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Sessione: 27.11.2002
Lo stress psicofisico sul posto di lavoro aumenta in continuazione. L'aumento di forme di lavoro atipiche come il lavoro a turni e il servizio di picchetto ne aggravano maggiormente il peso. Sempre di più ciò ha conseguenze negative per la salute delle persone interessate. Sofferenze fisiche e psichiche in seguito a stress e pretese di rendimento sempre maggiori assumono proporzioni drammatiche e attraverso le assicurazioni sociali gravano sulla società nel suo insieme.
Qui lo Stato deve intervenire rendendo possibile il pensionamento anticipato come già avvenuto nel campo dell'edilizia. Com'è noto, nell'edilizia è stato recentemente concluso un contratto fra datori di lavoro e sindacati. Riteniamo opportuno che gli impiegati cantonali possano in linea di massima andare in pensione anticipata a 60 anni. Ciò è importante specialmente per professioni con particolari rischi per la salute come cantonieri, operai forestali oppure impiegati con lavoro a turni (per es. funzionarie/funzionari di polizia in servizio in prima linea).
Chiediamo perciò al Governo di sottoporre al Gran Consiglio una proposta per il pensionamento anticipato a 60 anni per il personale del Cantone e delle aziende accessorie.

Coira, 27 novembre 2002

Nome: Schmutz, Schütz, Pfenninger, Caviezel (Coira), Locher, Looser, Trepp

Session: 27.11.2002
Vorstoss: it Postulat



Risposta del Governo

Una valutazione della Confederazione del 2002 riguardo all'età di pensionamento nelle amministrazioni pubbliche mostra che la maggioranza dei cantoni stabilisce per le sue collaboratrici ed i suoi collaboratori un'età di pensionamento tra i 63 ed i 65 anni d'età. Nel medesimo tempo quasi tutti i cantoni adottano il modello del pensionamento anticipato. La maggior parte prevede che l'età pensionabile sia al più presto a 60 anni. Come mostra l'inchiesta si riconosce la tendenza alla determinazione sempre più individuale dell'età di pensionamento. Il carico fisico e psichico sul posto di lavoro non è uguale in tutti i settori di servizio dell'amministrazione e le esigenze delle collaboratrici e dei collaboratori sono molto differenti. Proprio in un'azienda così eterogenea come un'amministrazione pubblica è estremamente desiderabile un modello di pensionamento flessibile che tenga conto delle esigenze di chi vi lavora.

Già verso la fine degli anni 90 il Governo si è occupato del pensionamento anticipato delle collaboratrici e dei collaboratori dell'Amministrazione cantonale e ha avviato le relative chiarificazioni. In una inchiesta condotta dall'Ufficio del personale e dell'organizzazione nell'estate del 1997 la proposta di un'età di pensionamento flessibile ha trovato ampio consenso tra le ed i capi servizio interrogati. Il pensionamento anticipato consente di reagire più rapidamente ed efficacemente ai cambiamenti.

In rapporto ai costanti processi di cambiamento, l'Amministrazione pubblica e l'economia privata non si differenziano oggi più in maniera sostanziale. Ciò è uno dei motivi per cui a partire dal 1° luglio 1999 è stato introdotto il modello del pensionamento anticipato. Le collaboratrici ed i collaboratori hanno la possibilità di andare in pensione a partire dal 60° anno d'età. I tassi di conversione per il calcolo delle prestazioni della Cassa pensioni dipendono dall'età di pensionamento e variano tra il 6.9 % (per il pensionamento all'età di 60 anni) e il 7.2 % (per il pensionamento all'età di 65 anni). Poiché in caso di pensionamento prima del 65° anno d'età mancano ancora le prestazioni dell'AVS, il Cantone in qualità di datore di lavoro versa una pensione di transizione fino all'età di pensionamento ordinaria. La pensione di transizione corrisponde alla rendita massima AVS semplice. Questo modello di pensionamento anticipato porta ad un reddito sostitutivo che si colloca tra il 53 % ed il 78 % del precedente reddito da lavoro. La percentuale dipende dalla prestazione individuale della Cassa pensione e dalla classe di stipendio, dove i redditi minori portano a quote sostitutive più elevate.

Il modello di pensionamento anticipato offerto a partire dalla metà del 1999 viene molto utilizzato. Dei circa 40 pensionamenti registrati ogni anno, circa tre quarti delle collaboratrici e dei collaboratori vanno in pensione prima dell'età di pensionamento “ordinaria”. Il momento del pensionamento anticipato varia notevolmente. Le esperienze acquisite finora mostrano che offriamo un modello adeguato ai tempi.

Tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori dell'Amministrazione cantonale possono usufruire del modello di pensionamento anticipato.
Il Governo non ritiene necessaria una soluzione particolare per determinate categorie professionali. Essa sarebbe inoltre quantomeno dubbia per considerazioni di uguaglianza giuridica. In relazione all'età di pensionamento flessibile il settore edilizio e del genio civile prevede in parte prestazioni che vanno oltre quelle del modello cantonale. Va però considerato che per questo è necessario un finanziamento speciale da parte dei datori di lavoro e dei lavoratori pari al 5 % del salario AVS assicurato. Il completamento del modello di pensionamento anticipato a partire dal 60° anno d'età è previsto nel settore edilizio e del genio civile solamente a partire dal 2006.

Per tutti questi motivi il Governo chiede che il postulato venga respinto.


Data: 4 febbraio 2003