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Sessione: 25.03.2003
L'attuale periodo di carica nelle commissioni cantonali va dal 1° luglio 2000 al 30 giugno 2004. Nell'agosto 2003 l'Ufficio cantonale del personale e dell'organizzazione chiederà a tutti i Dipartimenti e alla Cancelleria dello Stato di inoltrare le proposte di nomina per il prossimo periodo di carica. Le nomina verranno decise dal Governo nel gennaio 2004. Tocca per ora ai Dipartimenti preparare le nuove liste per le nomine.
Da una lista della quota di rappresentanza donne/uomini nelle commissioni cantonali risulta che in 30 di circa 70 commissioni non è rappresentata alcuna donna. Di queste 70 commissioni soltanto 14 sono presiedute da donne. Nelle restanti commissioni la rappresentanza delle donne è, a parte alcune eccezioni, minima.
In occasione della nomina dei membri delle commissioni cantonali per il periodo di carica dal 1° luglio 2004 al 30 giugno 2008 si deve assolutamente ovviare a questa situazione insostenibile ed aumentare la quota delle donne. L'Ufficio cantonale per l'uguaglianza quale servizio di coordinamento gestisce una banca dati in cui sono registrate le donne disposte ad impegnarsi in seno a commissioni e simili. L'obiettivo è quello di ottenere una rappresentanza di donne negli organi politici. In questo pool di donne figurano i nominativi di 150 donne interessate, incluse le possibili sfere d'attività.
Le società femminili possono inoltre essere contattate in qualsiasi momento. Un numero sufficiente di donne si interesserebbe dunque alle più varie tematiche.
Il Governo è invitato a tenere conto in maniera adeguata di queste esigenze in occasione delle nomine dei membri delle commissioni cantonali per il periodo di carica dal 1° luglio 2004 al 30 giugno 2008.

Coira, 25 marzo 2003

Name: Meyer, Christ, Cahannes, Arquint, Barandun, Battaglia, Biancotti, Brasser, Bucher, Bühler, Cavegn, Caviezel (Coira), Christoffel, Dermont, Farrér, Feltscher, Frigg, Geisseler, Gross, Hardegger, Hess, Jäger, Joos, Kessler, Koch, Lardi (Poschiavo), Locher, Looser, Luzio, Maissen, Noi, Pfenninger, Pfiffner, Plozza, Portner, Righetti, Robustelli, Scharplatz, Schmutz, Schütz, Suenderhauf, Suter, Trepp, Wettstein, Zanolari, Zarro, Zindel

Session: 25.03.2003
Vorstoss: it Postulat


Risposta del Governo

Per la nomina dei nuovi membri delle commissioni per il periodo di carica 2000-2004 l'Ufficio del personale e dell'organizzazione ha consigliato a tutti i Dipartimenti dell'Amministrazione cantonale di ricorrere al "Pool di donne" (banca dati con i nominativi di esperte) dell'Ufficio di coordinamento per questioni di uguaglianza. Allora vi erano 67 seggi da rioccupare. Per la nomina per questo periodo di carica i Dipartimenti hanno proposto 20 donne e 47 uomini.

Da una valutazione della composizione delle Commissioni cantonali emergono i risultati seguenti:
- Al momento sono attive 78 Commissioni cantonali.
- Queste 78 Commissioni contano in totale 609 membri.
- Di questi 609 membri 105 sono donne. Ciò corrisponde al 17,2%.
- 15 Commissioni sono presiedute da donne. Ciò corrisponde al 19,2%.
- 34 Commissioni non contano membri femminili. Ciò corrisponde al 43,6%.
- 5 Commissioni sono costituite da una maggioranza femminile. Ciò corrisponde al
6,4 %.
- Le Commissioni in cui le donne rappresentano la maggioranza si occupano di questioni che interessano le donne oppure fanno parte "di tradizione" di temi a cui si interessano in particolare le donne: Commissione dell'educazione, Servizio psicologico scolastico, formazione femminile, Commissione delle biblioteche, Commissione di accompagnamento e impulso per questioni di uguaglianza.
- La Commissione della gestione del Gran Consiglio è attualmente presieduta da una donna.

Da questa visione d'insieme emerge che le donne sono notevolmente sottorappresentate.

I motivi di questa sottorappresentanza sono complessi. Le conseguenze si manifestano in un contesto politico globale, le donne sono infatti sottorappresentate anche a livello politico, nei comuni e nel Cantone. Ciò significa che la visione femminile e lo sfondo delle esperienze femminili hanno troppo poco peso in tutti gli organi.

La richiesta sostenuta nel postulato di tenere conto in modo adeguato di questo stato di fatto nelle elezioni dei membri delle Commissioni cantonali è giustificata.

La composizione delle Commissioni cantonali deve rispecchiare la struttura politico-socio-culturale del Cantone, ragione per cui per la nomina vengono presi in considerazione la lingua, le regioni ed i partiti. Non vi è alcun motivo evidente per cui le donne non debbano ugualmente aver diritto ad un'adeguata rappresentanza.
La selezione di candidate e candidati potenziali per una commissione cantonale avviene nella prassi in un quadro piuttosto informale. Occorre perciò sensibilizzare i responsabili affinché vengano proposte donne. Questa sensibilizzazione deve avvenire all'interno delle Commissioni, presso le ed i presidenti, nei Dipartimenti e nei partiti.
Uno dei risultati della meta-analisi dell'Ufficio per l'uguaglianza dei Grigioni (sulla partecipazione politica di donne nella politica comunale) è quello che le donne desiderano che ci si rivolga ad esse con una domanda possibilmente concreta e seria, sottoponendo loro una descrizione dettagliata dell'attività, del tempo richiesto ecc. Ciò dovrebbe essere preso in considerazione se si vuole conquistare donne per il lavoro in seno ad una commissione.

Il Governo s'impegna ad aumentare la quota femminile nelle Commissioni cantonali. La visione e lo sfondo delle esperienze delle donne devono ottenere maggiore considerazione. Di questa esigenza si dovrà particolarmente tenere conto per il periodo di carica 2004-2008. I Dipartimenti ed i Servizi sono esortati in tal senso a proporre candidate idonee per il lavoro di commissione.

Il Governo rende espressamente attenti i Dipartimenti, le Commissioni e le ed i loro presidenti alla banca dati delle esperte "Pool di donne" disponibile presso l'Ufficio di coordinamento per questioni di uguaglianza. L'Ufficio di coordinamento deve essere contattato soprattutto quando il numero di candidate non è sufficientemente elevato. Grazie al suo knowhow e alla sua rete di contatto (ad es. con organizzazioni femminili) esso può aiutare nella ricerca di donne idonee.

Per il resto, per la nomina nelle Commissioni cantonali in futuro il Governo applicherà più spesso la cosiddetta regola di preferenza, vale a dire in caso di qualifica paragonabile si dà la preferenza alla donna.

Le Commissioni con una denominazione soltanto maschile verranno linguisticamente adeguate: Perfezionamento delle e degli insegnanti, avvocati ed avvocatesse In questi casi la forma femminile è poco comune., Presidenti e presidentesse1 delle Commissioni dell'orario, periti di stima, veterinari e veterinarie ufficiali, guide alpine.

In tal senso il Governo è disposto ad accogliere il postulato.

Data: Risposta del Governo

Per la nomina dei nuovi membri delle commissioni per il periodo di carica 2000-2004 l'Ufficio del personale e dell'organizzazione ha consigliato a tutti i Dipartimenti dell'Amministrazione cantonale di ricorrere al "Pool di donne" (banca dati con i nominativi di esperte) dell'Ufficio di coordinamento per questioni di uguaglianza. Allora vi erano 67 seggi da rioccupare. Per la nomina per questo periodo di carica i Dipartimenti hanno proposto 20 donne e 47 uomini.

Da una valutazione della composizione delle Commissioni cantonali emergono i risultati seguenti:
- Al momento sono attive 78 Commissioni cantonali.
- Queste 78 Commissioni contano in totale 609 membri.
- Di questi 609 membri 105 sono donne. Ciò corrisponde al 17,2%.
- 15 Commissioni sono presiedute da donne. Ciò corrisponde al 19,2%.
- 34 Commissioni non contano membri femminili. Ciò corrisponde al 43,6%.
- 5 Commissioni sono costituite da una maggioranza femminile. Ciò corrisponde al
6,4 %.
- Le Commissioni in cui le donne rappresentano la maggioranza si occupano di questioni che interessano le donne oppure fanno parte "di tradizione" di temi a cui si interessano in particolare le donne: Commissione dell'educazione, Servizio psicologico scolastico, formazione femminile, Commissione delle biblioteche, Commissione di accompagnamento e impulso per questioni di uguaglianza.
- La Commissione della gestione del Gran Consiglio è attualmente presieduta da una donna.

Da questa visione d'insieme emerge che le donne sono notevolmente sottorappresentate.

I motivi di questa sottorappresentanza sono complessi. Le conseguenze si manifestano in un contesto politico globale, le donne sono infatti sottorappresentate anche a livello politico, nei comuni e nel Cantone. Ciò significa che la visione femminile e lo sfondo delle esperienze femminili hanno troppo poco peso in tutti gli organi.

La richiesta sostenuta nel postulato di tenere conto in modo adeguato di questo stato di fatto nelle elezioni dei membri delle Commissioni cantonali è giustificata.

La composizione delle Commissioni cantonali deve rispecchiare la struttura politico-socio-culturale del Cantone, ragione per cui per la nomina vengono presi in considerazione la lingua, le regioni ed i partiti. Non vi è alcun motivo evidente per cui le donne non debbano ugualmente aver diritto ad un'adeguata rappresentanza.
La selezione di candidate e candidati potenziali per una commissione cantonale avviene nella prassi in un quadro piuttosto informale. Occorre perciò sensibilizzare i responsabili affinché vengano proposte donne. Questa sensibilizzazione deve avvenire all'interno delle Commissioni, presso le ed i presidenti, nei Dipartimenti e nei partiti.
Uno dei risultati della meta-analisi dell'Ufficio per l'uguaglianza dei Grigioni (sulla partecipazione politica di donne nella politica comunale) è quello che le donne desiderano che ci si rivolga ad esse con una domanda possibilmente concreta e seria, sottoponendo loro una descrizione dettagliata dell'attività, del tempo richiesto ecc. Ciò dovrebbe essere preso in considerazione se si vuole conquistare donne per il lavoro in seno ad una commissione.

Il Governo s'impegna ad aumentare la quota femminile nelle Commissioni cantonali. La visione e lo sfondo delle esperienze delle donne devono ottenere maggiore considerazione. Di questa esigenza si dovrà particolarmente tenere conto per il periodo di carica 2004-2008. I Dipartimenti ed i Servizi sono esortati in tal senso a proporre candidate idonee per il lavoro di commissione.

Il Governo rende espressamente attenti i Dipartimenti, le Commissioni e le ed i loro presidenti alla banca dati delle esperte "Pool di donne" disponibile presso l'Ufficio di coordinamento per questioni di uguaglianza. L'Ufficio di coordinamento deve essere contattato soprattutto quando il numero di candidate non è sufficientemente elevato. Grazie al suo knowhow e alla sua rete di contatto (ad es. con organizzazioni femminili) esso può aiutare nella ricerca di donne idonee.

Per il resto, per la nomina nelle Commissioni cantonali in futuro il Governo applicherà più spesso la cosiddetta regola di preferenza, vale a dire in caso di qualifica paragonabile si dà la preferenza alla donna.

Le Commissioni con una denominazione soltanto maschile verranno linguisticamente adeguate: Perfezionamento delle e degli insegnanti, avvocati ed avvocatesse In questi casi la forma femminile è poco comune., Presidenti e presidentesse1 delle Commissioni dell'orario, periti di stima, veterinari e veterinarie ufficiali, guide alpine.

In tal senso il Governo è disposto ad accogliere il postulato.

Data: Risposta del Governo

Per la nomina dei nuovi membri delle commissioni per il periodo di carica 2000-2004 l'Ufficio del personale e dell'organizzazione ha consigliato a tutti i Dipartimenti dell'Amministrazione cantonale di ricorrere al "Pool di donne" (banca dati con i nominativi di esperte) dell'Ufficio di coordinamento per questioni di uguaglianza. Allora vi erano 67 seggi da rioccupare. Per la nomina per questo periodo di carica i Dipartimenti hanno proposto 20 donne e 47 uomini.

Da una valutazione della composizione delle Commissioni cantonali emergono i risultati seguenti:
- Al momento sono attive 78 Commissioni cantonali.
- Queste 78 Commissioni contano in totale 609 membri.
- Di questi 609 membri 105 sono donne. Ciò corrisponde al 17,2%.
- 15 Commissioni sono presiedute da donne. Ciò corrisponde al 19,2%.
- 34 Commissioni non contano membri femminili. Ciò corrisponde al 43,6%.
- 5 Commissioni sono costituite da una maggioranza femminile. Ciò corrisponde al
6,4 %.
- Le Commissioni in cui le donne rappresentano la maggioranza si occupano di questioni che interessano le donne oppure fanno parte "di tradizione" di temi a cui si interessano in particolare le donne: Commissione dell'educazione, Servizio psicologico scolastico, formazione femminile, Commissione delle biblioteche, Commissione di accompagnamento e impulso per questioni di uguaglianza.
- La Commissione della gestione del Gran Consiglio è attualmente presieduta da una donna.

Da questa visione d'insieme emerge che le donne sono notevolmente sottorappresentate.

I motivi di questa sottorappresentanza sono complessi. Le conseguenze si manifestano in un contesto politico globale, le donne sono infatti sottorappresentate anche a livello politico, nei comuni e nel Cantone. Ciò significa che la visione femminile e lo sfondo delle esperienze femminili hanno troppo poco peso in tutti gli organi.

La richiesta sostenuta nel postulato di tenere conto in modo adeguato di questo stato di fatto nelle elezioni dei membri delle Commissioni cantonali è giustificata.

La composizione delle Commissioni cantonali deve rispecchiare la struttura politico-socio-culturale del Cantone, ragione per cui per la nomina vengono presi in considerazione la lingua, le regioni ed i partiti. Non vi è alcun motivo evidente per cui le donne non debbano ugualmente aver diritto ad un'adeguata rappresentanza.
La selezione di candidate e candidati potenziali per una commissione cantonale avviene nella prassi in un quadro piuttosto informale. Occorre perciò sensibilizzare i responsabili affinché vengano proposte donne. Questa sensibilizzazione deve avvenire all'interno delle Commissioni, presso le ed i presidenti, nei Dipartimenti e nei partiti.
Uno dei risultati della meta-analisi dell'Ufficio per l'uguaglianza dei Grigioni (sulla partecipazione politica di donne nella politica comunale) è quello che le donne desiderano che ci si rivolga ad esse con una domanda possibilmente concreta e seria, sottoponendo loro una descrizione dettagliata dell'attività, del tempo richiesto ecc. Ciò dovrebbe essere preso in considerazione se si vuole conquistare donne per il lavoro in seno ad una commissione.

Il Governo s'impegna ad aumentare la quota femminile nelle Commissioni cantonali. La visione e lo sfondo delle esperienze delle donne devono ottenere maggiore considerazione. Di questa esigenza si dovrà particolarmente tenere conto per il periodo di carica 2004-2008. I Dipartimenti ed i Servizi sono esortati in tal senso a proporre candidate idonee per il lavoro di commissione.

Il Governo rende espressamente attenti i Dipartimenti, le Commissioni e le ed i loro presidenti alla banca dati delle esperte "Pool di donne" disponibile presso l'Ufficio di coordinamento per questioni di uguaglianza. L'Ufficio di coordinamento deve essere contattato soprattutto quando il numero di candidate non è sufficientemente elevato. Grazie al suo knowhow e alla sua rete di contatto (ad es. con organizzazioni femminili) esso può aiutare nella ricerca di donne idonee.

Per il resto, per la nomina nelle Commissioni cantonali in futuro il Governo applicherà più spesso la cosiddetta regola di preferenza, vale a dire in caso di qualifica paragonabile si dà la preferenza alla donna.

Le Commissioni con una denominazione soltanto maschile verranno linguisticamente adeguate: Perfezionamento delle e degli insegnanti, avvocati ed avvocatesse In questi casi la forma femminile è poco comune., Presidenti e presidentesse1 delle Commissioni dell'orario, periti di stima, veterinari e veterinarie ufficiali, guide alpine.

In tal senso il Governo è disposto ad accogliere il postulato.

Data: 29 aprile 2003