Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 06.12.2004
A titolo di novità la forma giuridica degli istituti di formazione del Cantone è la seguente: "Il/La (nome dell'istituto) è un'istituzione indipendente di diritto pubblico cantonale". Questa definizione viene usata per la forma giuridica del Centro di formazione in campo sanitario e sociale, nonché per quella dell'Alta scuola pedagogica e della Scuola universitaria per la tecnica e l'economia (articoli 8 e 5 delle leggi nel messaggio del Governo al Gran Consiglio, quaderno n. 7/2004-2005).
Questa nuova formulazione corrisponde alla tendenza svizzera volta alla privatizzazione e conferisce agli istituti una maggiore autonomia; è però indiscusso che questa forma giuridica conferisce un maggiore potere alle direzioni scolastiche.
Non occorre spiegare che una predominanza di potere da un lato significa la riduzione dello stesso dall'altro. In questo caso gli insegnanti sono svantaggiati, cosa che può provocare situazioni spiacevoli. Nei nostri istituti di formazione abbiamo finora curato la cultura del dialogo, della collegialità e della codecisione. Questo comportamento caratterizza la cultura pedagogica anche nel contatto con gli studenti. Questo è qualità.
Conclusione: la nuova forma giuridica cela pericoli che richiedono nuove misure.
Queste ultime devono avere come scopo la comunicazione corretta e il contatto ordinato tra direzione e corpo insegnanti. A questo scopo il consiglio scolastico deve esercitare la sua funzione di vigilanza quale istanza indipendente e paritetica.

Ai sensi di quanto esposto pongo al Governo le seguenti domande:

1. Il Governo è tuttora interessato ad un funzionamento impeccabile degli istituti di formazione del Cantone?

2. Il Governo ritiene importante che gli istituti di formazione del Cantone assumano insegnanti esperti e competenti? Se sì, perché nella Scuola propedeutica per le professioni sanitarie (CSS) gli insegnanti, tutti al servizio del Cantone per un periodo compreso tra 11 e 17 anni, vengono invitati dalla direzione e dal consiglio scolastico a cercare un nuovo posto di lavoro, nonostante vi sia la garanzia scritta del Governo che questi insegnanti debbano essere integrati nel nuovo sistema scolastico? E perché la nuova scuola per operatori socio-sanitari (anche CSS) assume al contempo nuovi insegnanti che in parte non dispongono ancora della relativa formazione?

3. Quali misure di risparmio ci si attendono da questo cambiamento, secondo me, insensato?

4. Il consiglio scolastico, che ha preso tali decisioni insieme alla direzione (che è composta da una persona), è costituito da sei persone che non conoscono il settore sanitario (il Direttore del Dipartimento quale presidente del consiglio scolastico, tre segretari di concetto, il presidente della Federazione ospedali e case di cura e una giudice). È ancora "sano" per il settore della formazione in campo sanitario e sociale che, come descritto ai punti 2 e 3, decisioni così importanti in materia di personale vengano prese da un tale organo?

5. Non ritiene anche il Governo che, in un sistema scolastico con tanto potere, nel consiglio scolastico debbano essere rappresentati anche membri del corpo insegnanti ed eventualmente gli studenti? Ciò corrisponderebbe meglio allo spirito democratico della Svizzera.

Coira, 6 dicembre 2004

Name: Noi

Session: 6.12.2004
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

Nell'interpellanza viene correttamente affermato che nel recente passato il legislatore ha configurato in totale tre istituti di formazione quali istituzioni indipendenti di diritto pubblico cantonale. Ciò porta ad una scorporazione dall'Amministrazione centrale degli istituti interessati, ma non ad una privatizzazione. Per il personale trovano applicazione le disposizioni dell'ordinanza cantonale sul personale.

Un'istituzione indipendente gestita con un mandato di prestazioni dispone di una notevole autonomia. L'organo strategico, che nel caso del Centro di formazione in campo sanitario e sociale (CSS) è il "consiglio scolastico", deve svolgere compiti che dal punto di vista del contenuto vanno chiaramente oltre una funzione di vigilanza. Esso è competente per l'orientamento strategico dell'istituto, ma anche per la determinazione di principi inerenti la gestione e il personale, nonché per l'approvazione del piano finanziario e degli obiettivi annuali. Il Governo prende posizione come segue in merito alle singole domande:

1. Il Governo, il Gran Consiglio e gli organi degli istituti di formazione si impegnano in ogni caso a favore della funzionalità degli istituti.

2. Il Governo è convinto che nel reclutamento di personale presso istituti di formazione, così anche presso il CSS, si attribuisce a giusta ragione grande importanza alle esigenze degli studenti, dei programmi di formazione e della scuola. Per quanto attiene agli insegnanti della Scuola propedeutica per le professioni sanitarie, menzionati nell'interpellanza, devono comunque essere considerati anche i fatti seguenti: il 1° gennaio 2003 il CSS ha ripreso gli insegnanti, così come era stato prospettato nei decreti governativi del 3 aprile 2001 (prot. n. 511, concetto di trasformazione) e del 24 settembre 2002 (prot. n. 1368). Nel frattempo essi sono stati impiegati con lo status (ad es. docente incaricato) con il quale erano impiegati presso la Scuola femminile grigione. Nella primavera del 2004 i posti da occupare per la nuova formazione "operatrice/operatore socio-sanitaria/o" sono stati pubblicati prima internamente e poi (in seguito al risultato della pubblicazione interna) esternamente. Il ciclo di formazione "operatrice/operatore socio-sanitaria/o" ha potuto essere iniziato con successo anche grazie alle nuove persone assunte quali docenti incaricati, che in parte si trovano ancora in formazione. I docenti incaricati che insegnano nella Scuola propedeutica hanno stipulato con la CSS contratti di lavoro a tempo determinato, che senza disdetta scadranno alla fine di luglio 2005, quando la Scuola propedeutica cesserà la propria attività. Quando si stava delineando che non a tutti i collaboratori poteva essere garantita un'ulteriore occupazione, il consiglio scolastico e la direzione hanno fatto notare questa situazione agli insegnanti interessati per iscritto e in colloqui, ai sensi di un'informazione tempestiva e supplementare.

3. L'attività della Scuola propedeutica per le professioni sanitarie viene cessata in relazione alla riforma del livello secondario II e non quale misura di risparmio.

4. La procedura, con informazione tempestiva e supplementare delle persone interessate con contratto di lavoro a tempo determinato, scelta dal consiglio scolastico, ritenuto competente dal Governo, soddisfa almeno lo standard minimo generale in riferimento alla risoluzione di contratti di lavoro a tempo determinato e può essere considerata corretta.

5. No. Considerati l'assetto dell'organo strategico e l'attribuzione dei compiti non è opportuno che impiegati o studenti subordinati alla direzione siedano nell'organo sovraordinato alla direzione stessa.

Data: 11 marzo 2005