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Sessione: 28.11.2001
Una volta di più la protezione civile si trova di fronte a una riforma. Con la riforma della protezione civile 2000 e X nel Cantone dei Grigioni le attuali circa 40 organizzazioni locali di protezione civile dovranno essere ridotte a 8-15 organizzazioni regionali.
Questo progetto va sostenuto in linea di principio, pur tuttavia tenendo conto di alcune condizioni quadro mutate. La Confederazione intende delegare sempre più responsabilità ai cantoni. Con la sopramenzionata riforma si prevede di ridurre a 40 anni l'età per prestare servizio, raggiungendo in tal modo un forte ringiovanimento dei militi della protezione civile. Verranno per contro a mancare all'organizzazione i quadri con esperienza e conoscenze locali.
Al fine di mettere in piedi nel nostro Cantone un'organizzazione di protezione civile degna di questo nome, dobbiamo integrare nel nuovo concetto le strutture organizzative regionali ben funzionanti. Non possiamo permetterci di realizzare una riforma prescindendo dalle esperienze raccolte da queste strutture. Nella protezione civile sono stati già realizzati troppi concetti dispendiosi e inutili. Ricordo a proposito ad es. intere "generazioni civili" che durante la loro istruzione cantonale hanno montato troppi letti. D'altro canto vanno menzionati gli interventi coronati da successo della protezione civile: assistenza ai rifugiati nella Città di Coira. In quell'occasione si è visto che, in una vera situazione di crisi, approfondite conoscenze delle condizioni locali hanno un'enorme importanza. In linea di principio si può affermare che le organizzazioni professionali locali di protezione civile hanno svolto negli ultimi anni un ottimo lavoro.
Partendo da queste riflessioni si pongono le seguenti domande:
1. Il Governo è dell'avviso che oltre all'Amministrazione cantonale dovrebbe esserci una struttura organizzativa professionale nelle ridimensionate organizzazioni locali?
2. Il Governo è disposto all'atto del ridimensionamento ad integrare maggiormente nelle nuove strutture le organizzazioni professionali locali/regionali già oggi esistenti?

Coira, 28 novembre 2001
Name: Claus, Casanova (Coira), Tremp, Ambühl, Arquint, Barandun, Battaglia, Berther (Sedrun), Cahannes, Casanova (Vignogn), Catrina, Caviezel, Cavigelli, Christ, Conrad, Dalbert, Davaz, Demarmels, Dermont, Feltscher, Giacometti, Giuliani, Gubelmann, Gunzinger, Hardegger, Hess, Jäger, Joos, Kessler, Lardi, Luzio, Marti, Montalta, Parolini, Pfenninger, Robustelli, Roffler, Schmid (Vals), Schütz, Telli, Tuor (Disentis/Mustér), Tuor (Trun), Wettstein, Zanolari

Session: 28.11.2001
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

Lo sviluppo politico e strategico in Europa dalla fine della Guerra fredda ha modifi-
cato la gamma delle minacce. I conflitti tradizionali tra Stati per cause di politica di
potere hanno perso d'importanza. I conflitti interni agli Stati, la criminalità organiz-
zata e l'estremismo violento sono invece aumentati. Gli sviluppi sociali, economici
ed ecologici sono divenuti più importanti per la sicurezza degli Stati e della loro po-
polazione. Ciò vale anche per i pericoli condizionati da catastrofi naturali e dalla civilizzazione. Questi fattori richiedono un ripensamento della politica di sicurezza
e dei suoi strumenti.

Il progetto concernente la protezione della popolazione allestito dalla Confedera-
zione è l'ulteriore sviluppo coerente della riforma degli anni '90, soprattutto per quanto riguarda il rafforzamento dell'organizzazione per affrontare catastrofi e situazioni di emergenza nonché la più stretta collaborazione tra le organizzazioni compartecipi. Le cinque organizzazioni di questo tipo, ossia la polizia, i pompieri, il settore sanitario, i servizi tecnici (CE, acqua, gas, gruppi manutenzione, telematica ecc.) e la protezione civile sono responsabili per i loro settori di compiti specifici e si sostengono reciprocamente nell'adempimento dei loro compiti.

In virtù dell'art. 61 capoversi 1, 2 e 4 della Costituzione federale il Consiglio federale ha approvato in data 17 ottobre 2001 all'attenzione del Parlamento il disegno di una
nuova Legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile.
I dibattimenti in Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati sono previsti per la pri-
mavera 2002. Il nuovo atto normativo dovrà entrare in vigore il 1° gennaio 2003.

Il nuovo diritto prevede una riduzione di 10 anni dell'obbligo di prestare servizio di protezione civile. Tale servizio dovrà essere prestato d'ora innanzi tra i 20 ed i 40 anni. Gli effettivi di personale vengono notevolmente ridotti. Nei Grigioni il numero
dei militi della protezione civile dovrà essere ridotto dalle attuali circa 8'000 a 3'000 persone circa. In futuro il reclutamento verrà effettuato in comune con l'esercito. Il nuovo orientamento dei compiti comporta uno snellimento delle strutture grazie allo smantellamento ad esempio dell'attuale stato maggiore e ad una formazione dell'organizzazione secondo il modello più semplice di una "compagnia". L'istruzione nella protezione civile verrà impostata principalmente sul superamento di catastrofi e situ-
azioni di emergenza. Al fine di garantire un intervento polivalente delle organizzazioni di protezione civile, la Confederazione prevede solo ancora tre funzioni basilari:
l'assistente di stato maggiore addetto al sostegno del comando; l'assistente addetto ai diversi compiti di assistenza ed il pioniere addetto al sostegno. In corrispondenza dell'ampio campo d'attività delle singole funzioni basilari, l'istruzione di fondo verrà prolungata moderatamente rispetto a quanto viene fatto finora. La Confederazione si occupa della formazione degli istruttori in pianta stabile dei cantoni assicurando in tal modo un'"unité de doctrine".

La revisione di legge della Confederazione induce il Cantone dei Grigioni a ridurre drasticamente il numero delle organizzazioni di protezione civile (OPC). Dal 2003 si prevede di formare per ciascun distretto in linea di principio un'OPC, per il Distretto Prettigovia/Davos due OPC. Le attuali 43 OPC verranno quindi ridotte a 12. Al Governo competerà la direzione politica delle formazioni di protezione civile. Le Sovrastanze comunali risp. le Sovrastanze delle associazioni verranno sgravate
dagli attuali compiti dirigenziali delle OPC. Il controllo finora svolto in duplice forma
ad opera dei comuni e del Cantone verrà d'ora in poi eseguito solo dal Cantone.
L'istruzione di base e dei quadri, il perfezionamento come pure la gestione dei
corsi di ripetizione saranno compito degli istruttori a tempo pieno del Cantone. La
direzione delle OPC in caso di catastrofe compete al quadro delle milizie, che in
avvenire avrà il sostegno del personale istruttore. La manutenzione degli impianti
della protezione civile allo scopo di conservarne il valore verrà effettuata dai militi.
I mezzi finanziari delle OPC continuano ad essere a disposizione della Confede-
razione, dei cantoni e dei comuni. Il coordinamento degli interventi avviene ad
opera del competente Ufficio cantonale.

Il Governo è d'accordo con l'avviata revisione di legge sul piano federale e sulla
base dell'attuale stato delle conoscenze può rispondere alle domande come segue:

1. Le organizzazioni di protezione civile rimangono organizzazioni di milizia. Non sono previsti collaboratori a tempo pieno per la direzione di un'OPC in seguito alla massiccia riduzione dell'effettivo.

2. I capi a tempo parziale e a tempo pieno delle attuali organizzazioni di prote-
zione civile verranno integrati, per quanto possibile, nelle nuove strutture. Il
volume di lavoro viene stimato nel 10 - 20 percento di un posto a tempo
pieno.