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Sessione: 20.10.2004
"Raccolti funghi nonostante il divieto", "Raccolti funghi a chili: violato il divieto di raccolta", "Gli italiani arrivano di nuovo in massa a saccheggiare i boschi grigionesi", "Raccolti 52,5 chilogrammi di funghi".
Nelle ultime settimane titoli del genere sono più volte apparsi sulla stampa grigionese. La raccolta di funghi sembra godere di sempre crescente popolarità. Ma accade sempre che il periodo del divieto di raccolta, che secondo l'ordinanza sulla protezione dei funghi (OPF; CSC 498.150) va dal primo al decimo giorno di ogni mese, non viene osservato. A ciò si aggiunge il fatto che molti raccoglitori di funghi non si attengono al contingente giornaliero prescritto di un totale di due chilogrammi di funghi di ogni tipo.
Si pone quindi la domanda se sulla base della legislazione vigente sia garantita la protezione delle piante e dei funghi. Le firmatarie ed i firmatari chiedono al Governo di prendere posizione in merito.

Coira, 20 ottobre 2004

Name: Farrér, Thomann, Jenny, Barandun, Baselgia, Brüesch, Büsser, Capaul, Caviezel (Pitasch), Dermont, Donatsch, Frigg, Giacometti, Hanimann, Joos-Buchli, Keller, Kleis-Kümin, Maissen, Michel, Perl, Pfenninger, Portner, Quinter, Righetti, Sax, Schmid, Telli, Tramèr, Tremp, Wettstein, Zanolari, Furrer

Session: 20.10.2004
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

All'interpellanza si è in gran parte risposto già in occasione dell'ora delle domande nella sessione di ottobre. Si richiama ancora una volta l'attenzione sugli aspetti più importanti relativi alla protezione dei funghi:

I funghi che vengono raccolti sono i corpi fruttiferi visibili dei funghi grandi. I funghi veri e propri vivono quale micelio nel suolo. Il micelio consiste in una rete di filamenti cellulari più o meno fitta. Esso non può venire distrutto in seguito alla raccolta dei corpi fruttiferi. Si sono conclusi e sono stati analizzati gli studi scientifici dell'Istituto federale di ricerca FNP concernenti l'influsso della raccolta dei funghi sugli effettivi degli stessi. I relativi risultati stanno per essere pubblicati. Già un'analisi intermedia svolta nel 1990 ha dimostrato che la raccolta dei corpi fruttiferi dei funghi non è la causa principale della scomparsa di certe specie di funghi. Altri influssi, come ad esempio lo sfruttamento dei boschi o i cambiamenti ambientali (ad es. l'inquinamento del suolo dovuto all'azoto) si ripercuotono in modo molto più drammatico. Questa constatazione non cambierà nella sua sostanza. Dal punto di vista scientifico vengono tuttavia sostenute moderate limitazioni nella raccolta volte alla protezione dei funghi. Non vi è però alcun motivo scientifico attuale per acuire le prescrizioni legali vigenti volte alla protezione dei funghi nel Cantone dei Grigioni (periodo di divieto di raccolta, limitazione della quantità, divieto di raccolta in gruppi, divieto di distruzione intenzionale dei funghi e divieto di raccolta con attrezzature).

Oggigiorno, nelle foreste svizzere crescono ogni anno in media più di 700 tonnellate di funghi commestibili, di cui viene sfruttata solo una parte. Nel caso di alcuni 100 chilogrammi di funghi raccolti illegalmente non si può quindi parlare di uno sfruttamento eccessivo. Va inoltre ricordato che la crescita del corpo fruttifero dipende dalle condizioni climatiche. Vi sono anni buoni, meno buoni e cattivi per i funghi. L'estate e l'autunno 2004 rientravano in un anno da buono a molto buono. In un tale anno, rispetto ad un anno meno buono, da un lato è superiore il numero di raccoglitori e dall'altro è maggiore anche la tentazione di infrangere le prescrizioni. Per questo motivo, nel corso dei controlli si è di conseguenza registrato un numero maggiore di infrazioni alle prescrizioni sulla protezione dei funghi.

Riassumendo il Governo constata che sulla base della legislazione vigente la protezione delle piante e dei funghi è assicurata nella misura in cui questa protezione possa effettivamente essere raggiunta con prescrizioni concernenti la raccolta dei funghi e delle piante.

Data: 6 gennaio 2005