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Sessione: 12.06.2008
È oggi consuetudine, e in Svizzera corrisponde anche alle raccomandazioni di diverse organizzazioni e associazioni di cardiologia, che nei luoghi dove si trattengono più persone dovrebbe essere a disposizione un defibrillatore. Alcuni anni fa, su proposta del medico e consigliere nazionale Paul Günter, nel Consiglio nazionale è stato installato un defibrillatore che ben presto è stato impiegato con successo. È diventata consuetudine avere a disposizione un defibrillatore nei grandi magazzini, e come ci insegna il caso di Davos, addirittura nei bus. Nella consapevolezza che in caso di arresto cardiaco si deve intervenire entro tre minuti se si vogliono evitare alle persone colpite danni irreversibili alla salute. Secondo l'opinione degli esperti, in caso di arresto cardiaco ogni secondo è prezioso. Attendere l'arrivo del servizio di salvataggio esterno può essere fatale.
 
Sarebbe strano se proprio un esercizio come il Gran Consiglio, con 120 deputati, 5 Consiglieri di Stato e impiegati, che funge inoltre anche da "sede congressuale" per diverse manifestazioni, non abbia a disposizione un comune dispositivo salvavita.
 
Sulla base di queste riflessioni e in considerazione del fatto che le misure salvavita hanno la precedenza, chiediamo entro breve l'installazione di un defibrillatore nell'edificio del Gran Consiglio.

Coira, 12 giugno 2008

Noi-Togni, Portner, Caviezel-Sutter (Thusis), Augustin, Barandun, Baselgia-Brunner, Berni, Berther (Disentis), Berther (Sedrun), Bleiker, Blumenthal, Bucher-Brini, Bühler-Flury, Caduff, Candinas, Casparis-Nigg, Casty, Casutt, Christoffel-Casty, Clavadetscher, Conrad, Darms-Landolt, Dermont, Felix, Florin-Caluori, Gartmann-Albin, Hardegger, Hartmann (Coira), Hartmann (Champfèr), Jenny, Keller, Kessler, Kleis-Kümin, Koch, Kollegger, Krättli-Lori, Mani-Heldstab, Märchy-Michel (Malans), Marti, Mengotti, Meyer-Grass (Klosters Dorf), Michel (Davos Monstein), Möhr, Nick, Niederer, Nigg, Parolini, Perl, Peyer, Pfister, Ratti, Stiffler, Tenchio, Toschini, Trepp, Troncana-Sauer, Tuor, Valär, Vetsch (Klosters Dorf), Hartmann (Küblis), Hemmi, Locher Benguerel, Luzio, Märchy-Caduff (Domat/Ems), Michel (Coira), Patt, Pedrini (Soazza), Scartazzini

Session: 12.06.2008
Vorstoss: it Auftrag

Risposta del Governo

Nell'85 percento di tutti i decessi per arresto cardiaco improvviso, all'inizio vi è una cosiddetta fibrillazione ventricolare, ovvero un'attività irregolare dei ventricoli con conseguente interruzione dell'efficienza di pompaggio. Un defibrillatore può interrompere questa fibrillazione ventricolare nel cuore, che può mettere in pericolo la vita, stimolando le cellule del miocardio con delle scariche di corrente. Per questa ragione, negli spazi privati e pubblici, come ad esempio grandi magazzini, aeroporti, stazioni e altri edifici pubblici con un gran numero di visitatori, vengono posizionati sempre più defibrillatori automatici esterni (DAE).
 
Nella maggior parte dei casi i DAE vengono collocati presso sportelli informativi o portinerie affinché sia subito a disposizione personale con un'apposita formazione. Defibrillatori raggiungibili liberamente (analogamente a quanto accade con gli estintori) possono essere collegati a un sistema di allarme per chiamare automaticamente un soccorritore istruito oppure per evitare furti. Il successo nell'impiego di un DAE dipende dalla corretta esecuzione della rianimazione cardiopolmonare.
 
Nelle istruzioni della SECO dell'agosto 2006 relative all'ordinanza 3 concernente la legge sul lavoro, nell'art. 36 (pronto soccorso) si raccomanda, per le aziende che non presentano particolari pericoli o che occupano più di 250 dipendenti nello stesso posto, di mettere a disposizione un defibrillatore automatico.
 
Il 7 gennaio 2008 la Conferenza dei presidenti del Gran Consiglio ha discusso il tema delle prime cure mediche. La Conferenza ha incaricato la Segreteria del Gran Consiglio di attuare i relativi accertamenti. Sulla base degli accertamenti effettuati dalla Segreteria del Gran Consiglio, l'11 febbraio 2008 la Conferenza dei presidenti ha deciso di rinunciare per il momento all'acquisto di un defibrillatore per il Gran Consiglio.
 
In seguito all'inoltro dell'incarico, il responsabile del progetto "Herzsicheres Davos", avviato dall'Ospedale di Davos, ha proposto al Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità di installare un defibrillatore automatico nell'edificio del Gran Consiglio senza spese per il Cantone. Il Dipartimento ha accolto con gratitudine l'offerta avviando le misure necessarie per l'installazione dell'apparecchio e per la formazione di chi ne farà uso.
 
Il Governo si dichiara di conseguenza disposto ad accettare l'incarico. Al contempo chiede al Gran Consiglio di stralciare l'incarico, in quanto realizzato. In questo contesto il Governo richiama l'attenzione sul fatto che l'utilizzo corretto di un defibrillatore automatico necessita di una relativa formazione. L'efficacia dell'installazione di un defibrillatore automatico è dunque data unicamente se un elevato numero di granconsigliere e di granconsiglieri frequenterà il corso proposto a tempo debito.

Data: 11 settembre 2008