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Sessione: 21.10.2003
Nell'ambito del cosiddetto „Doha Round“ nell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si sta attualmente rinegoziando l'Accordo generale sugli scambi di servizi (GATS). Il „Doha Round“, cominciato alla fine del 2001, dovrà concludersi il 31 dicembre 2004. I negoziati GATS mirano non solo all'ulteriore apertura dei mercati in settori come banche, assicurazioni, commercio all'ingrosso e al dettaglio, turismo, trasposti, ma anche educazione, salute, acqua, energia e trattamento dei rifiuti. Settori quindi che in Svizzera rientrano tradizionalmente nella sfera di competenza dei Cantoni risp. dei comuni e sono disciplinati a livello pubblico.
Il Segretariato di Stato dell'economia (seco), che dirige i negoziati GATS per la Svizzera, ha posto a circa 60 Paesi in tutti i continenti domande di liberalizzazione ed anche pubblicato una lista con quei settori nei quali la Svizzera è disposta dal canto suo ad un'ulteriore liberalizzazione. I negoziati inizialmente bilaterali, in seguito multilaterali, con tutti i Paesi membri dell'OMC dureranno fino alla fine del 2004. I risultati porteranno ad un Accordo GATS allargato, al quale la legislazione svizzera dovrà adeguarsi in seguito alla ratifica da parte del Parlamento.
I risultati delle negoziazioni riguardano direttamente anche la sfera di competenza del Cantone e dei comuni e potrebbero influenzare in modo significativo la vita della popolazione: il GATS è vincolante per tutti i livelli amministrativi e mette pertanto in discussione il principio di sussidiarietà. Sono interessati settori chiave che sono decisivi per la coesione sociale: salute, educazione, approvvigionamento energetico, ambiente, trasporti, trattamento dei rifiuti.
Anche se finora la Svizzera non ha posto né domande di liberalizzazione né presentato offerte di liberalizzazione per il Servizio pubblico, non è in alcun modo garantito che quest'ultimo non debba lo stesso essere aperto a medio termine alla concorrenza internazionale. Con la sottoscrizione del GATS nel 1995 gli Stati si sono infatti impegnati a rinegoziarlo periodicamente per elevare il livello di liberalizzazione di tutti i servizi senza eccezioni. Uno studio dell'Ufficio federale dell'educazione e della scienza (dossier UFES 1/2003) rivela infatti che le concessioni che la Svizzera ha già fatto nel settore dell'educazione, non tutelano sufficientemente la scuola pubblica.
Non è minacciato solo il Servizio pubblico, bensì anche il principio di sussidiarietà della Svizzera: il GATS limita particolarmente la possibilità delle autorità locali di portare avanti una politica indipendente nel settore dei servizi e di amministrare e disciplinare autonomamente i servizi.
Il nuovo art. 55 della Costituzione federale del 18 aprile 1999 prevede la collaborazione dei Cantoni alle decisioni di politica estera. Questi dovrebbero venire informati non solo „tempestivamente e compiutamente“; ai loro pareri deve essere dato anche „particolare rilievo“ nei settori che toccano le loro competenze. All'inizio di quest'anno i Cantoni sono stati consultati dal seco in merito ai settori che rientrano nella loro sfera di competenza, ma questa consultazione ha riguardato solo l'Amministrazione; a quanto pare non sono stati coinvolti né i Legislativi/Parlamenti né i comuni.

In tale contesto chiediamo al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Il Governo e il Dipartimento competente sono stati informati e consultati in merito alle offerte e alle domande che la Svizzera ha fatto risp. posto nell'ambito delle negoziazioni in corso sull'Accordo GATS dell'OMC?

2. Il Governo ha parlato con altri Cantoni, ad es. nell'ambito di una Conferenza dei governi, delle aspettative e dei timori connessi ai negoziati GATS o parlato di una procedura comune?

3. Quali settori che rientrano nella sfera di competenza cantonale sono interessati da future liberalizzazioni e quali sono le possibili conseguenze?

4. E' vero che i negoziati in corso all'OMC sulla questione delle sovvenzioni potrebbero minacciare il Servizio pubblico, vale a dire nella misura in cui le regole dell'OMC vietano, nell'erogazione di sovvenzioni, di discriminare imprese private straniere rispetto ad aziende pubbliche svizzere? A tale proposito quali misure adeguate prevede il Governo?

5. Il Governo è disposto in particolare a chiedere garanzie al Consiglio federale, affinché gli Accordi approvati in seno all'OMC non diano diritto ad investitori stranieri di ledere la sovranità cantonale e comunale?

6. Il 25 febbraio 2003 il Consiglio comunale di Parigi ha dichiarato quest'ultima „zona non GATS“. I Consigli comunali di Vienna e Genova hanno approvato risoluzioni che chiedono l'interruzione dei negoziati GATS. Il Governo è eventualmente disposto a fare qualcosa di simile vista l'insicurezza sullo sviluppo e sulle conseguenze delle negoziazioni sull'Accordo generale sugli scambi di servizi dell'OMC?

Coira, 20 ottobre 2003

Name: Peyer, Jaag, Pfenninger, Arquint, Baselgia, Frigg-Walt, Jäger, Meyer Persili, Pfiffner, Trepp, Zindel, Gartmann-Albin, Caviezel (Coira)

Session: 21.10.2003
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

Domanda 1: Informazione e consultazione del Cantone

Il Governo è stato ampiamente informato sulla prevista offerta di negoziazione della Svizzera ed invitato a prendere posizione. Nell'ambito della consultazione dei Cantoni, coordinata dalla Conferenza dei governi cantonali, il Governo ha dapprima licenziato la sua presa di posizione sulla prevista offerta di negoziazione della Svizzera ed in un secondo momento ha approvato la presa di posizione consolidata di tutti i Cantoni nel quadro della Conferenza dei governi cantonali.

Domanda 2: Collaborazione con altri Cantoni

In occasione della seduta plenaria della Conferenza dei governi cantonali del 13 marzo 2003 la prevista offerta di negoziazione della Svizzera è stata oggetto di una lunga discussione tra i rappresentanti dei 26 governi cantonali, al termine della quale è stata licenziata all'attenzione della Confederazione una presa di posizione consolidata dei Cantoni, approvata anche dal Cantone dei Grigioni. La presa di posizione consolidata dei Cantoni è stata ampiamente presa in considerazione dal Consiglio federale per l'approvazione dell'offerta di negoziazione della Svizzera; a tale riguardo si è tenuto conto anche delle richieste del Cantone dei Grigioni.

Domanda 3: Conseguenze sulla sfera di competenza cantonale

I Cantoni sono stati consultati poiché il GATS interessa l'apertura al mercato anche di servizi che rientrano nella sfera di competenza cantonale. I membri dell'OMC possono assumere degli impegni individuali nei settori dei servizi professionali dell'energia, della sanità, dell'edilizia, della distribuzione (commercio), dell'educazione, dell'ambiente, del tempo libero e della cultura nonché dei servizi finanziari (monopolio dell'assicurazione fabbricati). Tali eventuali impegni individuali interessano tuttavia solo la questione dell'apertura al mercato; la regolamentazione di questi settori compete ai singoli membri dell'OMC, vale a dire in Svizzera ai Cantoni.

Il Consiglio federale segue nelle trattative in corso una politica secondo cui la Svizzera non assume impegni di liberalizzazione che contrasterebbero con la legislazione svizzera. Ciò vale anche per la legislazione cantonale e comunale. Quindi l'esito delle negoziazioni basato sull'attuale offerta di negoziazione della Svizzera non avrebbe in sostanza alcuna conseguenza sulla sfera di competenza cantonale. Va comunque precisato che gli impegni assunti nell'ambito del GATS vanno anche osservati.

Domanda 4: Sovvenzioni e Servizio pubblico

Nell'ambito del GATS ogni Stato stabilisce autonomamente fino a che punto vuole liberalizzare e quindi aprire alla concorrenza estera il commercio in un determinato settore. L'offerta di negoziazione della Svizzera si muove nel quadro della legislazione vigente. Dato che con un impegno di liberalizzazione illimitato in Svizzera si potrebbe di fatto arrivare al punto che nell'erogazione di sovvenzioni non sarebbe più possibile discriminare imprese private straniere rispetto ad aziende pubbliche svizzere, il Consiglio federale ha ad esempio deciso, su richiesta dei Cantoni, di non presentare alcuna offerta di liberalizzazione nel settore della cultura.

Domanda 5: Garanzie contro la violazione della sovranità cantonale

In base all'art. 55 Cost. e ai sensi della Legge federale concernente la partecipazione dei Cantoni alla politica estera della Confederazione il Consiglio federale deve consultare i Cantoni prima di assumere impegni di politica estera nel settore di competenza cantonale. Come già citato sopra il Consiglio federale ha chiesto ai Cantoni il loro parere prima di approvare la sua offerta di negoziazione nell'ambito del GATS e ha tenuto conto delle richieste nell'offerta di negoziazione. Anche in altri accordi nel quadro dell'OMC i Cantoni vengono consultati nella misura in cui sono interessate le loro competenze o i loro interessi essenziali. Il Governo non vede pertanto la necessità di richiedere, come proposto, una dichiarazione di garanzia.

Domanda 6: Risoluzioni per una „zona non GATS“

Il Governo ritiene che da un lato tali soluzioni non sono attuabili dal punto di vista giuridico e dall'altro che non ve ne è la necessità dato che il Consiglio federale ha tenuto adeguatamente conto delle richieste dei Cantoni e dei comuni nelle negoziazioni.

Data: 16 dicembre 2003