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Sessione: 29.01.2001
concernente il rapporto sul futuro del „WEF“ di Davos

Negli ultimi anni il Wold Economic Forum (WEF) di Davos ha visto aumentare sensibilmente la sua importanza e destato crescente attenzione nei media e nell'opinione pubblica. Quest'anno, al centro delle discussioni ci sono state soprattutto le imponenti misure di sicurezza adottate nonché gli eventi che hanno preceduto e accompagnato questa manifestazione.

Il dispositivo di sicurezza messo a punto quest'anno dalla polizia e dal Governo per lo svolgimento del WEF ha avuto ampie ripercussioni, che sono andate ben oltre la regione di Davos. Sono state interessate in modo massiccio l'area settentrionale e centrale dei Grigioni.

Circa lo svolgimento sensato e accettabile di questo evento si pongono diverse domande e noi crediamo che sia emersa chiaramente l'esigenza di discutere, sotto forma di una sorta d'inventariazione, il futuro del WEF in un quadro più ampio.

Invitiamo quindi il Governo a sottoporre al Gran Consiglio un rapporto sui prossimi sviluppi e sullo svolgimento futuro del WEF. In questo documento devono essere affrontati in particolare i seguenti aspetti:

- Libertà di movimento e di circolazione degli ospiti e dei residenti durante il WEF
- Riconoscimento e tutela dei diritti democratici fondamentali e relativi adeguamenti del dispositivo di sicurezza
- Promozione del dialogo tra le ONG e il WEF
- Situazione giuridica per quanto concerne l'impegno della Ferrovia retica a effettuare trasporti (violazione delle concessioni ferroviarie) e rispetto alla chiusura di strade
- Proporzionalità dei controlli personali e della registrazione a fini investigativi di dati di cittadini incensurati
- Comportamento consono e riservato delle forze di polizia
- Miglioramenti nelle pubbliche relazioni e nel lavoro dei media
- Situazione giuridica rispetto a richieste quali „l'impiego di liquami“ presentate dai contadini o rispetto alla minaccia di sanzioni nella scuola professionale
- Gli attuali e futuri oneri finanziari che deve sopportare l'ente pubblico sotto forma di spesa complessiva (compreso l'impegno di forze di polizia durante l'anno e i costi aggiuntivi o le mancate entrate che ne derivano)
- Ripercussioni economiche dovute alla sospensione dei servizi della Ferrovia retica e di imprese private
- Cura dell'immagine o perdita di immagine per i Grigioni
- Svolgimento indisturbato di altre manifestazioni a Davos durante il WEF.

Inoltre le firmatarie ed i firmatari prendono le distanze da ogni forma di ricorso alla violenza.

Coira, 29 gennaio 2001

Namen: Pfenninger, Trepp, Arquint, Bucher, Frigg, Jäger, Locher, Looser, Meyer, Noi, Pfiffner, Schmutz, Schütz, Zindel

Session: 29.01.2001
Vorstoss: it Postulat

Risposta del Governo


Il World Ecomomic Forum (WEF) si svolge da 30 anni a Davos. Questa manifestazione è unica nel suo genere. Essa offre a molti personaggi di spicco a livello mondiale una piattaforma per discutere questioni di attualità politica, economica e culturale. Non di rado i dibattiti ed i contatti di Davos hanno avuto effetti che sono durati nel tempo. Ogni anno a fine gennaio Davos, i Grigioni e la Svizzera sono al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica mondiale.

Il Governo si è sempre dichiarato a favore, sostenendolo attivamente, dello svolgimento del WEF a Davos. L'Esecutivo cantonale si è sempre mantenuto in stretto contatto con l'organizzatore, la Landschaft Davos e con la Confederazione. Atteggiamenti critici nei confronti di questa manifestazione e delle esigenze tematizzate durante lo svolgimento hanno fatto sì, soprattutto nei due anni passati, che oltre ai contenuti un numero sempre maggiore di questioni relative alla cerchia degli interessati e alla sicurezza si sono poste al centro dell'interesse pubblico. L'anno scorso la situazione è degenerata a Davos in violente manifestazioni da parte di dimostranti. Al fine di evitare manifestazioni del genere, quest'anno è stato potenziato il dispositivo di sicurezza della polizia e la località di Davos è stata parzialmente sbarrata in data 27 gennaio 2001 proprio per timore di violente dimostrazioni. La relativa tattica ha causato disagi al traffico turistico nei Grigioni. La sera del 27 gennaio si sono inoltre verificati gravi eccessi di violenza a Zurigo. In seguito, nella discussione pubblica hanno dominato le questioni della sicurezza pubblica, del rispetto dei diritti fondamentali, dell'effettuabilità della manifestazione a Davos e dell'eventuale coinvolgimento di forze critiche.

In data 29 gennaio 2001 il Governo si è schierato, nell'ambito di in una comunicazione pubblica, a sostegno del dispositivo delle forze di sicurezza. Secondo l'Esecutivo le forze di sicurezza hanno adempiuto il proprio mandato di garantire la sicurezza dei partecipanti al WEF, della popolazione e degli ospiti di Davos. Il Governo ha presso atto con rammarico del fatto che altrove si sono verificati disagi e danni, in modo particolare a Zurigo. Contemporaneamente esso ha prospettato un'analisi approfondita della situazione del WEF e di tutto quanto ruota attorno a questa manifestazione e una rapida evasione delle questioni centrali. Al riguardo esso ha previsto di coinvolgere tutte le forze influenti all'atto di dar forma al futuro del WEF. Infine il Governo ha espresso il parere che lo svolgimento del WEF dovrà continuare ad essere possibile a Davos.

Il 6 febbraio 2001 il Governo ha istituito una Commissione che sarà competente per l'elaborazione di tutte le questioni relative al World Economic Forum. Tale Commissione analizza la situazione del WEF e sottopone al Governo delle proposte per garantirne l'ulteriore svolgimento. Tutti i contatti con l'organizzatore della manifestazione, le autorità comunali e federali, le autorità di altri cantoni e degli ambienti che assumono un atteggiamento critico nel confronti del WEF, verranno coordinati dalla menzionata Commissione. Il Governo è disposto, nel quadro dell'analisi del WEF 2001 già avviata, ad allestire un rapporto sullo sviluppo e svolgimento futuri di questo Forum; il rapporto dovrebbe essere presentato alla fine della prossima estate.

Il Governo è disposto ad accogliere il postulato ai sensi di quanto esposto.

27 febbraio 2001