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Sessione: 30.01.2001
Con il titolo di “Analisi completa dei rischi Svizzera” la Confederazione ha cercato di chiarire, meditante metodi scientifici e coinvolgendo da oltre dieci anni tutti i dipartimenti ed alcuni cantoni, dove la sicurezza in Svizzera è effettivamente minacciata e dove non lo è. L'obiettivo dell'“Analisi dei rischi in Svizzera” è quello di potenziare l'efficacia e l'effettività della politica di sicurezza, impiegando in modo mirato gli scarsi mezzi a disposizione della prevenzione, della protezione e della gestione dei danni laddove il potenziale di pericolo è il più alto.

Stupisce che alla vigilia delle votazioni sull'iniziativa ridistributiva si è venuti a sapere che l'allora capo del DDPS, Consigliere federale Ogi, non voleva rendere pubblico il più recente studio relativo a quest'analisi, il “Profilo di rischio in Svizzera”, poiché svelava i palesi punti deboli della politica in materia di sicurezza. L'analisi è altresì confluita nel rapporto 2000 relativo alla politica della sicurezza non ha però avuto gli effetti auspicati dai militari. Già la Commissione Brunner constatava: la Svizzera è preparata in modo efficace ai pericoli più impensabili, per contro in misura insufficiente agli effettivi pericoli di oggi e domani.

Nel rapporto concernente il Programma di Governo 2001-2004, è stata data la priorità al punto 10 a pagina 33 “Ottimizzazione delle strutture, riduzione degli iter decisionali, sfruttamento di sinergie negli ambiti della protezione civile e dell'aiuto in caso di catastrofi, sanità e vigili del fuoco” ed è stato istituito un gruppo di lavoro.

In questo contesto sorgono diverse domande:

1. Da quali persone è composto il rispettivo gruppo di lavoro? In esso sono rappresentate anche le donne?
2. La sua composizione offre anche garanzia
a) di un'analisi dei pericoli razionale e un massiccio incremento dell'efficienza e dell'effettività, in particolare nel settore della prevenzione e dell'informazione della popolazione per quanto concerne gli effettivi potenziali di pericolo esistenti e le sue cause?
b) affinché siano considerati gli interessi di tutti gli strati della popolazione?
c) affinché possano essere intraprese le necessarie riforme strutturali indipendentemente dai propri interessi?
3. I membri di questo gruppo di lavoro sono a conoscenza del rapporto “Profilo di rischio in Svizzera”? (consultare www.umverteilen.ch). Se ciò non fosse il caso, tale rapporto sarà messo a loro disposizione?
4. Il Governo è disposto ad accettare l'analisi “Profilo di rischio in Svizzera” come una delle basi di lavoro e a tener conto delle rispettive conclusioni anche nell'assegnazione dei mezzi finanziari?
5. Entro quando il Governo otterrà le proposte del gruppo di lavoro? Quando e come il Gran Consiglio ne sarà messo al corrente?

Coira, 30 gennaio 2001

Namen: Trepp, Meyer, Arquint, Augustin, Frigg, Locher, Looser, Marti, Michel, Noi, Pfenninger, Pfiffner, Schmutz, Schütz, Zindel

Session: 30.01.2001
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

Il menzionato rapporto della Confederazione relativo al profilo di rischio della Svizzera è disponibile soltanto sotto forma di bozza. Questo rapporto costituisce una base di progettazione e s'indirizza in prima linea ai servizi dell'Amministrazione federale che si occupano delle misure di politica di sicurezza. A tempo debito dovrà servire anche ai Cantoni quale base per i compiti nell'ambito della politica di sicurezza e della protezione della popolazione.

Nel “Programma di Governo 2001 2004” è stato inserito come uno degli obiettivi il progetto “Ottimizzazione delle strutture, riduzione degli iter decisionali, utilizzazione delle sinergie nei settori della protezione civile e dell'aiuto in caso di catastrofi, sanità e vigili del fuoco” non da ultimo al fine di garantire un coordinamento dei progetti “Esercito XXI” e “Protezione della popolazione” della Confederazione. Le linee direttive e le basi legali per questi due progetti non sono pertanto ancora approvate dal Consiglio federale. Non appena saranno disponibili le nuove leggi federali che comprendono i compiti e le competenze dei Cantoni, si potrà dare l'avvio alla trasposizione in pratica all'interno dei Cantoni.

Ciononostante il Cantone dei Grigioni ha già intrapreso primi passi in questo contesto. Con la revisione parziale della legge sull'aiuto in caso di catastrofi sono stati soppressi i tre stati maggiori di direzione ragionale. In questo modo possono essere ridotte, in misura determinante, gli iter decisionali per misure e prestazioni d'aiuto.

Il Governo risponde alle domande come segue:

1. Il gruppo di lavoro è composto dei segretari del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste e del Dipartimento delle finanze e militare (presidenza) nonché del Comandante della Polizia cantonale, del Direttore dell'Istituto assicurazioni fabbricati, dell'Ispettore dei vigili del fuoco, del medico cantonale, del capo


dell'Ufficio della protezione civile e dell'aiuto in caso di catastrofi, del Comandante di circondario (membri) nonché di un collaboratore dello Stato maggiore dell'Ufficio della protezione civile e dell'aiuto in caso di catastrofi (protocollista). Nel gruppo di lavoro non sono rappresentate le donne, poiché nessuno dei servizi consultati è gestito da una donna.

2. Il mandato del gruppo di lavoro risulta dal punto 10 del “Programma del Governo 2001 2004” menzionato dalle firmatarie e dai firmatari dell'interpellanza. Si tratta di ottimizzare le strutture, di ridurre gli iter decisionali e di sfruttare le sinergie tra i partner. Il gruppo di lavoro non aveva pertanto l'incarico di eseguire un'ulteriore analisi dei rischi o di presentare delle proposte nell'ambito della prevenzione. L'analisi dei rischi e la prevenzione costituiscono da tanti anni un incarico permanente dei singoli partner responsabili della protezione della popolazione (polizia, vigili del fuoco, servizio sanitario, protezione civile). È ovvio che così facendo si tiene conto degli interessi di tutti gli strati della popolazione.

Possibili riforme strutturali sono analizzate e valutate oggettivamente, indipendentemente dai propri interessi. Vanno affrontate le riforme che si rendono necessarie a livello cantonale non appena si disporrà delle basi legali emanate dalla Confederazione.

3. Il gruppo di lavoro ha preso atto della bozza del rapporto “Profilo di rischio in Svizzera”. Siccome non è ancora stata licenziata in modo vincolante, ha semplicemente carattere provvisorio.

4. Non appena si disporrà dell'analisi definitiva “Profilo di rischio in Svizzera”, il Governo esaminerà il rapporto e le relative conclusioni includendoli nelle sue considerazioni.

5. Il Governo ha già preso atto del rapporto del gruppo di lavoro “Protezione della popolazione”. Partendo da questo rapporto, al gruppo di lavoro sono stati impartiti ulteriori incarichi che devono essere svolti nell'anno in corso. Siccome all'inter-no del Cantone i lavori devono tuttavia essere coordinati con quelli relativi ai progetti della Confederazione, non è possibile per il momento comunicare in via definitiva quando sarà possibile informare il Gran Consiglio.

20 febbraio 2001