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Sessione: 30.01.2001

Negli ultimi anni il mercato delle telecomunicazioni è cambiato radicalmente sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista strutturale. Con la privatizzazione della Swisscom sono stati incrementati anche i "vettori" già esistenti, ossia l'infrastruttura sotto forma di linee telefoniche ecc. Su questo mercato sono comparsi diversi fornitori della telefonia, che comunque operano solo laddove ci sono sufficienti acquirenti o utenti.
Ci si deve attendere quindi che per il Cantone dei Grigioni, con le sue numerosissime valli, ci siano pochi o nessun offerente ed interessato a costruire l'infrastruttura di base - quella che molti chiamano l'autostrada dei dati - e a metterla a disposizione dei diversi fornitori della telefonia, riuscendo a finanziare questa operazione attraverso il mercato.

Il Governo del Cantone dei Grigioni è consapevole di questo. Nel programma di Governo 2001 - 2004, nel VIII capitolo dedicato alle questioni politiche, alla cifra 42, "Promozione di nuove tecnologie per le comunicazioni e l'informazione", afferma che si tratta di "creare l'allacciamento alla superstrada delle telecomunicazioni". Nel programma annuale 2001 si passa alla realizzazione in concreto della cifra 42, attraverso la valutazione dell'opportunità e dell'urgenza della strategia di promozione in questo settore.

È assolutamente fuori discussione il fatto che, in un Cantone dalle caratteristiche geografiche così speciali come i Grigioni, la creazione dell'infrastruttura per la trasmissione dei dati non può essere lasciata esclusivamente al mercato, anche se di per sé funziona. Nel momento in cui non è possibile affidarsi solo alle forze del mercato, lo Stato risp. il Cantone deve intervenire con un'azione di fiancheggiamento per assicurare alla sua economia le stesse opportunità di cui godono le aziende e le economie domestiche con sede nella Svizzera tedesca. Lo stesso dicasi per i fornitori di servizi quali radio e televisione, ai quali il nostro Cantone deve andare incontro vista la speciale topografia in cui si trovano ad operare. Diversamente, corriamo il rischio che questi mass media non abbiano una diffusione sufficiente nel nostro cantone.

L'economia e la popolazione del nostro Cantone deve poter avvalersi della tecnica moderna per quanto concerne le telecomunicazioni. Con la Tele Rätia AG e la sua affiliata, la Net Com Graubünden AG, il Cantone può contare già su due aziende che cercano di fornire l'infrastruttura di base. Tuttavia, da sole non sono in grado di risolvere il problema di fondo. Se e come il Cantone intende affiancare le due società nei loro sforzi, rimane una questione aperta.
La domanda di fondo, tuttavia, riguarda quali mezzi direttamente - o indirettamente, attraverso sovvenzioni federali - il Cantone può e intende mettere a disposizione del mercato e come immagina l'investimento e la gestione dell'infrastruttura di base nella telecomunicazione per i Grigioni. Al riguardo anche il Gran Consiglio è chiamato ad esprimere una posizione chiara.

Per questo non basta semplicemente mettere mano a una valutazione dell'opportunità e dell'urgenza delle questioni riguardanti le comunicazioni. Occorre, in seguito alla revisione della LRTV (Legge sulla radiotelevisione) e della LTC (Legge sulle telecomunicazioni), captare oggi le prevedibili carenze emergenti dalla liberalizzazione del mercato e prendere rapidamente le contromisure necessarie. Ma per fare questo c'è bisogno di un fondamento giuridico.

Pertanto chiediamo al Governo del Cantone dei Grigioni di elaborare una Legge sulle telecomunicazioni e di sottoporla al Gran Consiglio.

Coira, 30 gennaio 2001

Namen: Marti, Cavigelli, Nigg, Ambühl, Arquint, Bär, Barandun, Battaglia, Beck, Berther (Disentis/Mustér), Berther (Sedrun), Bühler, Büsser, Cahannes, Casanova (Coira), Casanova (Vignogn), Catrina, Cavegn, Caviezel, Christ, Claus, Crapp, Dalbert, Deplazes, Farrér, Federspiel, Feltscher, Frigg, Furrer, Giacometti, Giuliani, Gross, Gunzinger, Hanimann, Hardegger, Hartmann, Hess, Hübscher, Jäger, Janett, Joos, Juon, Kehl, Kessler, Koch, Lardi, Loepfe, Luzio, Maissen, Meyer, Michel, Nick, Noi, Parpan, Patt, Pizzi, Robustelli, Roffler, Sax, Scharplatz, Schmid (Splügen), Stiffler, Suenderhauf, Suter, Telli, Thomann, Toschini, Tramèr, Tremp, Trepp, Walther, Wettstein, Zanolari, Zinsli

Session: 30.01.2001
Vorstoss: it Motion

Risposta del Governo


Dopo l'entrata in vigore all'inizio del 1998 della nuova Legge sulle telecomunicazioni (LTC) l'approvvigionamento di base è garantito in tutte le regioni della Svizzera. Del volume dell'approvvigionamento base fanno parte i servizi di telecomunicazione, che hanno conosciuto in Svizzera una grande espansione e che appartengono agli “standard”. La LTC ha determinato questo volume, ma il Consiglio federale è tuttavia autorizzato ad ampliare il volume dell'approvvigionamento base e ad adeguarlo allo sviluppo tecnico e alle nuove esigenze dell'economia e della società. La Legge sulla radiotelevisione (LRTV) si trova attualmente in fase di revisione. Il disegno di revisione in consultazione prevede che riguardo al Service public ci si debba continuare ad attenere al “Modello SSR”. Secondo quest'ultimo il mandato per il Service public dovrà essere affidato ad un solo promotore nazionale, che dovrà garantire un approvvigionamento completo dal profilo territoriale e potrà usufruire della maggior parte dei mezzi disponibili.

In linea di principio si può quindi ritenere che un certo approvvigionamento base nei settori delle telecomunicazioni e dei mass media verrà assicurato anche in avvenire dalla legislazione nazionale. Con ciò viene garantito tuttavia solo un standard minimo. Sussiste ora la problematica che da un lato lo sviluppo tecnologico e le esigenze della popolazione e dell'economia si evolvono ulteriormente a ritmo sostenuto e dall'altro che l'approvvigionamento base non potrebbe essere potenziato nella misura auspicata. Sul mercato liberalizzato le prestazioni di servizio e le offerte vengono offerte soltanto laddove ci si può attendere una sufficiente richiesta. Si deve perciò partire dal presupposto che in certe parti del nostro Cantone l'offerta di mercato non andrà oltre l'approvvigionamento base. Si pone di conseguenza la domanda, se e in che misura lo Stato debba intervenire affinché lo spazio vitale ed economico resti concorrenziale. Partendo dalla convinzione che a media e lunga scadenza anche i disavanzi nel campo delle telecomunicazioni devono essere impediti, il Governo ha inserito come obiettivo 42 nel programma di Governo 2001 2004 l'incentivazione di nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione allo scopo d'incrementare l'attrattiva della piazza.

Nel quadro dell'ultima revisione della Legge sull'incremento economico oltre dieci anni fa fu creata la base per poter concedere contributi alla fornitura di prestazioni di servizio. Il Governo sostiene infatti anche progetti attraverso gli strumenti dell'in-cremento economico (ad esempio: rete di comunicazione nella Surselva). La NetCom Graubünden AG ha a sua volta sviluppato dei piani su come si potrebbero urbanizzare determinate parti del Cantone risp. allacciare mediante via cavo. Siccome la NetCom dispone solo di limitati mezzi finanziari risp. dipende da investitori privati, la sua strategia prevede di urbanizzare dapprima le regioni più popolose. Il Governo è disposto a sostenere generosamente anche questi progetti nei limiti delle proprie risorse finanziarie. A breve tempo esso non intravede alcun altra possibilità se non quella del sostegno mediante mezzi dell'incremento economico. Esso è tuttavia disposto ad esaminare se si rendono necessarie altre forme di sostegno (affidamento del compito al Cantone, capitale di rischio, sussidi agli investimenti, sussidi d'esercizio ecc.), al fine di raggiungere l'obiettivo di un approvvigionamento sufficiente del Cantone. A tal riguardo il Governo è intenzionato, ai sensi della mozione, a sottoporre al Gran Consiglio delle proposte, ma non sotto forma di una Legge sulle telecomunicazioni autonoma, bensì nell'ambito dell'imminente revisione della Legge sull'incremento economico, la quale è parte integrante del programma legislativo 2001 2004. Essa si concluderà alla fine del 2002. Anche il sostegno della diffusione di mass media, per la quale mancano attualmente le basi legali, dovrà essere preso in esame nel quadro di questa revisione.

Il Governo è disposto ad accogliere la mozione ai sensi di quanto sopraesposto.

27 febbraio 2001