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Sessione: 17.06.2004
Concernente la vendita di tabacchi ai giovani sotto i 16 anni e la messa a disposizione e la gestione di distributori automatici di sigarette all'aperto, nelle stazioni e nei ristoranti.
Nella vita quotidiana si osserva - e gli studi lo confermano - che il consumo di tabacco, canapa e alcol negli adolescenti sempre più giovani sta aumentando.

I fatti accertati sono:

1. Negli ultimi anni è fortemente aumentato il numero di giovani fumatrici e di giovani fumatori. Già le allieve e gli allievi di 12 anni fumano regolarmente la mattina presto prima di andare a scuola.

2. Quanto prima si comincia a fumare, tanto più difficile è smettere e tanto maggiore è il rischio di soffrire più tardi degli effetti nocivi del fumo.

3. Le campagne di prevenzione che rendono attenti alla problematica della dipendenza ed al danno per la salute non hanno praticamente alcun effetto sui giovani.

Drastici aumenti dei prezzi delle sigarette sono considerati una misura efficace per ridurre il consumo di tabacco da parte di adolescenti, giovani e adulti.

Il divieto della vendita di sigarette ai giovani sotto i 16 anni, il divieto di distributori automatici di sigarette o la limitazione dell'accesso a distributori automatici per adolescenti vengono menzionati quali ulteriori misure di prevenzione ed esaminati dall'Ufficio federale della sanità pubblica. (cfr. anche Programma nazionale 2001 2005 per la prevenzione del tabagismo dell'Ufficio federale della sanità pubblica)

Riassumendo occorre precisare che sono noti i danni alla salute provocati dal tabacco e dal consumo eccessivo di alcol, come pure i risultanti costi per il settore sanitario e per il benessere sociale.

In seguito alla sentenza del Tribunale federale del 28.03.2002 (sentenza 2P.2007/2000) in merito ad un ricorso di diritto pubblico contro la legge sulla pubblicità, emanata nel giugno 2000 dal Gran Consiglio del Cantone di Ginevra, è chiaro che le leggi che mettono in primo piano la protezione dei giovani e la prevenzione, emanate dai Cantoni, non sono contrarie al diritto federale di rango superiore.

Le firmatarie ed i firmatari chiedono al Governo di accogliere il presente incarico e di presentare al Gran Consiglio un disegno di legge che proibisca la vendita diretta di tabacchi ai minorenni, ma anche la vendita tramite distributori automatici.

Coira, 17 giugno 2004

Name: Schütz, Jäger, Pfiffner, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Bundi, Caviezel (Thusis), Frigg, Jaag, Koch, Märchy-Michel, Meyer-Persili (Coira), Mengotti, Noi, Peyer, Pfenninger, Trepp, Zindel, Brasser, Caviezel (Coira)

Session: 17.06.2004
Vorstoss: it Auftrag


Risposta del Governo

Secondo il programma nazionale per la prevenzione del tabagismo 2001 2005, nella metà degli anni '70 la percentuale di fumatori in Svizzera ha raggiunto un livello massimo (50,6 percento della popolazione) ed è in seguito diminuita al 30,9 percento nella metà degli anni '80. La quota di fumatori adolescenti compresi tra i 15 ed i 19 anni ammontava, alla fine degli anni '70, quasi al 50 percento, per poi calare fino alla fine degli anni '80 a meno del 20 percento. Da allora questo numero è di nuovo aumentato notevolmente. Dall'ultimo grande sondaggio 1997/98 risulta che il 42 percento degli uomini interpellati ed il 39 percento delle donne interpellate fuma. Nel corso di più anni, l'età media della prima sigaretta è costantemente calata e si colloca oggi intorno ai 16 anni. Dal 1974 la vendita complessiva annua oscilla costantemente tra i 15 e 17 miliardi di sigarette. La vendita annua per fumatore per contro è in calo e ammonta attualmente a circa 2'500 sigarette.

Le esperienze degli ultimi anni dimostrano che singole misure statali, come ad esempio l'aumento dei prezzi delle sigarette, non sono in grado di influire nel modo desiderato sul comportamento dei consumatori giovani ed adulti. Si deve piuttosto partire dal presupposto che la questione se gli adolescenti fumano dipenda dal rispettivo life style in voga, vale a dire dalle forme di comportamento e di atteggiamento di tendenza nel gruppo. Di conseguenza, gli adolescenti cercano di orientarsi allo stile di vita degli adulti, ricorrendo a comportamenti e pratiche simboliche visibili nella vita di tutti i giorni. Se dunque il fumo è in voga, neanche un divieto di vendita di tabacchi ad adolescenti impedisce loro di procurarsi le sigarette. Divieti, segnatamente per adolescenti, costituirebbero piuttosto uno stimolo per trasgredire questi divieti. Per un ragazzo di 14 anni non sarebbe un problema trovare un diciassettenne che gli compri le sigarette.

Come l'Ufficio federale della sanità pubblica ha precisato nel suo programma per la prevenzione del tabagismo 2001 - 2005, il consumo della prima sigaretta e la continuazione del consumo di tabacco sono associati a fenomeni multifunzionali, segnatamente pressione del gruppo, scarsa autostima, problemi a scuola e/o a casa, timori e depressioni oppure l'ambiente socioeconomico. L'Ufficio federale della sanità pubblica presuppone quindi che soltanto l'attuazione di un pacchetto di misure coordinato sia opportuno per distogliere adolescenti e adulti dal fumo risp. per convincerli a smettere di fumare. Sulla base di questa situazione, l'Ufficio federale della sanità pubblica sta attualmente elaborando, all'indirizzo del Parlamento federale, un pacchetto di misure nell'ambito del programma di legislatura 2003 - 2007. Questo pacchetto conterrà, oltre ad una maggiore prevenzione e ad offerte per smettere, anche divieti legali a livello federale, come il divieto di pubblicità dei tabacchi ed un divieto di vendita di tabacchi ad adolescenti.

Sulla base del fatto che a livello federale si sta attualmente elaborando un ampio pacchetto di misure, il Governo ritiene poco opportuno stabilire a livello cantonale un divieto di vendita di tabacchi ad adolescenti, nel senso di una misura puntuale. Esso chiede pertanto che l'incarico venga respinto.

Data: 10 settembre 2004