuati atti da parte di gruppi di estrema destra che avrebbero dovuto essere perseguiti dall'art. 261bis CP, eccetto una singola persona contro la quale è in corso un'inchiesta penale sulla quale i media hanno già riferito.
3. Fin quando non si verificano atti punibili lo scoprimento di strutture organizzate nel contesto dell'estrema destra risulta difficile. Misure preventive possono essere adottate soltanto in base alla legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna (LMSI). Sarebbe pertanto inappropriato creare disposizioni cantonali sulla salvaguardia preventiva dello Stato, poiché si tratta di un problema che concerne tutti i Cantoni e la Confederazione dovrebbe quindi assumersi la direzione. Quest'ultima ha già introdotto delle rispettive misure. Nell'ambito dei lavori relativi alla legge sulla polizia si può inoltre verificare se sussiste un bisogno legislativo a livello cantonale.
4. Il Dipartimento competente ha trattato questa tematica, negli anni 1998 e 1999 e indicato approcci di soluzione con le “Proposte per affrontare comportamenti insoliti nella scuola e nella scuola dell'infanzia” dell'ottobre 1999. Le proposte sono state rilasciate al corpo insegnante dagli ispettorati scolastici e perseguono lo scopo a titolo di prevenzione, di bloccare per tempo comportamenti insoliti nelle scuole. Le autorità scolastiche locali e regionali sono state informate in merito a questa documentazione di lavoro.
5. Il Governo ritiene poco proficuo impiegare un singolo specialista per il settore della prevenzione. Sarebbe più efficace utilizzare i canali relativi ai consulenti del DECPA in particolare quelli delle ispezioni scolastiche e delle scuole dell'infanzia, i consulenti per la scuola e l'educazione del Servizio psicologico scolastico dei Grigioni e il perfezionamento professionale delle/degli insegnanti. Per quanto concerne l'ultimo settore, negli scorsi anni sono stati stabiliti stretti contatti con il Pestalozzianum di Zurigo. Diverse persone specializzate in questo campo si sono dichiarate disposte alla collaborazione. Attualmente si sta lavorando a questa tematica in vista di diverse manifestazioni di perfezionamento.
6. Per quanto concerne le competenze della polizia, il lavoro interdisciplinare tra i diversi Cantoni è istituzionalizzato dalla Polizia federale. Per il settore scolastico sarebbero eventualmente disponibili le istituzioni della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione CDPE-Est e CDPE. Esiste una collaborazione tra i Cantoni anche tramite gli ispettorati scolastici e i Servizi psicologico-scolastici. Anche i corsi svizzeri di aggiornamento per le/gli insegnanti costituiscono un ulteriore organo che funge a livello svizzero da coordinatore e formatore di opinioni.

Coira, 2 ottobre 2000