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Sessione: 29.11.2000
Con i nuovi indirizzi della politica regionale della Confederazione nel 1995 si ha un maggior orientamento dello strumentario verso il rafforzamento della capacità concorrenziale delle regioni e la promozione di potenziali regionali e un abbandono della sola ridistribuzione. Contemporaneamente le regioni sono state esortate a rielaborare i loro concetti di sviluppo e ad adeguarli alle nuove sfide e ai nuovi ideali. Con queste due misure ci si prefigge di promuovere e rafforzare lo sviluppo sostenibile nella regione di montagna.
Sulla base dello sviluppo odierno si delineano tuttavia per parti del territorio rurale e in modo particolare delle regioni di montagna minacciose tendenze. E' avvertibile una centralizzazione molto forte nel settore privato e pubblico, da cui risulta un considerevole smantellamento dei posti di lavoro. Si tratta al riguardo di trasferire i centri di competenza delle imprese negli agglomerati dell'Altopiano o all'estero e dello smantellamento di posti di lavoro presso la Confederazione, la Posta e la Swisscom, come pure della centralizzazione delle strutture in seguito a misure di risparmio. Questi sviluppi contengono una minacciosa riduzione dell'approvvigionamento di base e sono in contraddizione con gli obiettivi superiori della politica in materia di pianificazione del territorio. Sembra che la Confederazione voglia prendere commiato dalla politica delle regioni di montagna e dalla politica regionale, quantunque essa abbia nei confronti della stessa un chiaro mandato (art. 50 Cost). Non si sa neppure come la trasposizione in pratica degli Accordi bilaterali, il previsto nuovo conguaglio finanziario e i risultati della prossimo “round OMC” si ripercuoteranno sulla politica regionale.
Timori e preoccupazioni in questo senso della popolazione interessata devono essere presi sul serio. Lo spazio rurale adempie ai svariati compiti ed ha un grande valore per l'identità del Cantone dei Grigioni.
A tale proposito intendiamo porre al Governo le seguenti domande:
1. Come giudica il Governo questa tendenza riguardo alle sue ripercussioni a media e lunga scadenza sullo spazio rurale segnatamente sulle regioni di montagna e su quelle periferiche?
2. Il Governo condivide l'opinione, secondo cui la Confederazione deve avere una grande responsabilità ed esso è disposto ad ammonirla al riguardo con più insistenza?
3. Il Governo è dell'avviso che la futura politica regionale debba contribuire all'equilibrio degli svantaggi naturali dell'ubicazione e ad evitare le differenze regionali nello sviluppo economico?
4. Esso è disposto a prestare particolare attenzione all'esigenza di uno sviluppo sostenibile dello spazio rurale nell'elaborazione del piano direttore cantonale 2000?
5. Quali passi concreti possono essere intrapresi sul piano cantonale, al fine di garantire anche in avvenire un approvvigionamento di base sull'intero territorio cantonale?

Coira, 29 novembre 2000

Namen: Patt, Cathomas, Roffler, Barandun, Battaglia, Berther (Sedrun), Biancotti, Bischoff, Brüesch, Büsser, Butzerin, Carisch, Casanova (Vignogn), Catrina, Cattaneo, Cavegn, Christ, Christoffel, Crapp, Dalbert, Giovannini, Giuliani Göpfert, Gross, Hardegger, Heinz, Hess, Hübscher, Jeker, Jenny, Joos, Kessler, Koch, Lardi, Lemm, Loepfe, Luzi, Luzio, Maissen, Märchy, Marti, Montalta, Parolini, Patt, Pedrini, Quinter, Ratti, Righetti, Robustelli, Roffler, Sax, Schmid (Sedrun), Stiffler, Thöny, Tremp, Tuor (Disentis/Mustér), Tuor (Trun), Valsecchi, Vetsch, Wettstein, Zanolari, Zarro, Zegg

Session: 29.11.2000
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

1. Il nuovo orientamento della politica regionale della Confederazione, le tendenze alla centralizzazione per le imprese pubbliche e private nonché la liberalizzazione d'importanti settori sono abbinati a grandi sfide e a problemi per le regioni di montagna e per quelle periferiche e quindi per i Grigioni. La Confederazione è intenzionata ad ingaggiarsi meno nella politica regionale dei piccoli spazi e affidare ai cantoni maggiore responsabilità. Al fine di poter sostenere con successo questa situazione, dobbiamo sfruttare in modo ottimale le nostre forze e compensare i nostri svantaggi a seconda delle possibilità anche con l'aiuto della Confederazione.
2. Il Governo condivide l'opinione che la Confederazione deve assumersi una grande responsabilità nella politica regionale. Esso è perciò disposto anche in avvenire ad intervenire presso di essa, ammonendola ad adempire agli obblighi che risultano da questa responsabilità. Si tratta di curare con insistenza i nostri interessi in collaborazione con gli altri cantoni di montagna e con il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB). Le prestazioni fornite dal nostro Cantone nell'interesse di tutto il Paese, ossia messa a disposizione di spazi di riposo e di svago, collegamenti per i trasporti, approvvigionamento energetico ecc., devono essere tenute in debita considerazione.
Dalla Confederazione ci attendiamo la messa a disposizione di adeguanti strumenti di politica regionale e dei mezzi finanziari necessari per il loro impiego. Con questi e con misure complementari del Cantone viene creata pertanto soltanto la base per una politica regionale di successo. Determinante è infine il fatto che nelle regioni vengano sviluppati e realizzati iniziative e progetti. Solo in questo modo la politica regionale è in grado di raggiungere i suoi obiettivi.
3. La Confederazione è intenzionata ad orientare la politica regionale maggiormente sul rafforzamento della capacità concorrenziale attraverso lo sfruttamento dei potenziali esistenti. I relativi strumenti devono tener conto delle esigenze specifiche delle regioni periferiche e di quelle di montagna. Per ridurre le disparità dovrà essere utilizzato in futuro soprattutto il nuovo conguaglio finanziario tra la Confederazione ed i cantoni. Fino a quando quest'ultimo sarà operativo in maniera soddisfacente, gli strumenti della politica regionale dovranno continuare a servire a ridurre le disparità. Al fine di mitigare le ripercussioni della ristrutturazione della Swisscom, della Posta e delle FFS, il Consiglio federale ha sottoposto al Parlamento un pacchetto di misure di sostegno a favore delle regioni particolarmente colpite, di cui fanno parte anche i Grigioni. Nel gruppo di lavoro istituito ed incaricato di preparare ed accompagnare l'impiego di dette misure, è rappresentato anche il nostro Cantone.
4. Con il piano direttore cantonale viene creata una base per lo sviluppo ordinato del Cantone e per uno sfruttamento a lungo termine coronato da successo dei nostri potenziali. Visto che parti essenziali si trovano in zone rurali, va da sé che le esigenze di queste zone devono essere tenute in debita considerazione.
Nell'imminente consultazione sul piano direttore alle regioni si offre l'oppor-tunità di far valere i loro interessi. Al riguardo esse possono appoggiarsi ai loro concetti regionali di sviluppo, con i quali il piano direttore deve essere coordinato. Esse possono pure far si che il piano direttore si limiti a contenuti essenziali e che rinunci a regolamentazioni troppo dettagliate.
5. La Confederazione è intenzionata a garantire l'approvvigionamento di base in tutte le parti del Paese, affinché esso non agisca da freno dello sviluppo regionale. Il Governo s'impegnerà affinché la definizione dell'approvvigiona-mento di base corrisponda alle nostre esigenze. La migliore possibilità di garantire tale approvvigionamento di base anche in considerazione delle condizioni di concorrenza, consiste nel rafforzare il luogo dove si vive e l'ubicazione economica. Con il modello economico, con la creazione del marketing locale e il marchio dei Grigioni il Cantone dimostra di essere pronto ad impegnarsi maggiormente in questo settore. Oltre a ciò i comuni e le regioni sono chiamati maggiormente rispetto ad oggi a prestare la necessaria attenzione nella loro sfera di competenza al rafforzamento dell'economia.

Coira, 29 novembre 2000