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Sessione: 27.03.2002

In virtù di una decisione di principio dell'Ufficio tecnico cantonale, nel corso dei risanamenti stradali si procede automaticamente all'allargamento delle carreggiate. La larghezza delle strade secondarie viene portata da 3.60 m a 4.20 m o da 5.20 m a 5.80. Questi interventi sono a volte poco ragionevoli.
Le risorse cantonali da destinare alla manutenzione della nostra ampia rete viaria sono limitate. Agli scarsi mezzi finanziari a disposizione si dovrebbe pertanto attingere solo quando è accertata la necessità di un allargamento della strada. Ogni ampliamento è pure un intervento sul nostro paesaggio, sia esso sotto forma di opere del genio civile, innalzamento dei muri di sostegno ecc. . Spesso però anche ragioni legate alla protezione dei monumenti storici si oppongono all'allargamento di strade.

Sarebbe quindi auspicabile decidere sull'effettiva necessità di un ampliamento sempre all'insegna della flessibilità e valutando il singolo caso.

Rivolgiamo pertanto al Governo le seguenti domande:

1. Come valuta il Governo la decisione di principio dell'Ufficio tecnico cantonale e su quale base legale si fonda tale decisione?

2. È possibile revocare la decisione di principio dell'Ufficio tecnico cantonale, onde poter cercare in ogni caso soluzioni flessibili e adeguate alle esigenze del luogo?

3. A quanto ammontano gli incrementi di spesa, in valori assoluti e in percentuale, per ogni metro lineare di allargamento di una strada? A questo proposito sono stati effettuati dei calcoli?

4. Le risposte del Governo all'interpellanza Ochsner del 27 novembre 1992 sono ancora valide?

Coira, 27 marzo 2002

Name: Looser, Jäger, Schütz, Arquint, Augustin (Almens), Brasser, Bucher, Caviezel (Coira), Frigg, Locher, Meyer, Noi, Pfiffner, Trepp, Zindel

Session: 27.03.2002
Vorstoss: it Interpellation


Risposta del Governo

È assodato che presto saranno costruiti solo autocarri e torpedoni larghi 2.5 m. Veicoli di questo genere necessitano, per compiere manovre di incrocio viaggiando ad una velocità di 40 km/h, di uno spazio di 3.4 m di larghezza, compresi gli specchietti laterali e la distanza di sicurezza. Senza delle piazzuole l'incrocio con un'autovettura è pertanto possibile solo su una strada larga 5.2 m se si vuole evitare la banchina a volte instabile. Queste manovre di incrocio risultano pericolose. Caricando i margini della carreggiata aumenta il fabbisogno di manutenzione, quando i bordi del manto stradale sono consumati e infine appiattiti dalla pressione esercitata dai veicoli. L'allargamento delle carreggiate per le vie di collegamento più importanti è quindi la conseguenza dello sviluppo intervenuto sul mercato dei veicoli. L'adeguamento della larghezza delle strade alle nuove esigenze non avviene tuttavia in maniera schematica. In caso di ristrutturazioni e costruzioni ex novo si riesamina, caso per caso, l'importanza della strada e le esigenze della circolazione.

In merito alle domande poste:

1. Il Governo ritiene accettabili e fondate su norme svizzere riconosciute le riflessioni di fondo dell'Ufficio tecnico.

2. Fintanto che l'Ufficio tecnico esamina la larghezza delle strade in maniera differenziata e flessibile, non sussiste alcun motivo per mettere in dubbio in maniera generalizzata l'adeguamento della larghezza delle carreggiate.

3. I costi per un metro lineare di strada dipendono fondamentalmente dalla topografia. Segmenti stradali aperti privi di opere del genio civile sono sostanzialmente meno costosi di ponti e gallerie. Non è pertanto possibile fornire valori standard in quanto i costi di edificazione sono influenzati dal tipo di tracciato, dalla natura del terreno, dalle modalità di evacuazione dell'acqua ecc.. Con queste condizioni quadro non è certamente corretto supporre che le spese aumentano in maniera proporzionale alla larghezza della strada.

4. La risposta data all'interpellanza Ochsner (1992) resta tuttora valida per quanto le condizioni di base di carattere sociale, economico e giuridico non abbiano subito modifiche.

Data: 23 aprile 2002