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Sessione: 18.06.2004
Il mandato di politica linguistica assegnato alla Confederazione ed al Cantone è stato ridefinito con i principi sanciti nell'art. 70 della Costituzione federale. Con l'avamprogetto di legge federale sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche, l'Ufficio federale della cultura ha elaborato misure per la sua attuazione. Sia l'art. 70 della Costituzione federale che diversi interventi parlamentari alle Camere federali esigono un maggiore impegno di politica linguistica da parte di Confederazione e Cantone.

Tra gli elementi di spicco dell'avamprogetto figuravano la promozione della competenza linguistica nelle lingue nazionali, la promozione degli scambi di allievi e insegnanti di tutti i livelli formativi, la creazione di un centro di competenze per il plurilinguismo e il sostegno di misure di politica della comprensione realizzate da terzi. Nella nuova legge sulle lingue dovevano essere integrate anche misure di promozione a beneficio del romancio e dell'italiano nel Cantone dei Grigioni ed in Ticino, nonché il sostegno da parte della Confederazione ai Cantoni plurilingue.

Nella sua seduta del 28 aprile 2004 il Consiglio federale ha deciso di rinunciare all'approvazione dell'avamprogetto di legge sulle lingue all'attenzione del Parlamento. La decisione viene motivata con la difficile situazione finanziaria della Confederazione. Con la nuova base legale a partire dal 2008 vi sarebbero stati a disposizione a livello nazionale 17 milioni di franchi supplementari per la promozione linguistica.

Dopo che gli sforzi delle Camere federali per la ripresa della legge nel piano di legislatura sono stati coronati da successo, il Parlamento ha respinto il programma di legislatura nel suo insieme. Con il piano di legislatura il Consiglio federale pianifica gli obiettivi ed i mezzi della propria politica di governo e della propria attività statale.

I Grigioni, quale Cantone trilingue, sono colpiti in modo particolarmente duro da questa decisione. Le firmatarie ed i firmatari chiedono perciò al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Come valuta il Governo l'attuazione del mandato costituzionale (art. 70 Cost.) e della Carta delle lingue del Consiglio d'Europa?

2. Il Governo intende intervenire presso il Consiglio federale a favore di una legge federale sulle lingue nazionali? Se sì, con quale strategia? In questo contesto è prevista una collaborazione con la Lia Rumantscha e la Pro Grigioni Italiano?

3. Come valuta il Governo le conseguenze di un no alla legge sulle lingue, per quanto riguarda;
a) la promozione linguistica generale,
b) il paesaggio editoriale romancio,
c) un nuovo centro di competenze per il plurilinguismo?

Coira, 18 giugno 2004

Name: Farrér, Bischoff, Parolini, Bachmann, Baselgia-Brunner, Berther (Sedrun), Bleiker, Bundi, Capaul, Casanova (Vignogn), Cavegn, Caviezel (Pitasch), Cavigelli, Christ, Christoffel, Conrad, Dermont, Fallet, Fasani, Fleischhauer, Giacometti, Hartmann (Champfér), Hess, Keller, Koch, Loepfe, Luzio, Maissen, Mengotti, Michel, Montalta, Noi, Perl, Pfister, Plozza, Portner, Quinter, Righetti, Sax, Schmid, Trachsel, Tuor, Wettstein, Zanolari, Zegg, Alig, Guetg, Mainetti

Session: 18.06.2004
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

1. Negli anni passati si è riusciti ad ancorare in modo più solido gli sforzi volti alla conservazione e alla promozione della lingua romancia e italiana in dichiarazioni del Consiglio d'Europa e in disposizioni costituzionali a livello federale e cantonale. Le pietre miliari più importanti sono: la revisione dell'articolo 116 della Costituzione federale (1996), la ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (1997), la Convenzione quadro del Consiglio d'Europa per la protezione delle minoranze nazionali (1998), la nuova Costituzione federale con l'integrazione dell'articolo sulle lingue (2000), la nuova Costituzione cantonale con l'integrazione dell'articolo sulle lingue (2004).

La Carta delle lingue del Consiglio d'Europa prevede che gli Stati firmatari presentino ogni tre anni un rapporto relativo alla sua attuazione. Nel 1999 e nel 2002 la Svizzera ha presentato tali rapporti, nei quali vengono ampiamente illustrati anche gli sforzi del Cantone dei Grigioni a favore della lingua romancia e italiana. La collaborazione con istanze del Consiglio d'Europa ed il grado di attuazione della Carta possono essere definiti da buoni a molto buoni.

L'attuazione dell'articolo 70 della Costituzione federale prevede quanto segue:

- Lingue ufficiali della Confederazione (cpv. 1): l'attuazione può essere definita da sufficiente a buona (materiale di voto in lingua romancia o Homepage di uffici realizzate in quattro lingue). Dalla legge federale sulle lingue nazionali ci attendevamo ulteriori sforzi per una maggiore considerazione segnatamente della lingua romancia.

- Principio di territorialità (cpv. 2): questo settore è stato dichiarato compito dei Cantoni e nell'avamprogetto di legge federale sulle lingue nazionali è stato volutamente tralasciato. I chiarimenti a livello cantonale avvengono nell'ambito dell'attuazione della Costituzione cantonale (progetto di legislazione “lingue cantonali e ufficiali”).

- Comprensione e scambio tra le comunità linguistiche (cpv. 3): sono stati realizzati solo i primi abbozzi di questo incarico costituzionale. Ulteriori passi dovrebbero avvenire nell'ambito della nuova legge federale. In particolare a questo proposito era anche prevista un'istituzione per la promozione del plurilinguismo.

- Sostegno ai Cantoni plurilingue (cpv. 4): a questo proposito ci si deve attendere un sostegno finanziario solo dopo l'entrata in vigore della legge federale.

- Conservazione e promozione della lingua romancia e italiana (cpv. 5): sulla base dell'esistente legge sugli aiuti finanziari per la salvaguardia e la promozione della lingua e cultura romancia e italiana, il Cantone dei Grigioni ha sempre considerato come già acquisita questa parte dell'avamprogetto di legge federale. Dato che questa prospettiva ha potuto essere realizzata con successo, i relativi fondi federali non sono interessati da una decisione negativa concernente la legge federale sulle lingue nazionali. Si deve tuttavia anche dire che l'avamprogetto di nuova legge federale non prevedeva al proposito un aumento dei fondi federali.

2. Il Cantone dei Grigioni è già intervenuto tre volte presso il Consiglio federale contro la rinuncia a portare avanti la legge federale: dapprima in una lettera comune della Lia Rumantscha, della Pro Grigioni Italiano e del Dipartimento dell'educazione, della cultura e della protezione dell'ambiente (maggio 2004), in seguito con una lettera del Governo (giugno 2004) ed infine sotto forma di istanza comune dei quattro Cantoni plurilingue svizzeri, cui ha dato avvio il Cantone dei Grigioni (luglio 2004). Il Governo ripone inoltre grandi speranze per la continuazione del dibattito relativo alla nuova legge federale su diversi interventi non ancora discussi presentati nel Parlamento federale (iniziativa parlamentare Levrat e mozioni Abate e frazione dei Verdi).

3. La decisione negativa del Consiglio federale non ha effetti negativi per il Cantone dei Grigioni in riferimento alla promozione linguistica generale risp. alla promozione del paesaggio editoriale romancio, dato che questi due settori di promozione si basano sull'esistente legge federale sugli aiuti finanziari per la salvaguardia e la promozione della lingua e cultura romancia e italiana che non ha subito modifiche contenutistiche. Avrà per contro conseguenze negative per il Cantone la rinuncia del Consiglio federale agli attesi sussidi per i Cantoni plurilingue, nonché alla creazione di un centro di competenze per il plurilinguismo. Per questi due settori si deve temere che le giustificate attese del Cantone non vengano soddisfatte o perlomeno vengano rinviate nel tempo.

Data: 15 settembre 2004