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Sessione: 25.03.2003
In un excursus in merito all'iniziativa per la salvaguardia delle pari opportunità per i giovani grigionesi (messaggi quaderno n.6/2002 2003, pag. 220) il Governo illustra la sua concezione dell'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole medie e professionali. Per promuovere il francese a livello liceale, si propone di concludere l'insegnamento di una delle due lingue straniere che vengono insegnate già nella scuola popolare (italiano e inglese) prima di conseguire la maturità. Oltre a ciò dovrebbe essere prescritto, come materia obbligatoria, il francese quale terza lingua.
Il diritto di rango superiore, il Regolamento concernente il riconoscimento degli attestati di maturità (RRM), richiede l'insegnamento di tre lingue, vale a dire della lingua madre e di due lingue straniere. Nei licei grigionesi dovrebbe quindi essere insegnata un'ulteriore lingua straniera. Questo maggiore carico delle studentesse e degli studenti dei licei grigionesi con un'ulteriore lingua almeno per un certo periodo della loro formazione determinerebbe una formazione unilaterale centrata sulle lingue a scapito di altre materie come ad es. della matematica e delle scienze naturali.
Un punto debole costituisce inoltre l'abbandono dell'inglese o dell'italiano prima di conseguire la maturità. Questa scelta andrà in massima parte a sfavore dell'italiano, vale a dire che la minoranza delle studentesse e degli studenti liceali porteranno l'italiano fino alla maturità. In che cosa allora consista la promozione approfondita delle lingue cantonali, rimane senza risposta.
Il RRM lascia aperto soltanto un margine d'azione ristretto per la limitazione della scelta delle lingue. Si pone quindi la domanda, se la limitazione presentata nel messaggio di dichiarare obbligatoria una lingua, vale a dire il francese, sia conforme al diritto di rango superiore.
Le sottoscritte ed i sottoscritti invitano pertanto il Governo ad esaminare, se non può essere adottato il modello proposto dal RRM senza limitazione della libera scelta.
Il modello presentato (alla Commissione svizzera di maturità) nella risposta dovrà inoltre essere esaminato in merito alla sua legalità.

Coira, 25 marzo 2003

Name: Hanimann, Bischoff, Berther (Disentis/Mustér), Arquint, Brunold, Bühler, Christ, Claus, Hanimann, Hardegger, Hess, Jäger, Joos, Juon, Kessler, Koch, Nick, Roffler, Scharplatz, Stiffler, Suter, Tramèr, Tuor (Disentis/Mustér), Walther

Session: 25.03.2003
Vorstoss: it Postulat

Risposta del Governo

Le firmatarie ed i firmatari del postulato chiedono l'esame della legalità del concetto sulle lingue per i licei grigionesi e propongono di non limitare la scelta delle lingue prevista nel Regolamento concernente il riconoscimento degli attestati di maturità (RRM).

L'Ufficio federale dell'educazione e della scienza ha esaminato il concetto sulle lingue previsto per i licei grigionesi e comunica che non viene lesa alcuna disposizione del RRM.

Il concetto sulle lingue proposto per i licei grigionesi va valutato alla luce delle esperienze finora fatte con la realizzazione del RRM. Nelle considerazioni va inoltre tenuto conto delle condizioni quadro che sono alla base del concetto linguistico attuale: nel 1998, in occasione del dibattito sulla revisione della Legge sulle scuole medie, diversi membri del Gran Consiglio hanno chiesto la promozione delle lingue cantonali nelle scuole medie (PGC 5|97/98, pag. 660 segg.). In una dichiarazione a verbale il Governo ha previsto di stabilire per le allieve e gli allievi grigionesi, ai sensi dell'articolo 9 cpv. 7 RRM, una lingua cantonale quale seconda lingua nazionale (PGC 5|97/98, pag. 673); in relazione alla discussione sul concetto sulle lingue per la scuola superiore di grado superiore è stato discusso in modo approfondito la problematica dell'insegnamento del francese nelle scuole medie e presentato l'approccio ora pronto (PGC 2|2000/2001, pag. 367).

Nel frattempo si sono potute acquisire altre esperienze con la realizzazione del RRM e con la maggiore densità del programma d'insegnamento dovuta all'accorciamento della formazione liceale.

Dal momento che per l'inizio dell'anno scolastico 2004/2005 entreranno nel liceo le prime allieve ed i primi allievi che nel settimo e ottavo anno scolastico hanno imparato due lingue cantonali e l'inglese, per tale data dovrà essere pronto il concetto sulle lingue definitivo per le scuole medie del Cantone. Per la Scuola cantonale grigione sono pertanto stati stesi diversi modelli di griglie orarie che corrispondevano al concetto sulle lingue previsto per le scuole medie. I modelli dimostrano che gli obiettivi didattici fissati nei programmi quadro d'insegnamento per i licei potrebbero venire raggiunti soltanto con una dotazione di lezioni settimanali compresa tra 39 e 41 lezioni obbligatorie. Ciò avrebbe come conseguenza che le allieve e gli allievi avrebbero in media otto lezioni al giorno e che il tempo necessario per i compiti e per l'apprendimento autonomo sarebbe limitato. Dotazioni di lezioni così elevate generano inoltre spese supplementari.

In considerazione di quanto esposto, il Governo ritiene sensato allontanarsi dal concetto originario ed offrire alle allievi ed agli allievi delle 3e classi di tutti i licei grigionesi la possibilità di poter scegliere, quale seconda lingua nazionale, una lingua cantonale o il francese, che verrebbe poi insegnata fino alla maturità. Ogni scuola media deve offrire, come dispone già il diritto vigente per la scuola popolare di grado superiore, tutte le lingue nazionali quali materie facoltative, indipendentemente dal numero di allievi annunciati. Le scuole medie hanno l'incarico di motivare le allieve e gli allievi ad iscriversi alle materie facoltative, offrendo loro corsi attrattivi.

Il Governo è disposto ad accogliere il postulato ai sensi delle presenti considerazioni.

Data: 6 maggio 2003