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Sessione: 27.11.2001
Nell'agosto 2002 dovrà essere messo in pratica nel grado superiore della scuola popolare il nuovo concetto sulle lingue. Le nuove griglie orarie sono state emanate dal Governo e comunicate alle scuole del nostro Cantone. Pertanto a partire dal prossimo autunno alle allieve e agli allievi della 1a classe secondaria risp. di avviamento pratico sarà impartito un insegnamento settimanale di 4 lezioni di inglese e di 3 lezioni di italiano.
Nel frattempo un comitato d'iniziativa sovrapartitico ha lanciato un'iniziativa che propone un concetto linguistico leggermente diverso da quello elaborato. L'iniziativa chiede inoltre che il Popolo possa esprimersi nell'ambito di una votazione popolare circa le lingue straniere da insegnare nel nostro grado scolastico superiore.
Stando alle informazioni più recenti, l'iniziativa ha già raggiunto, addirittura superato, il numero di firme richiesto, il che induce le firmatarie e i firmatari dell'interpellanza a porre al Governo le seguenti domande:
1. Quali conclusioni trae il Governo dalla rapidità con la quale l'iniziativa è riuscita?
2. Il Governo è disposto ad attuare nell'agosto 2002 unicamente quelle parti del concetto linguistico che non pregiudicano le richieste dell'iniziativa?
3. Il concetto linguistico è veramente attuabile, così come previsto, nell'autunno 2002 ed è disponibile un numero sufficiente di insegnanti con le debite qualifiche per impartire l'insegnamento dell'inglese e dell'italiano?
4. Il Governo può prendere in considerazione l'idea di accordare ai comuni scolastici l'adozione di soluzioni transitorie fino al momento in cui il Popolo deciderà in via definitiva sul concetto linguistico?
5. Quando prevede il Governo di sottoporre l'iniziativa al Popolo grigione?

Coira, 27 novembre 2001
Name: Butzerin, Bucher, Dermont, Bachmann, Battaglia, Beck, Berther (Sedrun), Brüesch, Büsser, Campell, Caviezel, Christoffel, Claus, Conrad, Dalbert, Davaz, Feltscher, Giacometti, Gunzinger, Hardegger, Heinz, Hübscher, Jeker, Joos, Kehl, Lemm, Luzi, Parolini, Patt, Rizzi, Robustelli, Schmid (Sedrun), Stiffler, Suter, Trepp, Valsecchi, Vetsch, Zinsli

Session: 27.11.2001
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

Sulla base della risoluzione strategica del Gran Consiglio dell'ottobre 2000, vale a dire la revisione parziale dell'ordinanza d'esecuzione della legge scolastica concernente l'insegnamento delle lingue straniere nel grado superiore della scuola popolare a partire dall'anno scolastico 2002/03, il Governo ha adottato misure per garantire la realizzazione del concetto sulle lingue nel grado superiore della scuola popolare. Il Cantone offre pertanto un programma di perfezionamento per gli insegnanti del grado superiore il quale raggiunge un livello universitario; 43 docenti hanno già concluso con successo questa formazione supplementare mentre altri 85 stanno attualmente frequentando i corsi. Il Governo ha rimaneggiato la griglia oraria dichiarandola in vigore per il 1° agosto 2002. L'Esecutivo ha inoltre deciso quali strumenti debbano essere impiegati come materiale didattico obbligatorio nell'insegnamento delle lingue straniere nel grado superiore.

L'iniziativa popolare "per mantenere le pari opportunità per la gioventù grigione", lanciata nel maggio 2001 e depositata nel dicembre 2001, si prefigge due obiettivi principali: essa mira da un lato ad una modifica del concetto linguistico nel grado superiore della scuola popolare, dall'altro vuole togliere al Gran Consiglio, demandandola al Popolo, la competenza, ancorata nell'articolo 20 della legge scolastica del 26 novembre 2000, di definire le materie obbligatorie, d'opzione obbligatoria e facoltative nell'insegnamento delle lingue straniere nel grado superiore della scuola popolare.

Alle domande poste nell'interpellanza che si riferiscono all'iniziativa "per mantenere le pari opportunità per la gioventù grigione" è per ora possibile rispondere solo nel quadro di una prima valutazione approssimativa. Una trattazione differenziata potrà seguire, una volta effettuati i necessari chiarimenti, in base al messaggio che il Governo trasmetterà al Gran Consiglio. Il Governo risponde alle singole domande come segue:

1. L'iniziativa è stata presentata entro il termine per la raccolta delle firme stabilito a norma di legge e le firmatarie e i firmatari hanno fatto uso di un diritto costituzionale. Il Governo ne ha preso atto senza trarne conclusioni.

2. Nel presente caso al Governo compete l'esecuzione di una risoluzione giuridicamente valida del Gran Consiglio. Il Governo deve e vuole assolvere il mandato conferitogli. La presentazione di un'iniziativa popolare non produce effetti giuridici preliminari, ragione per cui una realizzazione solo parziale del mandato impartito dal Gran Consiglio non sarebbe giuridicamente né ammissibile né praticabile.

3. Nell'anno scolastico 2002/03 le allieve e gli allievi delle prime classi del grado superiore disporranno, grazie all'insegnamento della lingua seconda seguito alla scuola elementare, delle premesse per poter soddisfare le direttive del concetto sulle lingue. Dal momento che durante il prossimo anno scolastico solo un terzo circa delle allieve e degli allievi del grado superiore sarà toccato dalle nuove griglie orarie, che si sono conclusi già due corsi linguistici in inglese e in italiano per insegnanti, che un terzo inizierà nella primavera 2002 e che gli enti scolastici responsabili hanno potuto procedere tempestivamente alla pianificazione del fabbisogno in vista dell'anno scolastico 2002/03, si può presupporre che l'insegnamento delle lingue straniere dall'autunno 2002 potrà essere garantito da un numero sufficiente di docenti.

4. La revisione parziale, decretata dal Gran Consiglio, dell'ordinanza d'esecuzione della legge scolastica non prevede "soluzioni di transizione". Nell'interesse dei giovani in fase di formazione è di grandissima importanza poter avere un insegnamento coordinato delle lingue straniere nel grado superiore della scuola popolare. Non sarebbe giustificabile se giovani, frequentando formazioni successive (tirocinio professionale o scuola media superiore) dovessero accusare svantaggi a causa di una qualche soluzione transitoria.

5. Il Governo rispetterà, per quanto l'iniziativa riesca, i termini indicati nell'articolo 54 capoverso 1 della legge sull'esercizio dei diritti politici, stando al quale l'iniziativa e il messaggio devono essere sottoposti all'attenzione del Gran Consiglio entro un anno e mezzo dall'inoltro. Alla trattazione in Parlamento può seguire una votazione popolare.