Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 28.11.2000
Il 14 e 15 ottobre 2000 un'intemperia ha praticamente devastato l'intero Cantone del Vallese, gran parte del Ticino e singole regioni del Cantone di Berna. Sono stati particolarmente colpiti il Vallese e - come tutti sanno - il paese di Gondo e la sua popolazione. Parecchie persone hanno perso la vita o sono disperse, migliaia hanno dovuto lasciare quanto possiedono ed essere evacuate, numerosissime case, strade e altre infrastrutture come pure colture sono state distrutte risp. fortemente danneggiate. Stando alle prime informazioni, l'effettivo danno economico si aggirerebbe a 1 miliardo di franchi.
La disastrosa forza dell'acqua e delle colate di fango hanno dimostrato con tutta chiarezza le devastanti ripercussioni di questi eventi naturali sull'area insediata. Tali catastrofi possono manifestarsi non soltanto a causa di eventi estremi di carattere idrologico/meteorologico bensì anche a seguito di avvenimenti geologici e biologici.
Nel Cantone dei Grigioni le catastrofi naturali come le piene, le valanghe, le colate di detriti, le frane di crollo, le cadute di sassi e i franamenti costituiscono un potenziale di pericolo naturale da non sottovalutare. I più recenti avvenimenti nella Val Poschiavo lo hanno, ancora una volta, dimostrato chiaramente.
Nel contesto dell'intera portata delle più recenti catastrofi verificatesi nel Vallese, le firmatarie/i firmatari dell'interpellanza chiedono al Governo di rispondere alle seguenti domande:
1. La catastrofe naturale del Canton Vallese può ripetersi nei Grigioni?
2. Nel Cantone dei Grigioni esiste una gestione attiva del rischio riguardo ai pericoli naturali? Chi se ne occupa risp. chi è il responsabile?
3. Le cartografie dei pericoli risp. la raccolta dati (nell'area insediata e fuori di essa) sono attualizzati?
4. A che punto è la realizzazione delle misure di protezione in caso di valanghe e colate di detriti?
5. Quale necessità d'investimento si delinea in merito per il futuro?

Coira, 28 novembre 2000

Namen: Quinter, Luzi, Barandun, Arquint, Battaglia, Berther (Disentis/Mustér), Berther (Sedrun), Bisculm, Brüesch, Büsser, Capaul, Carisch, Casanova (Vignogn), Cathomas, Catrina, Cattaneo, Cavegn, Caviezel, Christ, Christoffel, Conrad, Crapp, Dalbert, Demarmels, Dermont, Donatsch, Farrér, Federspiel, Feltscher, Giovannini, Giuliani, Göpfert, Gross, Hardegger, Hübscher, Jenny, Joos, Juon, Kehl, Koch, Loepfe, Luzio, Maissen, Märchy, Marti, Möhr, Montalta, Noi, Parolini, Parpan, Pedrini, Portner, Quinter, Ratti, Sax, Scharplatz, Schmid (Sedrun), Schmid (Splügen), Schmid (Vals), Schütz, Stiffler, Thomann, Tremp, Tuor (Disentis/Mustér), Tuor (Trun), Walther, Wettstein, Zanolari, Zinsli

Session: 28.11.2000
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

1. Se delle precipitazioni così intense verrebbero accompagnate da temperature molto alte, un tale evento dannoso di grandi dimensioni sarebbe immaginabile anche nel Cantone dei Grigioni. Le condizioni nei cantoni di montagna del Vallese e dei Grigioni sono, in linea di massima, paragonabili per quanto concerne il potenziale di pericolo. Vanno pertanto differenziate le ripercussioni dei diversi processi di pericolo. Grazie alle differenti direzioni di deflusso delle acque, alla marcata configurazione topografica e al rapido scorrimento dei corsi d'acqua, nei Grigioni sono pertanto impensabili pericoli naturali devastanti l'intero territorio cantonale.
2. La gestione del rischio a lungo termine presuppone un insediamento conforme alle zone di pericolo. L'abbandono delle zone di pericolo viene realizzato da anni e in modo conseguente. Nel dicembre del 1998 il Governo ha inoltre approvato un nuovo concetto per una delimitazione più precisa delle zone di pericolo. La realizzazione di un tale concetto sui pericoli si svolge oggi sotto la direzione dell'Ufficio forestale ad opera delle commissioni dei pericoli naturali e in stretta collaborazione con l'Ufficio tecnico (servizio specializzato dei corsi d'acqua) e con l'Ufficio di pianificazione. Una gestione complessiva del rischio e dei pericoli sarà in futuro garantita dal servizio pericoli naturali, creato presso l'Ufficio forestale.
Il superamento finanziario dei danni viene garantito dall'Assicurazione fabbricati del Cantone nella misura di 1 miliardo di franchi. In caso di danni ai fondi di privati, la Cassa per i danni di natura si assume assieme al Fondo per i danni causati dagli elementi naturali fino al 90 % dei costi. Non rimangono pertanto assicurati i danni alle infrastrutture degli enti pubblici.
3. Tutti i comuni hanno delimitato le zone di pericolo nell'ambito delle loro pianificazioni locali. Queste costituiscono parte integrante dei piani delle zone entrate in vigore. L'ordinanza sulle zone di pericolo comprendeva finora nei Grigioni piuttosto le valanghe. Con la messa in atto del nuovo concetto sulla valutazione dei pericoli naturali, adesso vengono anche ampiamente compresi e valutati gli altri pericoli naturali all'interno e fuori dalla zona insediata. In questo contesto nel 2000 sono stati fissati, presso 70 comuni, criteri di valutazione standardizzati. Si tratta di aree insediate, spazi di sviluppo e percorsi destinati al traffico. Si è altresì dato avvio alla gestione del catasto degli eventi. Sono inoltre disponibili registrazioni individuali degli eventi naturali occorsi.
4. Numerose misure di protezione contro valanghe e colate detritiche sono già state realizzate nei decenni passati con un grande dispendio finanziario sia nelle zone insediate sia fuori da queste. Altre misure di protezione a seguito dei nuovi eventi occorsi nel 1999/2000 sono in fase di pianificazione o di realizzazione. Ciononostante, sulla lunga rete stradale del Cantone rimangono un gran numero di tratti problematici e temporaneamente molto esposti al rischio.
5. La necessità d'investimento media per protezioni forestali dovrebbe rimanere invariata anche in futuro. Si vengono quindi a creare spese di costruzione pari a circa 14 mio. di franchi all'anno. Alla luce dei risultati emersi dalla pianificazione delle zone di pericolo, per le opere di protezione contro gli eventi come colate detritiche e piene non si può più fare a meno di aumentare i sussidi attualmente modesti di 1 2 mio. di franchi. Il bisogno complessivo d'investimento per le misure di protezione contro i pericoli naturali relativo alla costruzione delle strade non è pertanto quantificabile. Tale bisogno si aggira comunque su alcuni 100 mio. di franchi. Questo dato di fatto costringe il Governo a stabilire le priorità nella realizzazione di simili progetti.

Coira, 28 novembre 2000