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Sessione: 25.03.2003
Negli ultimi anni a livello federale (Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati) sono stati trattati risp. presentati numerosi interventi parlamentari concernenti la caccia. In singoli cantoni si è inoltre votato su iniziative popolari concernenti la limitazione o addirittura l'abolizione della caccia. Altre iniziative o interventi sono stati pianificati o già inoltrati.
Giusta la Legge federale sulla caccia, la sovranità in materia di caccia spetta ai cantoni. Il Cantone dei Grigioni si è fatto carico in maniera esemplare dei suoi compiti in materia di caccia. In particolare la caccia grigione ha un orientamento ecologico, rispetta in ampia misura i principi biologici della selvaggina e li mette in atto in maniera sostenibile. In tal modo si sono potuti raggiungere successi importanti verso un effettivo di selvaggina adeguato (concetto di caccia ai camosci, concetto di caccia ai caprioli, regolazione dei cervi, ecc.). Inoltre si sono ridotti i danni provocati dalla selvaggina al bosco ed alle coltivazioni agricole. I concetti di caccia hanno fatto sì che oggi con la caccia grigione basata sul sistema della licenza si possa cacciare in maniera sostenibile raggiungendo comunque un buon successo di caccia.
Nonostante la realizzazione oggi ottimale dei compiti posti alla caccia grigione basata sul sistema della licenza ed un elevato successo di caccia da parte dei cacciatori grigioni, presso una parte di essi sono percepibili malcontento e malumori. Il disaccordo e la scarsa solidarietà tra i cacciatori, nonché i negativi rapporti della stampa sulla base del comportamento contrario alle regole di singoli cacciatori costituiscono il terreno ideale per polemiche immateriali ed emozionali, anche tra i non cacciatori.
La Legge sulla caccia oggi in vigore è stata approvata in votazione popolare il 4 giugno 1989 ed è entrata in vigore parzialmente con il 1° settembre 1989 ed integralmente con il 1° aprile 1990. Diversi punti importanti sono da rielaborare, da migliorare e da adeguare alle esigenze odierne. Ciò riguarda in particolare:

- la nuova configurazione della regalia della caccia (finanziamento dell'incarico di pubblica utilità)
- una parte significativa dei compiti della caccia e dell'Ufficio per la caccia e la pesca sono oggi di pubblica utilità, vengono però finanziati dai cacciatori (p. es. il monitoraggio di specie non cacciabili. Compiti nei settori ecologia e protezione dell'ambiente. Cacciagione grossa; compiti di sorveglianza e di controllo nel senso di una polizia della fauna, esercitata dall'UCP)
- i periodi di caccia
- problemi in relazione al ricambio generazionale dei cacciatori; formazione
- la decriminalizzazione di trasgressioni di caccia semplici
- lo sgravio della Legge e il parziale riordinamento a livello di ordinanza (semplificazione e possibilità di adeguamento più flessibili)
Quanto sopra esposto e l'elenco (non conclusivo) dei possibili punti di revisione mostrano un relativo bisogno d'agire.

Gli autori della mozione richiedono pertanto che venga avviata una revisione totale della legislazione cantonale in materia di caccia.

Coira, 25 marzo 2003

Name: Brunold, Zarro, Schmid (Sedrun), Bär, Beck, Berther (Disentis/Mustér), Biancotti, Brüesch, Brunold, Büsser, Butzerin, Casanova (Vignogn), Catrina, Claus, Conrad, Dalbert, Giovannini, Göpfert, Gross, Hanimann, Hardegger, Hartmann, Hübscher, Jäger, Jeker, Juon, Kehl, Koch, Lardi (Le Prese), Loepfe, Maissen, Möhr, Montalta, Nigg, Parolini, Parpan, Patt, Peretti, Quinter, Ratti, Righetti, Schmid (Vals), Schütz, Stiffler, Stoffel, Thomann, Thöny, Trachsel, Tscholl, Valsecchi, Vetsch, Zarro, Zinsli

Session: 25.03.2003
Vorstoss: it Motion


Risposta del Governo

L'obiettivo principale dell'attuazione della vigente Legge cantonale sulla caccia era quello di rinnovare la caccia grigione basata sul sistema della licenza rafforzandola in tal modo per il futuro. Questo obiettivo è stato ampiamente raggiunto. Gli effettivi di ungulati sono stati adeguati alle condizioni regionali grazie ai nuovi concetti di caccia e mostrano una struttura naturale dell'effettivo. Anche i danni provocati dalla selvaggina si sono fortemente ridotti negli ultimi anni. L'importante aumento utile di oltre il 30 percento dell'effettivo primaverile e l'offerta molto limitata di femmine alfa richiedono però anche per il futuro l'abbattimento di capi madri e giovani per i cervi ed i caprioli, questo per adempiere ai piani di abbattimento e per stabilizzare gli effettivi ad un numero sostenibile. Per questo motivo continuerà ad essere necessaria la caccia autunnale in novembre e dicembre, oltre alla caccia alta ordinaria di settembre, al fine di regolare esattamente gli effettivi. La pianificazione della caccia adempie un compito importante anche in relazione alla caccia bassa. Per quest'ultima la pianificazione della caccia deve garantire che nessuna specie selvatica sia minacciata dalla caccia. Per questo, in collaborazione con i cacciatori e con ornitologi, sono stati sviluppati programmi di sorveglianza che trovano oggi un ampio riconoscimento.

Le richieste delle firmatarie e dei firmatari della mozione mirano in sostanza ad una nuova regolamentazione del finanziamento della regalia della caccia, ad un adeguamento della stagione di caccia, all'incentivazione della formazione dei giovani cacciatori, alla decriminalizzazione della punizione di trasgressioni di caccia semplici, nonché alla semplificazione e alla flessibilizzazione della legislazione cantonale sulla caccia. Come delle firmatarie e dei firmatari della mozione il Governo è dell'avviso che la Legge cantonale sulla caccia sia da sviluppare nel quadro di una revisione. Questa disponibilità il Governo l'ha già espressa nella sua presa di posizione in merito al postulato Beeli (PGC 1994/1995, 642 seg., 927 segg.) e alla mozione (PGC 1999/2000, 19, 298, 483). Una necessità di adeguamento vi è in particolare nella regolamentazione delle stagioni di caccia (p. es. inizio anticipato della caccia alta, rinuncia ad un prolungamento o ad una riapertura della caccia alta, ecc.), nella decriminalizzazione della caccia (p. es. l'introduzione di una procedura di multa ordinaria per piccole violazioni del diritto sulla caccia), nonché per quanto concerne l'incentivazione della formazione di giovani cacciatori. Per quanto riguarda la regalia della caccia rimane da ricordare che essa mostra attualmente di nuovo una piccola eccedenza attiva, grazie alla realizzazione di numerose misure riferite alle spese ed agli introiti. Per mezzo della regalia della caccia vengono nel frattempo compensate sempre più anche prestazioni che non vengono fornite esclusivamente in relazione alla caccia (p. es. singoli compiti nel settore ecologia e protezione dell'ambiente, sorveglianza e controllo della cacciagione grossa, ecc.). Il finanziamento di queste prestazioni fornite in ampia misura nell'interesse pubblico, non potrà perciò in futuro avvenire tramite un aumento delle tasse per la licenza di caccia, bensì dovrà essere garantito da altre fonti di finanziamento (p. es. mezzi federali). Rimane infine da ricordare che l'esecuzione della Legge cantonale sulla caccia si è perlopiù dimostrata valida. Nel quadro di una revisione della Legge si devono però anche eliminare i relativi punti deboli.

Riassumendo il Governo ricorda che esso approva una revisione della Legge cantonale sulla caccia. Nel fare questo bisogna però considerare anche una revisione parziale limitata ai punti di revisione più importanti del diritto cantonale in materia di caccia, oltre alla revisione totale richiesta delle firmatarie e dei firmatari della mozione. Il Governo si dichiara pertanto disposto ad accogliere la mozione con questa restrizione.

Data: 29 aprile 2003