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Sessione: 24.03.2003
Dall'inizio dell'anno scolastico 1992/93 è stato gradualmente introdotto l'insegnamento coeducativo delle attività manuali, nel quadro del quale le ragazze ed i ragazzi ricevono un insegnamento comune nelle materie obbligatorie ”attività tessili” e ”attività artigianali”.
Dopo quasi 10 anni di attuazione a livello di scuola elementare, i postulanti constatano che l'approccio della rigrosa parità di trattamento ai sensi di una costrizione funziona sì in teoria, ma che in pratica incontra una crescente disapprovazione da parte dei genitori degli allievi. I postulanti ne traggono la conclusione che tale approccio della costrizione debba essere riveduto in modo critico. Va tuttavia chiaramente sottolineato che i postulanti non si oppongono alla coeducazione di per sé, bensì all'obbligo per le e gli allievi di dover frequentare sia le lezioni di attività tessili che quelle di attività artigianali. I postulanti ritengono inaccettabile che ad esempio i ragazzi debbano imparare a lavorare a maglia contro la propria volontà e contro quella dei loro genitori. Ciò tanto più che questa capacità non si è dimostrata necessaria dal punto di vista sociale e politico-sociale.
I postulanti invitano perciò il Governo ad adeguare le relative disposizioni in modo tale da rendere facoltativo l'insegnamento coeducativo delle attività manuali. Ciò può essere eventualmente realizzato tramite una relativa possibilità di scegliere di non partecipare.

Coira, 24 marzo 2003

Name: Loepfe, Butzerin, Geisseler, Battaglia, Brunold, Büsser, Capaul, Casanova (Vignogn), Cathomas, Conrad, Dalbert, Donatsch, Farrér, Federspiel, Giovannini, Göpfert, Gross, Hartmann, Hübscher, Kehl, Lemm, Luzio, Maissen, Marti, Möhr, Nigg, Parolini, Plozza, Ratti, Righetti, Sax, Schmid (Vals), Stoffel, Thomann, Trachsel, Tscholl, Walther, Zegg

Session: 24.03.2003
Vorstoss: it Postulat


Risposta del Governo

L'articolo sull'uguaglianza giuridica della Costituzione federale (art. 8 cpv. 3, cfr. art. 4 cpv 2 Cost.vecchia) costituisce la base di una mozione presentata dal Gran Consiglio grigione nel 1982 che richiede per ragazzi e ragazze la stessa formazione con le medesime materie obbligatorie e facoltative durante l'obbligo scolastico. Nel corso degli ultimi due decenni sono stati riveduti nel senso di questa mozione non solo le materie disciplinate nell'Ordinanza d'esecuzione della legge scolastica ma anche le griglie orarie ed i programmi d'insegnamento dei vari tipi scolastici della scuola popolare. Nel quadro di tale revisione è stato tra l'altro elaborato e realizzato un progetto per l'introduzione dell'insegnamento coeducativo delle attività manuali e di economia domestica. Nel quadriennio 1993 - 1997 in tutte le regioni del Cantone si sono tenuti corsi in materia.

Dopo un iniziale scetticismo da parte del corpo degli insegnanti, si è vieppiù compreso che la focalizzazione della coeducazione sul settore delle attività manuali non può avere che un carattere esemplare e che deve essere considerato in un contesto più ampio. La coeducazione è un principio d'insegnamento che non si lascia limitare alle materie "attività artigianali", "attività tessili" e "economia domestica". L'esigenza principale consiste in una formazione integrale che comprende, oltre alle prestazioni cognitive, anche altre abilità, facoltà e atteggiamenti degli adolescenti. Il principio di coinvolgere nell'insegnamento „testa, cuore e mani“ non ha perso di attualità neanche sullo sfondo delle diverse riforme della formazione attualmente in corso. Esso è il fil rouge dei programmi d'insegnamento di tutte le materie.

Nell'insegnamento delle attività manuali gestito in modo coeducativo la promozione integrale delle allieve e degli allievi riveste una particolare importanza. Nel programma d'insegnamento le "attività tessili" e le "attività artigianali" sono strettamente armonizzate tra loro. La materia "maglia" menzionata nel postulato costituisce un singolo elemento in un programma complesso, con numerose materie e strettamente collegato.

I programmi d'insegnamento della scuola popolare vengono periodicamente sottoposti ad un riesame e, se necessario, adeguati. Nei prossimi anni il Dipartimento riesaminerà la composizione delle materie nonché il numero delle lezioni obbligatorie nella scuola popolare in vista di un'armonizzazione intercantonale. Questo riesame terrà conto anche delle più attuali conoscenze pedagogiche nonché del carico globale degli interessati.

L'osservanza del programma d'insegnamento viene sorvegliata a livello cantonale degli ispettori scolastici. Eventuali vizi nel settore della realizzazione vengono discussi ed eliminati direttamente con i singoli insegnanti oppure, se necessario, con le autorità scolastiche responsabili per la scuola interessata.

Un orientamento unilaterale del pensiero formativo al principio dell'utilità sarebbe inopportuno nella scuola popolare. Esso contrasterebbe l'esigenza di promuovere in modo possibilmente ampio le varie facoltà, le abilità e gli atteggiamenti delle ragazze e dei ragazzi. Una realizzazione della richiesta contenuta nel postulato di rendere facoltativo l'insegnamento coeducativo delle attività manuali già a livello di scuola elementare, comporterebbe un'apertura precoce della griglie orarie. Si dovrebbe inoltre fare i conti con notevoli difficoltà organizzative soprattutto nelle piccole scuole elementari e nelle classi ridotte.

Sulla base di queste considerazioni il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere il postulato.

Data: 29 aprile 2003