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Sessione: 28.03.2001

Guardando la scala che riporta le cifre attuali sui disoccupati ci si potrebbe facilmente sbagliare. Nonostante l'economia sia in ascesa lo zoccolo duro della disoccupazione rimane assestato intorno al 1,5 per cento. Continuano ad esserci gruppi della popolazione che dipendono dall'assistenza sociale ed economica.

I crescenti annunci di chiusure di aziende degli ultimi tempi indicano che la ripresa economica è giunta a una battuta d'arresto. Gli effetti che ciò comporta li conosciamo dagli anni passati: cifre di disoccupati in aumento e la crescita di persone idonee al lavoro non più integrate nel processo lavorativo.

L'ondata di liberalizzazioni che ha investito le FFS, la Posta e la Swisscom marginalizzaspinge sempre di più le zone di montagna. In tutta la Svizzera sono già stati smantellati più di 20'000 posti di lavoro. A nostro avviso proprio adesso occorre ottimizzare i programmi di integrazione per non farci cogliere impreparati dai prossimi avvenimenti.

Il programma d'integrazione dei disoccupati che non percepiscono l'indennità di disoccupazione, che porta il titolo di “rete sociale dei Grigioni” ha dato degli ottimi risultati, secondo la mia esperienza. Impegnata sul fronte della consulenza e del collocamento, l'organizzazione ha creato un posto fisso per persone senza lavoro. Il finanziamento dell'amministrazione e del collocamento è garantito attraverso l'assistenza pubblica, che significa che queste persone, nonostante il lavoro, dipendono dai comuni. Un'occupazione che stimola ben poco la motivazione! I risultati migliori li hanno dati le esperienze con il programma occupazionale in cui le persone ricevono direttamente il salario per il loro lavoro, come per es. nel Pro Rec. Per quelle persone che ricevono il necessario per il loro sostentamento dall'assistenza pubblica, la motivazione al lavoro è di un bel po' inferiore.

Al riguardo si pongono le seguenti domande:

1. Come giudica il Governo il diverso finanziamento dei programmi di integrazione?
2. Il Governo condivide l'opinione degli interpellanti e delle interpellanti secondo cui si dovrebbe lavorare a una soluzione unitaria, una soluzione che si sganci dall'assistenza pubblica?
3. Si potrebbero finanziare ulteriori aiuti all'integrazione nel quadro dei mezzi federali? Si stanno allestendo concretamente programmi di questo tipo?

Coira, 26 marzo 2001

Namen: Schütz, Locher, Frigg, Arquint, Brasser, Bucher, Jäger, Koch, Looser, Märchy, Noi, Pelizzatti, Pfenninger, Pfiffner, Schmutz, Trepp, Zanolari, Zindel

Session: 28.03.2001
Vorstoss: it Interpellation


Risposta del Governo

Il Governo condivide la valutazione dei firmatari dell'interpellanza, secondo i quali nonostante vi siano dei segnali di crescita economica si dovrà fare in conti anche in futuro con lo zoccolo duro della disoccupazione. Ne sono colpite principalmente quelle persone che hanno delle carenze nella formazione e che per motivi personali, sociali o di salute non riescono ad accedere a un posto di lavoro oppure vi riescono solo grazie a un accompagnamento costante. Per questo gruppo di persone vengono messe a punto delle offerte con il progetto "rete sociale dei Grigioni".

Attualmente il progetto viene sostenuto con 175'000 franchi annui provenienti dal Fondo grigione per disoccupati. Questa somma copre i costi organizzativi. I costi dei partecipanti per il programma di occupazione e l'indennità risp. la rimunerazione sono finanziati tramite l'assistenza sociale.

Gli attuali programmi di integrazione per disoccupati nel Cantone (per es. Pro REC) vengono sfruttati sia tramite gli Uffici regionali di collocamento dell'Ufficio del lavoro sia tramite la rete sociale. I presupposti di legge per il finanziamento di questi programmi di integrazione attraverso l'assicurazione contro la disoccupazione da un lato e l'assistenza pubblica dall'altro sono differenti. L'assicurazione contro la disoccupazione finanzia solamente programmi di integrazione per persone che non hanno ancora perso il diritto all'indennità di disoccupazione. Chi invece non può più beneficiare dell'indennità di disoccupazione deve essere aiutato dall'assistenza sociale. Coloro che si avvalgono di queste forme trovano urtante che le indennità finanziate dall'assistenza sociale siano soggette a rimborso.

L'Ufficio del servizio sociale, nel quadro dell'evoluzione del progetto "rete sociale dei Grigioni" indaga su come si possono mitigare gli svantaggi e i punti deboli del finanziamento dei programmi di integrazione attraverso l'assistenza sociale. Quale misura a breve termine, si sta esaminando se e in che misura attraverso la legge sugli handicappati si possono finanziare dei programmi di integrazione per persone che non beneficiano più del diritto all'assicurazione contro la disoccupazione. Quale misura di più lungo respiro viene esaminata la possibilità di disciplinare il finanziamento del programma di integrazione nel quadro della legge sull'assistenza pubblica in una forma nuova, capace di eliminare gli attuali svantaggi.

A livello di mezzi federali (assicurazione contro la disoccupazione), quali aiuti all'integrazione si possono finanziare i costi per il perfezionamento, la riqualificazione, programmi di occupazione, sussidi all'addestramento, ecc. una sola volta per un periodo quadro di due anni. Per il finanziamento di ulteriori sostegni all'integrazione attraverso mezzi federali mancano le basi legali. Nonostante la richiesta in tal senso avanzata dalla Conferenza svizzera dei direttori dei servizi sociali in vista della revisione programmata della legge sull'assicurazione contro la disoccupazione, il Consiglio federale non prevede di creare una tale base giuridica. Anche il Governo dei Grigioni aveva fatto espressamente una tale richiesta nel quadro della consultazione sulla revisione della legge.