Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 31.05.2001
L'uomo non è nato per inspirare fumo; nonostante ciò sia chiaro per tutti, in Svizzera muoiono 20 persone al giorno a causa del fumo. La maggior parte non muore tanto di tumore ai polmoni, quanto di malattie cardiocircolatorie. La nicotina ha un potenziale di assuefazione simile alla cocaina o all'eroina e le percentuali di ricadute sono altrettanto elevate.

Una fumatrice su due e un fumatore su due vorrebbero smettere di fumare. Di questi una risp. uno su quattro o cinque ci riesce.

Che il fumo passivo sia altrettanto nocivo è ormai risaputo. Per legge (art. 19 dell'ordinanza del Consiglio federale relativa alla legge sul lavoro) tutti i datori di lavoro sono tenuti, per quanto possibile, a proteggere i loro lavoratori e le loro lavoratrici da immissione dannose. Il divieto di fumare sul posto di lavoro comporta, come dimostrato, una riduzione del consumo di sigarette e quindi causa meno malattie e minori costi sanitari.

Sul piano economico, uno studio condotto negli USA ha dimostrato quanto segue:
nelle aziende dove è vietato fumare (eccettuate aree per fumatori ben circoscritte) i vantaggi non sono solo legati alla salute, bensì anche di tutt'altro genere, quali la riduzione del tempo per le pulizie, il calo del pericolo di incidenti e di incendio, la protezione del materiale e molto altro ancora. Solo per la pulizia e per i danni al materiale devono essere impiegati 250 dollari in più all'anno pro posto di lavoro.

Finora solo nei Cantoni Ginevra, Friburgo e Ticino esistono delle ordinanze sul fumo negli edifici pubblici. L'importante è un modo di procedere non discriminante. Le fumatrici e i fumatori devono disporre di luoghi speciali dove poter soddisfare la loro dipendenza da nicotina (i cosiddetti salotti per fumatori o angoli per fumatori).

In questa giornata, che coincide con la giornata contro il fumo, le firmatarie e i firmatari del presente postulato chiedono al Governo di elaborare un concetto per il raggiungimento di questo obiettivo e di realizzarlo entro un anno.

Coira, 31 maggio 2001

Namen: Trepp, Lemm, Capaul, Ambühl, Augustin, Biancotti, Bucher, Bühler, Casanova (Coira), Catrina, Farrér, Frigg, Gross, Hardegger, Hartmann, Hess, Jäger, Jenny, Joos, Kehl, Koch, Kollegger, Lardi, Locher, Looser, Luzio, Meyer, Nick, Noi, Parolini, Pfenninger, Pfiffner, Portner, Ratti, Righetti, Robustelli, Schmid (Sedrun), Schmutz, Schütz, Wettstein, Zanolari, Zarro, Zindel

Session: 31.05.2001
Vorstoss: it Postulat


Risposta del Governo

La qualità del clima nei locali di un edificio non dipende solamente dai materiali di costruzione usati per gli interni e dall'arredamento, ma anche da come sono attrez-
zati e dall'uso a cui tali locali sono adibiti nonché dal comportamento dei loro utenti.
Il fumo è tra i danni più ingenti al clima di un locale. Non solo il fumo nuoce alla salu-
te, ma anche la frequente esposizione involontaria al fumo, ossia il fumo passivo. Quanto più una persona è esposta al fumo passivo, tanto più alto è il rischio che si manifestino sintomi respiratori. Tutta la problematica è stata analizzata tra l'altro in uno studio condotto in Svizzera sull'inquinamento atmosferico e sulle malattie delle vie respiratorie negli adulti (SAPALDIA). In questa ricerca si è potuto dimostrare il nesso causale tra fumo passivo e aumento di malattie alle vie respiratorie quali l'asma, la bronchite e la dispnea (grave depressione del respiro).

Nel 1999 l'Ufficio federale della sanità pubblica ha commissionato un altro studio
che ha esaminato la situazione della prevenzione del tabagismo nelle amminis-
trazioni cantonali (Dermierre-Orduz). Alcuni cantoni dispongono di prescrizioni, direttive o istruzioni a protezione dei non fumatori nell'amministrazione risp. Perse-
guono delle misure che poggiano su accordi interni non scritti. L'Ufficio edile canto-
nale si è procurato la relativa documentazione presso diversi cantoni. Mentre il Canton Friburgo nel 1996 ha emanato una direttiva a livello di Consiglio di Stato "sulla protezione dei non fumatori nell'Amministrazione cantonale", il Canton Ginevra prova a richiamare l'attenzione dei suoi collaboratori sul problema dei non fumatori e dei fumatori con un opuscolo a fumetti dal titolo "sans fumée, mais pas sans fumeurs".

Per la nostra Amministrazione cantonale non esiste una regolamentazione con-
cernente il divieto o meno di fumare sul posto di lavoro o negli edifici pubblici.
Poiché molti collaboratori hanno un ufficio individuale e in altri casi nell'assegna-
zione degli uffici si cerca di tener conto del fatto se uno è fumatore oppure no,
finora l'esigenza di zone dove è vietato fumare o di angoli per fumatori è stata poco avvertita. Tuttavia succede che, grazie all'offerta di impieghi a tempo parziale, più persone, tra cui singoli fumatori, si trovino a dover condividere lo stesso ufficio. In questi casi si sono perlopiù dimostrati efficaci la tolleranza, il riguardo per gli altri e l'autolimitazione del fumatore. In pochi casi eccezionali, in cui i collaboratori non sono riusciti a raggiungere un accordo, le divergenze sono state sanate o superate attraverso provvedimenti direttivi appropriati.

In modo simile si presenta la situazione nei locali, nei corridoi e agli sportelli di edifici pubblici a cui ha accesso la cittadinanza. Finora non si è mai verificato che gli utenti di edifici pubblici abbiamo dato noia col fumo o abbiamo dato adito a critiche da parte di terzi.

Nonostante queste constatazioni piuttosto positive, il Governo riconosce l'importanza di questo concetto che ha per scopo di liberare dal fumo gli edifici pubblici del Cantone e di proporre una regolamentazione per i fumatori. Ritiene altresì opportuno affidare al gruppo di coordinamento, che si è occupato della messa in pratica nell'Amministrazione cantonale della direttiva 6508 della Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL), l'elaborazione di un tale concetto. Ciò si giustifica in particolar modo poiché con la realizzazione pratica delle direttive CFSL non si persegue solamente la prevenzione di infortuni e di malattie professionali, ma anche la promozione della salute sul posto di lavoro. Il concetto deve basarsi tuttavia sull'intenzione di arrivare ad avere un'Amministrazione cantonale volontariamente "senza fumo", senza discriminare i fumatori.

I tempi per la messa in pratica del concetto dipendono dalla necessità di locali in più come zone per fumatori e dai mezzi finanziari necessari per le relative misure edilizie.