Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 14.02.2007
Il rapporto sul clima delle Nazioni Unite, pubblicato negli scorsi giorni, disegna per il nostro futuro uno scenario molto cupo. La politica si trova di fronte a quella che probabilmente è la più grande sfida dei nostri tempi, per evitare una catastrofe globale. Sono passati i tempi dell'osservazione, dell'attesa e della passività nei confronti di questo tema. La conservazione di un ambiente intatto è vitale per il nostro Cantone turistico.

Con i cambiamenti climatici cala anno dopo anno la sicurezza dell'innevamento. Il riscaldamento della Terra e le sue conseguenze non si arrestano davanti al nostro Cantone. L'esistenza alla quale si appellano i Grigioni è in grave pericolo a causa dei mutamenti globali del clima.

Protezione dell'ambiente significa salvaguardare le basi di vita. Nondimeno questo significa però anche tutela dell'uomo e della sua salute. Si è consapevoli che le decisioni che vengono prese nel Cantone dei Grigioni non possono portare a un miglioramento globale della politica climatica. Non è tuttavia possibile che a causa di un'ignoranza globale nei confronti di questo tema non venga maggiormente sostenuta l'azione locale. Il principio della sostenibilità deve diventare la massima politica che determina ogni cosa.

L'inquinamento dell'aria è un fattore decisivo e troppo poco considerato all'origine dei mutamenti climatici. Proprio l'emissione di polveri fini, i cui valori limite sono stati nettamente superati negli ultimi anni, comporta un elevato rischio per la salute. L'entità degli effetti delle particelle sulle vie respiratorie dipende oltre che dalla tossicità delle particelle, tra l'altro piombo, vanadio, berillio e mercurio, anche dalle loro dimensioni: quanto più piccola è una particella, tanto più profondamente può penetrare nei polmoni. Le polveri fini PM 10 raggiungono in parte i polmoni, dato che l'effetto filtrante dell'area naso-faringea non è sufficiente per le particelle fini inferiori ai 10 micrometri di diametro. L'inquinamento da polveri fini che viene prodotto sia all'interno di edifici (p. es. il fumo delle sigarette negli spazi chiusi) che all'aperto (nel traffico, nell'industria, nell'agricoltura, ma anche dai riscaldamenti a legna) genera a livello nazionale costi per la salute per miliardi di franchi all'anno. Le polveri fini nocive per la salute nell'aria non sono un problema globale. Esse si sviluppano sul posto e possono essere ridotte in modo mirato a livello locale.

In base alle premesse e alle argomentazioni esposte, chiedo al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Il Governo è disposto a creare una commissione ambientale indipendente che esamini tutte le bozze di nuovi atti normativi (leggi, ordinanze) per quanto riguarda il principio della sostenibilità e che possa raccomandare al Governo la rielaborazione di nuovi atti normativi che non soddisfano questo principio?

2. Il Governo prevede di rendere obbligatori per legge i filtri antiparticolato per tutti i veicoli dei trasporti pubblici e degli altri servizi pubblici?

3. Il Governo è disposto ad aggiudicare commesse edili pubbliche soltanto a ditte che usano macchine da cantiere dotate di filtri antiparticolato?

Coira, 14 febbraio 2007

Zurfluh, Trepp, Bucher-Brini, Arquint, Baselgia-Brunner, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Menge, Meyer Persili (Coira), Peyer, Pfiffner-Bearth, Thöny

Session: 14.02.2007
Vorstoss: it Anfrage

Risposta del Governo

I mutamenti climatici costituiscono una minaccia globale. Si considera assodato che le emissioni eccessive a livello mondiale di gas a effetto serra, in particolare di CO2 risultante dalla combustione di vettori energetici fossili, sono la principale causa dei mutamenti climatici. Perciò il Governo dispone e sostiene misure che combattono l'inquinamento ambientale e che riducono le emissioni di gas a effetto serra. Le possibilità di agire a livello locale devono essere sfruttate in modo coerente, tra l'altro nella pianificazione, nella politica energetica, nella promozione dell'energia del legno e nella promozione dei trasporti pubblici. Contrariamente a quanto avviene per i gas climatici, l'inquinamento dell'aria da polveri fini e dalla fuliggine emessa dai motori diesel, particolarmente pericolosa per la salute, dipende fortemente dalle emissioni locali. Importanti fonti sono i riscaldamenti a legna che non corrispondono agli standard tecnici più recenti e i motori diesel privi di filtro antiparticolato. Le polveri fini si formano però anche da inquinanti gassosi. Il piano dei provvedimenti che i Cantoni devono allestire sulla base dell'art. 31 e segg. dell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico rappresenta il concetto globale vincolante per le autorità per la riduzione degli inquinanti atmosferici e del CO2. Il Governo ha emanato il piano di provvedimenti aria (DG 1493/1992) e ha periodicamente preso atto dei progressi nell'attuazione (1994 e 2000).

Domanda 1
Il Governo è dell'opinione che la creazione di una commissione ambientale indipendente non sia adeguata. La garanzia del principio dello sviluppo sostenibile è un compito trasversale di cui le commissioni esistenti competenti nel singolo caso dovranno tenere conto anche in futuro e in misura maggiore, come pure dovrà farlo tutta l'Amministrazione nelle sue decisioni. Solo così è possibile garantire che gli obiettivi dello sviluppo sostenibile vengano tenuti in considerazione fin dall'inizio nell'elaborazione di un affare.

Domanda 2

Dotare i veicoli diesel dei trasporti pubblici e dei servizi pubblici con filtri antiparticolato è una misure importante. Per quanto riguarda i bus, il passaggio graduale a veicoli dotati di filtro antiparticolato risp. la dotazione degli altri bus con questi filtri è in corso e dovrà essere completato entro il 2011, ad eccezione dei bus di riserva e dei veicoli speciali con una percorrenza annua limitata. Dato che per quanto riguarda i trasporti pubblici e i servizi il Cantone, insieme ai comuni, alle regioni e alle corporazioni, è committente, non sono necessarie prescrizioni di legge. Questa richiesta può essere attuata nel quadro del piano dei provvedimenti vincolante per le autorità.

Domanda 3
Il Governo persegue l'attuazione dell'obbligo del filtro antiparticolato sui cantieri tramite l'applicazione coerente della Direttiva aria cantieri valida dal 1° settembre 2002. Questa direttiva ha una base legale (numero 88 Allegato 2 OIAt), la sua esecuzione è collaudata ed è stata armonizzata tra i Cantoni della Svizzera orientale AI, AR, GL, GR, SG, SH e TG con un ausilio comune per l'esecuzione. In questo modo viene facilitata la parità di trattamento delle imprese di costruzione oltre i confini cantonali e creato un elevato livello di sicurezza giuridica. A livello federale si sta attualmente discutendo di un accordo interprofessionale con la Società degli impresari costruttori. L'oggetto delle discussioni è tra l'altro l'estensione dell'obbligo di filtri antiparticolato per le grandi macchine (oltre 37 kW di potenza) su tutti i cantieri (gruppi di provvedimenti A e B) in cambio di termini di risanamento più lunghi per le macchine più piccole. Fino a quando queste trattative a livello federale non saranno concluse, si resterà fedeli all'attuazione armonizzata della Direttiva aria cantieri. Per quanto riguarda le macchine di cementifici e cave di ghiaia, l'Amministrazione si basa tra l'altro su una convenzione conclusa il 31 agosto 2005 con la Federazione grigionese dell'industria del cemento e della ghiaia (VBBK) sulla base dell'art. 43 della legge sulla protezione dell'ambiente, nella quale il settore si è impegnato a dotare le macchine di filtri antiparticolato.

Datum: 30 aprile 2007