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Sessione: 28.05.2002
Negli ultimi anni, in occasione del primo scrutinio per l'elezione del Governo, è successo ripetutamente che membri del Governo indiscussi abbiano dovuto sottoporsi ad un secondo scrutinio a causa dell'elevata maggioranza assoluta prescritta dall'art. 40 della Legge sull'esercizio dei diritti politici nel Cantone dei Grigioni, senza che per questo fossero affiancati da nuovi candidati. Ciò che comportava che il risultato rimaneva pressoché invariato. Ne consegue che i giochi sono pressoché già fatti in occasione del primo scrutinio.
Nel confronto intercantonale i Grigioni in fatto di maggioranza assoluta non hanno eguali. Questo sistema in cui i suffragi validi vengono divisi per il numero dei seggi vacanti più uno, va considerato un grosso ostacolo, le cui origini risalgono al 1962. Nel frattempo la politica si è trasformata. L'elettore/l'elettrice si attende in effetti di essere chiamato/a alle urne per esprimere il proprio parere su tematiche importanti. Questo si verifica per lo più quando si vota contemporaneamente su parecchi progetti, come avviene sovente nel primo scrutinio dell'elezione del Governo. Da questo fatto è pure emerso che in un eventuale secondo scrutinio in determinate circostanze di assenza di lotta elettorale serrata, la partecipazione al voto su una sola issue è molto bassa, fatto questo che crea spese inutili, strapazza inutilmente la democrazia e può sfociare in apatia politica.
Le firmatarie ed i firmatari della mozione sono perciò dell'avviso che dal profilo materiale, finanziario e politico in linea di principio non si rende necessario un secondo scrutinio e che di conseguenza dovrebbe essere abbassata la maggioranza assoluta.
Le firmatarie ed i firmatari della mozione postulano che il Governo riveda la Legge sull'esercizio dei diritti politici nel Cantone dei Grigioni nel senso che nell'art. 40 i quozienti per il calcolo della maggioranza assoluta vengano aumentati. Questa nuova formulazione dovrà essere pronta prima delle nuove elezioni, tra quattro anni.

Coira, 28 maggio 2002

Name: Barandun, Cavigelli, Jäger, Ambühl, Bachmann, Battaglia, Berther (Sedrun), Bischoff, Büsser, Capaul, Casanova (Chur), Casanova (Vignogn), Catrina, Cavegn, Caviezel, Christ, Claus, Crapp, Donatsch, Feltscher, Frigg, Giacometti, Gross, Hanimann, Hartmann, Joos, Juon, Kehl, Kessler, Koch, Kollegger, Locher, Looser, Luzio, Maissen, Marti, Montalta, Nick, Pfenninger, Plozza, Portner, Righetti, Robustelli, Roffler, Sax, Scharplatz, Schmutz, Schütz, Suenderhauf, Suter, Thomann, Tramèr, Trepp, Walther, Wettstein, Zanolari

Session: 28.05.2002
Vorstoss: it Motion


Risposta del Governo


Il Governo e il Gran Consiglio si sono occupati non molto tempo fa della questione del calcolo della maggioranza assoluta in occasione di elezioni. La mozione Jäger, inoltrata nel marzo 2000 (cfr. relativo protocollo, pag. 764), postulava per tutte le elezioni una modifica del calcolo della maggioranza assoluta nel senso che il numero complessivo di tutti i suffragi validi dei candidati doveva essere divisa per il numero doppio dei seggi vacanti. Secondo questo cosiddetto “metodo zurighese” la maggioranza assoluta è regolarmente al di sotto di quella calcolata secondo la vigente “maggioranza grigione” ai sensi dell'art. 40 cpv. 1 della Legge sull'esercizio dei diritti politici (LDP, CSC 150.100: il numero dei suffragi validi ottenuti da tutti i candidati viene diviso per il numero dei seggi vacanti aumentato di uno. Il numero intero immediatamente superiore al quoziente è la maggioranza assoluta), così che di regola tutti i posti vacanti vengono ricoperti al primo scrutinio. Il Governo a suo tempo era disposto ad accogliere l'intervento (cfr. sua risposta nel protocollo del Gran Consiglio 2000/2001, pag. 165 sgg.). Il Gran Consiglio nella sessione di giugno 2000 dopo breve discussione si è dichiarato contrario con 35 voti contro 58 ad accogliere la mozione Jäger. Gli oppositori hanno motivato il loro voto dichiarò soprattutto con il fatto che la “maggioranza grigione” ha affermato la sua volontà in passato (cfr. protocollo Gran Consiglio 2000/2001, pag. 166 sgg.).

Da allora l'atteggiamento del Governo sulla questione non ha subito alcun cambiamento. Il Governo è tuttora dell'avviso che si deve tener conto dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nel settore politico e sociale e che la procedura d'elezione deve essere più efficiente. La mozione Barandun chiede un abbassamento della maggioranza assoluta per l'elezione dei Consiglieri di Stato, senza proporre un modello di calcolo preciso. Sulla falsariga della posizione espressa nella risposta alla mozione Jäger, il Governo è dell'avviso che il “metodo di calcolo zurighese” rappresenti il genere adeguato di calcolo e che esso dovrebbe essere esteso anche alle elezioni del Consiglio agli Stati e a quelle di circolo. Si potrebbe così unificare il calcolo della maggioranza assoluta a livello cantonale, di circolo e distrettuale (laddove fa stato il “metodo zurighese” ai sensi dell'art. 40 cpv. 2 LDP da quando è stata fatta la riforma giudiziaria). La medesima maggioranza assoluta varrebbe perciò anche per i comuni, nella misura in cui essi rinuncino ad una regolamentazione autonoma. In tal modo si creerebbe trasparenza e, in occasione di elezioni, si potrebbero evitare in larga misura a tutti i livelli statali inutili secondi scrutini.

Dopo quanto dichiarato il Governo è disposto ad accogliere la mozione ai sensi dei considerandi.

Data: 9 luglio 2002