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Sessione: 07.12.2005
Firmando il protocollo di Kyoto la Svizzera si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2. Queste emissioni devono essere ridotte in tutto il mondo. Il raggiungimento degli obiettivi fissati a livello globale è decisivo per il futuro dell'intero pianeta. Modelli climatici scientificamente riconosciuti mostrano chiaramente che proprio le regioni alpine sono particolarmente colpite da uno sfrenato riscaldamento climatico. Lo sviluppo delle temperature (medie) degli ultimi anni conferma questa tendenza anche per il nostro Cantone. I valori estremi risp. gli eventi estremi sono sempre più frequenti. In relazione al maltempo del 2005 il Cantone dei Grigioni ne avuto ulteriore conferma, lamentando gravi danni. In questo processo di mutamento climatico, l'emissione di CO2 è un fattore determinante che tuttavia possiamo, anzi dobbiamo, influenzare.

In questo senso, oltre all'industria, all'agricoltura, a tutte le aziende di servizi e alle economie domestiche private, anche tutti i livelli statali, e quindi in particolare il nostro Cantone, sono chiamati ad esaminare e poi, per quanto possibile, ad attuare in modo efficace tutte le misure possibili atte a ridurre le emissioni di CO2 e di altre sostanze nocive. In questo contesto, in un intervista il Consigliere federale Merz ha di recente invitato i Cantoni a creare relativi incentivi tramite le loro imposte sui veicoli a motore ("NZZ am Sonntag", 27 novembre 2005).

Nei Grigioni le imposte di circolazione sono disciplinate nella legge stradale cantonale. Secondo la disposizione dell'art. 84d cpv. 2 l'imposta viene calcolata in linea di massima secondo i CV fiscali o il peso totale del veicolo, ove in casi particolari non debbano essere applicate aliquote fisse. Le aliquote d'imposta concrete sono poi fissate a livello di ordinanza. Ai veicoli elettrici o ibridi si applica già oggi una tariffa speciale.

Il Governo è invitato ad inserire nella legislazione cantonale, oltre ai criteri esistenti, anche l'emissione di CO2 quale ulteriore elemento d'incentivazione per la determinazione delle imposte di circolazione nel nostro Cantone. Devono inoltre essere esaminati modelli di incentivazione che potrebbero favorire l'acquisto di veicoli a motore poco inquinanti.

Coira, 7 dicembre 2005

Name: Jäger, Meyer-Grass (Klosters), Tomaschett, Arquint, Bucher-Brini, Christ, Christoffel-Casty, Conrad, Dermont, Frigg-Walt, Jaag, Jenny, Joos, Keller, Kleis-Kümin, Luzio, Meyer Persili (Coira), Mengotti, Noi-Togni, Parolini, Peyer, Pfenninger, Pfiffner, Pfister, Righetti, Robustelli, Schmid, Tremp, Trepp, Zindel, Brasser, Caviezel (Coira), Florin-Caluori, Toschini

Session: 7.12.2005
Vorstoss: it Auftrag


Risposta del Governo

Sulla base della legge sull'imposizione degli autoveicoli, per autoveicoli destinati al trasporto di persone o di merci dall'importatore la Confederazione riscuote un'imposta sull'importazione del quattro percento del prezzo d'acquisto. Un gruppo di lavoro con rappresentanti del DATEC e dell'Amministrazione delle dogane ha esaminato se debbano essere creati incentivi finanziari per la promozione di veicoli con un'alta efficienza energetica e poco inquinanti. Oltre ad una graduazione dell'attuale aliquota d'imposta, il gruppo ha anche esaminato un sistema bonus-malus. Il 23 novembre 2005 il Consiglio federale ha deciso di rinunciare alla riforma che prevedeva di strutturare l'imposta sugli autoveicoli quale tassa d'incentivazione ecologica. Conformemente al comunicato stampa del Dipartimento federale delle finanze, quindi proprio del Dipartimento che è diretto dal Consigliere federale Merz, le varianti esaminate produrrebbero effetti d'incentivazione molto limitati. L'obiettivo previsto, ovvero maggiori quote di mercato delle autovetture poco inquinanti e con un'alta efficienza energetica, è perlopiù raggiunto anche senza incentivi finanziari supplementari. Inoltre, l'obiettivo del trasferimento (acquisto di un'autovettura più ecologica e con un miglior rendimento energetico) non può essere raggiunto nella maggior parte dei casi.

Simili conclusioni possono essere tratte dalle esperienze con sistemi d'incentivazione nella legislazione cantonale sull'imposta sui veicoli a motore. Una riduzione dell'imposta di circolazione del 50 percento, concessa tra il 1985 e il 1987 in caso di acquisto di veicoli con catalizzatore, ha motivato solo pochi a comprare un nuovo veicolo. Nel Cantone di Lucerna, dal 1° gennaio 1996 hanno beneficiato di una riduzione dell'imposta di circolazione del 50 percento tra l'altro i veicoli a motore leggeri con consumi particolarmente ridotti. Questa agevolazione fiscale è stata abrogata per il 1° gennaio 2003, perché secondo uno studio condotto esternamente all'Amministrazione non sono stati registrati "risultati tangibili". Nei Grigioni, per un'autovettura con una cilindrata di 2000 cm² risulterebbe un risparmio annuo di 285 franchi, e ciò nemmeno per tutta la "vita" dell'autovettura. Partendo dal presupposto che un'agevolazione fiscale possa essere concessa soltanto per veicoli che soddisfano valori limite di gas di scarico più severi rispetto a quelli prescritti dalla legge, i cicli di bonus ammonterebbero, basandosi sull'evoluzione precedente, a 4-5 anni. Dal 1° ottobre 1996 le autovetture importate in Svizzera dovevano soddisfare la norma sui gas di scarico Euro 2. Dal 2001 valeva Euro 3 e dal 1° gennaio 2006 è obbligatoria Euro 4. In considerazione dell'esiguo potenziale di risparmio di simili modelli di incentivazione è difficile ottenere un effetto di incentivazione, tanto più che secondo il TCS le imposte di circolazione ammontano soltanto al 3,4 percento delle spese annue per un'autovettura.

Oltre all'insufficiente effetto di incentivazione di simili modelli, questi ultimi portano per quanto riguarda l'obiettivo anche a risultati indesiderati e creano perfino ingiustizie. La concentrazione di sostanze nocive nei gas di scarico di motori a combustione interna viene determinata risp. indicata in grammi per chilometro. Se ne può dedurre che l'emissione annua di sostanze nocive di un veicolo a motore aumenta proporzionalmente al numero di chilometri percorsi. Questo fatto potrebbe fare sì che un veicolo a motore classificato come "pulito" venga privilegiato dal punto di vista fiscale, nota bene per motivi ecologici, pur emettendo nell'insieme, per via del maggior numero di chilometri percorsi annualmente, la medesima quantità di sostanze nocive o persino di più rispetto ad un veicolo con valori di gas di scarico peggiori. Dato che, per mancanza di competenze legislative, i Cantoni non possono prescrivere l'installazione di un contatore dei chilometri percorsi, questo "risultato negativo" non potrebbe essere corretto. Infine, anche lo stile di guida ha un influsso decisivo sulle emissioni effettive di un veicolo a motore. In pratica, a seconda dello stile di guida possono risultare valori estremamente divergenti per veicoli identici.

Per tutti questi motivi il Governo chiede di non accogliere il presente incarico.

Data: 13 marzo 2006