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Sessione: 20.04.2009
Nell'arco di pochi anni la Posta ha chiuso circa 1500 uffici postali. Ora vanno verificati i prossimi 500, ossia il 20% dell'attuale rete di uffici postali. Nel Cantone dei Grigioni, circa la metà degli 89 uffici postali verificati sarebbe a rischio di chiusura, senza riguardo per la popolazione e l'economia, che dipendono da un servizio postale eccellente. Se un ufficio postale chiude, la stessa sorte tocca spesso a diverse altre attività commerciali. È perciò di fondamentale importanza conservare la rete di uffici postali attuale. Inoltre, la soppressione di molti uffici postali causerebbe anche una riduzione diretta dei posti di lavoro, prospettiva poco rosea, considerando la crisi economica.

La Posta propone il servizio a domicilio e le agenzie postali quali alternative agli uffici postali. Il servizio a domicilio sarà anche utile alle persone che si trovano a casa quando passa il postino, ma a tutti gli altri non serve proprio. Per quanto riguarda le agenzie, il problema principale risiede nell'assenza di una garanzia a lungo termine della loro esistenza. A ciò si aggiunge che i loro orari d'apertura sono sì prolungati rispetto a quelli degli uffici postali, ma le agenzie offrono meno servizi. I versamenti tramite un'agenzia sono ad esempio impossibili, così come è impossibile il prelievo di contanti. Stando a uno studio del DATEC risalente all'estate 2008, la Posta rappresenta l'istituto finanziario più importante per il traffico dei pagamenti e per la fornitura di denaro contante, specialmente nelle regioni periferiche. Secondo lo studio del DATEC le banche si stabilirebbero solo nei luoghi dove esiste anche un ufficio postale. Ne risulta quindi chiaramente che non esistono alternative agli uffici postali completamente attrezzati.

Stando allo studio del DATEC la Svizzera sarebbe un vero e proprio Paese del denaro in contanti. Solo circa il 30% della popolazione sbriga i propri pagamenti attraverso internet. A ciò si aggiunge che nel commercio al dettaglio si paga perlopiù in contanti. A tale riguardo la Posta gioca un ruolo fondamentale, perché fornisce alla popolazione monete e banconote sull'insieme del territorio. Con i suoi programmi di riduzione la Posta mette a repentaglio il suo mandato di servizio postale universale. Inoltre, con ogni chiusura di un ufficio postale essa provoca una dolorosa perdita alla regione interessata.

Invitiamo perciò il Consiglio di Stato a rispondere alle seguenti domande:

1. La Posta Svizzera ha informato i Cantoni dei suoi piani?

2. Come pensa di reagire il Governo ai programmi di riduzione della Posta?

3. Il Cantone dei Grigioni coordina la procedura dei comuni interessati?


Coira, 20 aprile 2009

Gartmann-Albin, Pfenninger, Peyer, Arquint, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Jaag, Jäger, Menge, Meyer Persili (Coira), Pfiffner-Bearth, Thöny, Trepp, Locher Benguerel, Michel (Coira)

Session: 20.04.2009
Vorstoss: it Anfrage

Risposta del Governo

Per soddisfare il mandato di servizio universale, la Posta necessita di un margine di manovra imprenditoriale. L'attuale verifica della rete di uffici postali avviene in questi termini. Secondo quanto indicato dalla Posta, nei prossimi tre anni verranno verificati 420 uffici postali a livello svizzero, di cui 47 nei Grigioni. Due autorità indipendenti dall'Amministrazione federale assicurano l'adempimento del servizio universale da parte della Posta. L'Autorità di regolazione postale controlla regolarmente la qualità delle prestazioni del servizio universale e si occupa dei ricorsi dei cittadini in materia di servizio universale. La Commissione Uffici postali, nei contenziosi sulla chiusura di uffici postali, verifica che vengano rispettati i criteri dell'ordinanza sulle poste. In caso di controversie i comuni hanno la possibilità di rivolgersi a questa Commissione, le cui raccomandazioni vengono ora riconosciute come vincolanti da parte della Posta.

Nonostante la valutazione degli uffici postali da verificare avvenga secondo gli stessi criteri a livello svizzero, si cerca una soluzione ottimale e individuale per ogni ubicazione, dialogando con gli interessati. Le decisioni della Posta avvengono di comune accordo con i comuni, i quali in caso di controversie possono rivolgersi alla Commissione Uffici postali indipendente. Per quanto possibile, ai collaboratori interessati vengono proposti impieghi equivalenti all'interno della Posta e nella regione.

Attraverso il Dipartimento competente il Governo cura regolari contatti con i servizi responsabili della Posta. In questo modo il Governo si assicura le informazioni in merito all'iter previsto nel caso di cambiamenti necessari nella rete di uffici postali, o in merito alla situazione dell'occupazione, ad esempio anche sulle novità nella strutturazione dei servizi postali e sulla loro richiesta. Mantenere soluzioni tecniche tradizionali per singole offerte del servizio universale o per offerte sempre meno richieste, come ad esempio il traffico dei pagamenti in contanti, deficitario, minaccia indirettamente l'esistenza degli uffici postali e del servizio pubblico. A partire dal primo trimestre 2010, le agenzie postali accetteranno delle carte di debito per il traffico dei pagamenti, aumentando così in modo sostanziale la loro attrattiva nei confronti dei clienti della posta.

1. Sì, attraverso relative informazioni e nell'ambito di contatti regolari tra la Posta e il Cantone dei Grigioni.

2. In occasione della presa di posizione in merito alla revisione totale della legge sulle poste e della legge sull'organizzazione delle poste, il cui dibattito alle Camere federali è imminente, il Governo ha sottolineato l'importanza fondamentale della Posta per le regioni di montagna e periferiche, richiedendo la garanzia di un servizio universale impeccabile e del suo finanziamento. Il Governo non ritiene necessario un intervento presso la direzione della Posta o presso gli uffici federali responsabili, finché non si troveranno soluzioni consensuali per nuove forme di fornitura dei servizi postali.

3. L'elenco dei comuni interessati è stato pubblicato in internet dalla Posta. I comuni hanno così la possibilità di difendere i propri interessi in modo coordinato. L'elaborazione di soluzioni ad hoc individuali ha finora portato a risultati interessanti per i comuni, fatto confermato in colloqui avuti a tale proposito. Inoltre va richiamata l'attenzione sul fatto che sia i comuni, sia i cittadini hanno a disposizione un'autorità indipendente dall'Amministrazione federale, quale punto di riferimento per i reclami. Queste autorità sono la Commissione Uffici postali e l'Autorità di regolazione postale "PostReg". Su richiesta l'Ufficio per i comuni e il Dipartimento dell'economia pubblica e socialità continueranno pure a fornire consulenza ai comuni anche in futuro.

Data: 6 luglio 2009